Il 17 novembre è il Black Cat Day, la Giornata del Gatto Nero: ecco 5 curiosità su questi felini, per combattere l’ignoranza e le superstizioni
Affascinanti, misteriosi ed enigmatici. Parliamo dei gatti neri, i felini più popolari, nel bene e nel male, a cui oggi è dedicata una giornata. Il Black Cat Day si celebra in Italia il 17 novembre, ma nel resto del mondo i giorni cambiano: in Gran Bretagna, ad esempio, è il 27 ottobre e negli USA il 17 agosto.
Qualsiasi sia la data, lo scopo è sempre lo stesso: combattere l’ignoranza e le superstizioni per salvare la loro vita.
I gatti neri, infatti, a causa dei pregiudizi sono i meno adottati nei gattili e, oltre alla difficoltà di trovare una famiglia, sono spesso vittime di riti satanici, soprattutto in concomitanza di Halloween.
1- Gatti neri e carrozze
Il gatto nero fin dal Medioevo è vittima dei pregiudizi.
Ad esempio, l’origine della superstizione che accosta gatto nero e sfortuna sembra nasca dai periodi storici in cui ci si muoveva in carrozza. I cavalli si imbizzarrivano quando di notte un gatto nero attraversava la strada. Il pelo dei felini, infatti, si confondeva nell’oscurità mettendo in risalto solo i suoi occhi illuminati dalla luce delle lanterne.
2- Gatti neri e pirati
I gatti neri erano visti come simbolo di sventura anche a causa dei pirati. Grazie al loro pelo scuro, questi felini erano perfetti per cacciare topi nelle buie stive delle imbarcazioni. Quando i pirati attraccavano in una località per saccheggiarla, insieme a loro anche i gatti scendevano dalle navi. Così, al felino nero venne associata la sventura.
3- Gatti neri e streghe
Infine, nel Medioevo, i gatti neri furono considerati l‘incarnazione di Satana e perseguitati come le streghe.
Addirittura, Papa Gregorio IX nel 1233 emise la bolla Vox in Rama, chiedendo lo sterminio di tutti i gatti neri. Sorte analoga sotto il papato di Innocenzo VIII, che scomunicò tutti i gatti.
4- Gatti divini
In realtà, spiega la Dire Giovani (www.diregiovani.it), il gatto nero è stato venerato in passato e lo è ancora oggi. In Egitto, ad esempio, la divinità Bastet era rappresentata da una gatta nera.
5- Gatti e Giappone
In Giappone il gatto nero è da sempre considerato simbolo di buon auspicio.
Nel periodo Edo (1603-1868), ad esempio, si pensava che possederne uno poteva aiutare a guarire dalla tubercolosi e dalle preoccupazioni amorose. Il popolare portafortuna “maneki neko” (il gatto con la zampa alzata) cambia a seconda del colore. Se il gatto raffigurato è nero sarà di buon auspicio per la salute.