Partita la campagna “Felici e più forti” di Make-A-Wish Italia, l’organizzazione non profit che dal 2004 realizza i desideri dei bambini affetti da malattie gravi
C’è Giacomo, 6 anni e un Medulloblastoma, che è andato nello “spazio”1. E poi c’è Saverio, 15 anni e un Linfoma di Hodgkin, che è arrivato fino a Barcellona per incontrare il suo idolo, Lionel Messi. Invece Vittorio, 10 anni e un’Istiocitosi, il suo viaggio lo ha compiuto nel tempo diventando per un giorno “sceriffo del Far West”2. Loro sono solo alcuni dei quasi 2.400 piccoli pazienti che negli ultimi 17 anni hanno visto esaudito un sogno grazie a Make-A-Wish Italia, l’organizzazione non profit che realizza i desideri dei bambini affetti da malattie gravi. Complici le restrizioni imposte dalla pandemia, nell’ultimo anno la lista dei piccoli con un sogno nel cassetto si è allungata e al momento sono circa 250 i desideri in attesa. Per realizzarli tutti Make-A-Wish Italia lancia la campagna “Felici e più forti”. L’iniziativa solidale è attiva fino al 14 novembre. Per donare basta un sms o una chiamata da rete fissa al numero 45584.
Prima dello stop causato dalla pandemia, Make-A-Wish Italia realizzava in media 250 desideri all’anno. Sogni apparentemente semplici, come il dono di un cucciolo o una macchina fotografica. Incontri speciali con personaggi famosi, da Ariana Grande a George Clooney, da Federica Pellegrini a Francesco Totti fino all’astronauta Paolo Nespoli. La possibilità di vestire per un giorno i panni di qualcun altro: un super eroe, una ballerina, una principessa. E, soprattutto, viaggi: New York, Londra, Disneyland, una vacanza al mare.
Niente come la possibilità di evadere dalla solitudine di una stanza d’ospedale, infatti, può rendere felici i bambini e le famiglie che condividono con loro il dramma della malattia.
I benefici dal punto clinico sono documentati da numerosi studi scientifici3. Il più recente, condotto dall’università di Aston per Make-A-Wish UK, conferma gli effetti positivi sul benessere psico-fisico dei malati e delle loro famiglie4.
«La moderna ricerca medico-scientifica dimostra che le emozioni positive si trasformano direttamente in benefici per la salute del paziente. Una semplice risata, per esempio, riduce la pressione del sangue e lo stress, migliora il sistema immunitario e allevia il dolore», spiega Keith Goh, neurochirurgo pediatrico tra i più affermati al mondo e presidente del comitato scientifico di Make-A-Wish International.
«Curare un bambino non significa solo guarire la sua malattia ma vuol dire prendersene cura a 360 gradi e questo include anche realizzare i suoi desideri. Esaudire un desiderio è una terapia complementare che produce uno stato di benessere e aiuta ad affrontare meglio la malattia», aggiunge Milena La Spina pediatra dell’ospedale Vittorio Emanuele di Catania.
Il merito di avere portato in Italia la missione di Make-A-Wish International, nata negli Stati Uniti 40 anni fa, si deve a Fabio e Sune Frontani, che nel 2004 a Genova hanno deciso di fondare l’organizzazione in memoria della primogenita Carlotta, scomparsa all’età di soli 10 anni a causa di una grave malattia: «Crediamo profondamente nel potere di un desiderio che viene esaudito. È un’esperienza incredibilmente positiva che rende i piccoli pazienti e le loro famiglie più forti nella battaglia contro la malattia. Per questo ogni giorno insieme a centinaia di volontari sparsi in tutta Italia ci impegniamo per realizzare i sogni dei bambini».
1 “Vorrei andare nello spazio” – La storia di Giacomo
2 “Vorrei essere uno sceriffo del Far West” – La storia di Vittorio
3 Why wishes matter, Make-A-Wish- UK
4 Understanding the Impact of Make-A-Wish UK Wishes on Children with Life-Threatening Conditions and their Families, a cura di Gemma Heath, Cassandra Screti, Rebecca Knibb, Helen Pattison, gennaio 2019