Alla scoperta della Val di Chienti attraverso i suoi prodotti tipici come il Belfortino, eccellenza gastronomica di Belforte del Chienti, e la Vernaccia di Serrapetrona
Nato nel 2015 come formaggio che si ispira al parmigiano reggiano e, quindi, principalmente come formaggio da grattugiare, ma che in realtà, grazie a un registro di sapori tutto proprio, è ottimo da pasto e sfiziosissimo per gli aperitivi, gli antipasti e le merende, il Belfortino, è stato presentato ufficialmente al mercato da Andrea Di Pietrantonio, anima dell’omonimo caseificio, durante la tre giorni sulle tipicità del territorio belfortese dedicata alla stampa dell’enogastronomia. L’iniziativa promossa dall’Unione Montana dei Monti Azzurri, è stata ampiamente esposta dal suo presidente, Giampiero Feliciotti, che ha partecipato alle tre giornate, vedendo al suo fianco in alcuni momenti Edoardo Raspelli, noto volto televisivo e giornalista, nonché mitico conduttore fino a qualche anno fa del fortunato programma Mediaset, Melaverde. Nel porgere il suo saluto, Giampiero Feliciotti ha dichiarato: “Alcuni di voi già conoscono questo territorio grazie alla produzione della Vernaccia DOCG, credo che pochi, però, abbiano presente il valore delle tante eccellenze che andremo ad approfondire in questi giorni e che sono il fiore all’occhiello di questa nostra terra dei Monti Azzurri. Siamo qui per festeggiare l’arrivo sul mercato di un nuovo prodotto battezzato “Belfortino”, in onore, appunto, del Comune di Belforte. Trattasi di uno stagionato bovino ideato dalla nostra azienda Di Pietrantonio che andremo a visitare e che è un grande caseificio e un grande orgoglio per il nostro piccolo Borgo”.
Oltre alla conoscenza del giovane Belfortino incoronato re, si sono potuti conoscere e assaggiare molti altri prodotti del ricco paniere caseario dell’azienda Di Pietrantonio, a partire dal pecorino, stagionato e semistagionato, proposto anche in diverse aromatizzazioni come, ad esempio, pepe, erbe, peperoncino, noci, tartufo; e ancora i formaggi freschi quali il primo sale, mozzarelle, cuor di latte, ricotta, stracchino. Una assortita quanto gustosa gamma di formaggi e di latticini che l’inarrestabile vena creativa di questi casari marchigiani, arricchisce di anno in anno e, a volte, persino, da un mese all’altro.
I Di Pietrantonio, originari dell’Abruzzo, sono una famiglia di pastori e formaggiai da tre generazioni. Dal 1986 si sono stabiliti a Belforte, in prossimità della spettacolare catena montuosa dei monti Sibillini, definiti da Giacomo Leopardi, con la sua inconfondibile vena poetica, Monti Azzurri e, perciò, ormai conosciuti come tali. L’azienda agricola Di Pietrantonio si estende su oltre 300 ettari dove coltiva cereali e foraggi producendo poi carni, latte e yogurt, tutti biologici, seguendo ogni fase della lavorazione, per il controllo sull’intera filiera. Un equilibrato incontro tra tecnologia, robotizzazione e tradizione caratterizzano positivamente, e fin dagli esordi, questo caseificio determinandone il successo. Qui il latte ovino dei propri allevamenti allo stato brado si trasforma in una vasta gamma di formaggi, freschi e stagionati provenienti dai pascoli maceratesi.
Dal 2004 viene prodotta anche carne bovina tramite propri allevamenti. Tagli di carne bovina, ciauscoli, salami lardellati, guanciale, porchetta, prosciutti crudi e cotti e mortadella, sono così entrati a far parte dei prodotti aziendali. Nel 2014 si è poi avuto l’acquisto di una mandria di mucche da latte per far sì che si potesse trasformare tutta la produzione di latte direttamente nel proprio caseificio. Infine, da sei anni è stato messo in funzione un impianto di biogas che permette di riutilizzare gli scarti della produzione casearia e il letame degli allevamenti per la produzione di energia dando vita ad un intelligente politica a favore dell’ambiente. Ad oggi i punti di vendita diretta sono due, uno attiguo al caseificio e l’altro a Tolentino.
Dopo i prodotti dell’azienda Di Pietrantonio é toccato alla Vernaccia di Serrapetrona fare bella figura di sé attraverso la conoscenza ravvicinata delle tre aziende vitivinicole di punta del territorio: Serboni, Poderi sul lago di Sandrino Quadraroli, Alberto Quacquarini. I primi due sono produttori anche di altri vini e di specialità tipiche del territorio, olio Coronicina compreso. Quanto alla Quacquarini, questa è un’azienda che si presenta come una realtà articolata sia del settore vinicolo che di altri settori, infatti, oltre a produrre vino Vernaccia di Serrapetrona fin dal 1958, con passione e consolidata esperienza, già dal 1989, va ad affiancare la prima attività con la Dolciaria Quacquarini, dove si producono in proprio ed artigianalmente torroni al cioccolato, biscotti ai lievitati, panettoni, colombe e una vasta gamma in continua evoluzione di golose “loverie”.
Il recente tour enogastronomico in terra belfortese, è stato, inoltre l’occasione per celebrare i 50 anni del DOC della Vernaccia, ottenuto nel 1971, con la premiazione dei Sindaci di Belforte, San Severino Marche e Serrapetrona, i tre paesi della Vernaccia DOC, che poi, nel 2004, è diventata la prima DOCG delle Marche.
La vinificazione della Vernaccia nera di Serrapetrona risale al XV secolo, da qui e dalla sua lunga vinificazione si comprende che si tratta dell’antesignana del prodotto tipico per eccellenza del territorio.
Va, infine, sottolineato come la tre giorni si sia svolta sempre all’insegna della bellezza e dell’arte, a fare da cornice lo spettacolo mozzafiato dei Monti Azzurri e del lago di Caccamo, dove nelle giornate più limpide è dato ammirare il riflesso dell’antico castello di Pievefavera e degli ulivi delle colline degradanti verso le sue acque. A queste meraviglie naturalistiche e del paesaggio sono da aggiungere parecchi capolavori artistici ed architettonici di cui Belforte del Chienti gode da secoli, a partire dalla chiesa di Sant’Eustachio dove troneggia lo spettacolare e grandioso polittico (cm 483 per cm 323. Pare il più grande d’Europa), datato 1468 e firmato da Giovanni Boccati.
A Serrapetrona, infine, tra un bicchiere di Vernaccia e l’altro, si è potuto visitare a Palazzo Claudi, l’esposizione, presente per tutto il 2022, “Fossili, il passato ritrovato”, nuova tappa per scoprire lo straordinario patrimonio di reperti rinvenuti nella cittadina marchigiana nel 2006. Si va dal mini-dinosauro all’enorme uovo dell’uccello-elefante, in un viaggio affascinante tra questi antichissimi narratori di mondi perduti. E sempre a Serrapetrona, nella chiesa di San Francesco, non bisogna dimenticare visitando il paese, di andare ad ammirare il meraviglioso polittico, di fine ‘400, di Lorenzo D’Alessandro, opera definita da Vittorio Sgarbi “vanto del Rinascimento in ambito marchigiano”. Di questo e degli altri capolavori dell’arte medievale dei magici territori della Val di Chienti, ci riserviamo di parlarne alla prossima visita.