Mammografia: lettura in giornata riduce disparità


Diagnosi più veloci e minori disparità di cura con la lettura in giornata della mammografia durante l’emergenza Covid-19

Diagnosi più veloci e minori disparità di cura con la lettura in giornata della mammografia durante l'emergenza Covid-19

Secondo l’American Journal of Röentgenology della American Röentgen Ray Society (ARRS), la lettura immediata degli screening mammografici durante la pandemia di coronavirus (COVID-19) promette un nuovo e migliorato paradigma riducendo le disparità di cura e velocizzando l’iter diagnostico

“Il programma di lettura immediata degli screening mammografici ha ridotto le preeesistenti disuguaglianze razziali ed etniche nell’imaging diagnostico effettuato in giornata a seguito di mammografie da screening anomali”, scrive il primo autore Brian N. Dontchos del Massachusetts General Hospital e Harvard Medical School.

A maggio 2020, Dontchos e colleghi hanno implementato un programma nel quale un radiologo senologo leggeva tutti gli screening mammografici in tempo reale, consentendo quindi alle pazienti di ricevere i risultati prima di essere dimesse. Un altro radiologo cercava di effettuare qualsiasi ulteriore esame di imaging raccomandato durante la stessa visita. Il gruppo ha quindi identificato retrospettivamente gli screening mammografici realizzati tra l’1 giugno e il 31 ottobre 2019 (prima dell’attuazione del programma; 8.222 esami) o dall’1 giugno al 31 ottobre 2020 (dopo l’attuazione del programma; 7.235 esami). Esami anomali sono stati osservati rispettivamente in 521 e 359 pazienti.

Prima dell’implementazione del programma di lettura immediata degli screening mammografici, le pazienti di razza diversa dalla bianca avevano minori probabilità di ricevere i risultati in giornata dopo un esame anomalo (odds ratio [OR] aggiustato 0,30; intervallo di confidenza [IC] al 95%: 0,10 – 0,86; p = 0,03) rispetto alle pazienti bianche. Dopo l’implementazione del programma le probabilità per etnia diversa non erano significativamente differenti (OR: 0,92; IC 95%: 0,50 – 1,71; p = 0,80).

In risposta alla raccomandazione della Society of Breast Imaging di limitare le visite in ospedale durante il COVID-19 gli autori fanno notare “che questo sistema è sostenibile e non limitato solo ad un periodo transitorio in cui i volumi degli screening siano inferiori rispetto ala norma”.