In occasione della Giornata Mondiale del Risparmio del 1° novembre, ecco i 10 consigli e accorgimenti facili da adottare per non sprecare acqua in casa
Dall’igiene personale (34%) agli elettrodomestici (19%), passando per tutta quella utilizzata in cucina (27%): sono queste, secondo gli esperti, le circostanze in cui viene consumata più acqua. Nonostante gli italiani, e in particolare le nuove generazioni, si dimostrino sempre più sensibili verso le tematiche ambientali, l’acqua è ancora troppo spesso protagonista di sprechi e poca attenzione, anche nel suo utilizzo quotidiano. In occasione della Giornata Mondiale del Risparmio, dagli esperti arrivano 10 consigli e accorgimenti facili da adottare per salvaguardare uno dei beni più importanti del nostro Pianeta, il cui risparmio porta benefici sia dal punto di vista economico che quello ambientale.
È quanto emerge da uno studio di In a Bottle (www.inabottle.it), condotto con metodologia WOA (Web Opinion Analysis), su circa 30 esperti in scienze ambientali per sondare quali siano le pratiche da seguire per non sprecare acqua in occasione della Giornata Mondiale del Risparmio.
La Giornata Mondiale del Risparmio è stata istituita nell’ottobre del 1924 in occasione del 1° Congresso Internazionale del Risparmio per promuovere un uso migliore, individuale e sociale, della ricchezza. Simbolo di benessere e prosperità, anche l’acqua rappresenta un patrimonio da tutelare, il cui corretto utilizzo comporta non solo benefici dal punto di vista ambientale, ma anche per il “portafoglio” dei cittadini: ad un consumo responsabile e corretto della risorsa acqua, corrisponde infatti una minore spesa mensile legati ai costi in bolletta.
L’acqua, il suolo, l’aria e le risorse minerarie sono elementi naturali sulle quali si fonda la nostra qualità di vita. Lo sfruttamento eccessivo al quale sono sottoposte, anche a causa dell’aumento costante della popolazione mondiale, secondo numerosi studi scientifici, andrà probabilmente peggiorando. A cosa sono dovuti i maggiori sprechi di acqua in ambito domestico? Secondo oltre un esperto su 3 (35%) si utilizza più acqua del necessario perché “si preferisce lasciare scorrere l’acqua per una questione di comodità, al posto che aprire e chiudere di continuo i rubinetti”.
Sempre legato allo spreco idrico, altri (29%) puntano il dito verso la mancanza di elettrodomestici o di accessori che permettano un minor utilizzo di acqua: gli esperti consigliano infatti di utilizzare la lavastoviglie a pieno carico invece di lavare i piatti a mano, usare una lavatrice classe A piuttosto che una con classe energetica più bassa, e di sostituire il vecchio soffione della doccia con uno che consenta di ridurre significativamente il consumo di acqua senza compromettere il comfort. Il 28%, invece, ritiene che la colpa degli sprechi sia dovuta ad “uno smodato uso della risorsa anche quando non è necessario”. Alcuni esempi? Farsi un bagno al posto della doccia, lasciare scorrere l’acqua mentre ci si lava i denti o ci si rade la barba, lavarsi i capelli più volte rispetto al necessario.
Sono diversi gli ambienti della casa in cui si registra un elevato consumo dell’acqua. Quali sono? Il 34% del campione di esperti sostiene che la risorsa venga consumata maggiormente nelle “pratiche di igiene personale”, contro il 27% di chi dice che sia la cucina il luogo dove ne venga impiegata di più. Il 19% degli esperti, invece, punta il dito contro gli elettrodomestici e, infine, il restante 11% ritiene che si sprechi troppa acqua per le attività legate al giardinaggio (8%).
Come viene maggiormente sprecata l’acqua in cucina? Secondo quasi la metà degli esperti (44%) gli italiani “utilizzano una grande quantità di acqua lavando frutta e verdura sotto l’acqua corrente, piuttosto che raccogliere quest’ultima in una bacinella dove poter fare la stessa identica operazione”. Il 34%, invece, punta il dito verso il lavaggio manuale dei piatti, il quale sarebbe auspicabile avvenisse nel lavello pieno d’acqua, o meglio ancora, tramite lavastoviglie. Il 22% degli intervistati, infine, crede che gli sprechi idrici siano dovuti ad uno uso poco ottimizzato degli elettrodomestici: un classico esempio è quello della lavatrice azionata anche quando il carico non è al completo.
Quali sono invece i principali sprechi d’acqua legati all’igiene personale? Secondo oltre un esperto su due (51%) si consuma parecchia acqua perché in molti preferiscono farsi un bagno piuttosto che una meno dispendiosa doccia. Il motivo? Un bagno nella vasca rappresenta “un lusso che ci si vuol concedere”, potendo trascorrere così più tempo rilassati immersi nella vasca. Secondo altri esperti, è nel lavandino che si commettono i principali sprechi: per il 39% si spreca troppa acqua nel lavarsi i denti, mentre per il 22% ciò si verifica quando ci si lava le mani. Il 26%, infine, dichiara che gli sprechi maggiori si verificano quando ci si fa uno shampoo sotto acqua corrente o ci rasa barba e/o capelli (12%).
In che modo è possibile sensibilizzare il pubblico adulto sul risparmio di una risorsa così importante e preziosa? Secondo gli esperti, bastano alcuni semplici ma efficaci accorgimenti per evitare, durante la giornata, di sprecare acqua. Ecco il decalogo per promuovere un uso corretto delle risorse idriche.
I 10 CONSIGLI PER NON SPRECARE ACQUA
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Chiudere il rubinetto. Dallo spazzolarsi i denti al lavarsi le mani, passando per lavare frutta, verdura e stoviglie: tenere il rubinetto aperto solo quando si sta effettivamente utilizzando l’acqua.
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Installare soffioni e rubinetti a flusso ridotto. Questo tipo di erogatori sono poco costosi, possono essere istallati facilmente e mantengono la pressione e la sensazione di un flusso d’acqua abbondante.
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Preferire la doccia al bagno. Inumidirsi la pelle, chiudere l’acqua, insaponarsi e riaprirla per risciacquarsi. Una doccia richiede solo un terzo dell’acqua che si usa per un bagno più rilassante.
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Attenzione alle perdite. Deterioramento delle tubazioni e rubinetti che gocciolano: controllare il contatore periodicamente per evitare brutte “sorprese”.
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Viva il “riciclo”. L’acqua ha una “seconda vita”: quella impiegata in cucina, infatti, può essere riutilizzata per annaffiare le proprie piante.
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Sostituire i vecchi elettrodomestici. Nel caso in cui si possa, cambiare lavatrice e lavastoviglie con mezzi ad alta efficienza che farebbero risparmiare dagli 11mila ai 34mila litri di acqua l’anno.
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Installare dei temporizzatori. In giardino impiegare dei dispositivi, economici ed automatici, per programmare l’irrigazione del proprio orto e delle piante.
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Ottimizzare i consumi. Sempre in giardino, piantare degli arbusti sotto i grandi alberi: ciò aiuta a prevenire l’evaporazione ed offrire un po’ di ombra alle piante.
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Un secchio per lavare la propria automobile. Risparmiare circa 130 litri d’acqua, per pulire l’auto, impiegando un secchio pieno d’acqua e non il getto corrente.
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Rispetto. Tenere a mente che l’acqua è un bene prezioso, che deve essere preservato e rispettato.