Sondaggi politici: il Pd resta primo partito tallonato da Fratelli d’Italia e Lega. Tra le coalizioni guadagna il centrodestra ora al 47,1%
Il Pd si conferma primo partito per il 20,3% degli intervistati, invariato rispetto alla scorsa settimana. Alle sue spalle Fratelli d’Italia con il 19,9%, stessa percentuale di sette giorni fa, terza sul podio la Lega con il 18,3%, cedendo uno 0,1% rispetto alla precedente rilevazione. Resta giù dal podio il Movimento 5 Stelle con il 15,9% (-0,2%). Seguono tutti gli altri: Forza Italia al 7,7% (+0,1%), Azione al 3,7% (-0,1%), Italia viva al 2,4% (+0,1%), Articolo 1 al 2,1% (+0,1%), Europa verde al 2,1% (+0,1%), Sinistra italiana al 2,1% (+0,1%), Più Europa all’1,5% (-0,1%). Tutti gli altri insieme fanno il 4%. È quanto emerge dal sondaggio Dire (www.dire.it)-Tecnè realizzato il 26 novembre.
CENTRODESTRA AL 47,1%, CENTROSINISTRA AL 40,4%
Lievissimo incremento del centrodestra, posizione invariata per il centrosinistra. Il centrodestra è scelto dal 47,1% degli elettori, il centrosinistra sempre dal 40,4%, a dividere gli schieramenti 6,7 punti. Nel dettaglio il 47,1% degli italiani voterebbe per il centrodestra composto da FdI, Lega, FI, CI, Udc. Alla coalizione di cui fanno parte Pd, M5S, Art.1, EV, andrebbe il 40,4% delle preferenze. Azione, Italia viva e Più Europa insieme raccolgono il favore del 7,6% degli intervistati (-0,1%).
PER MATTARELLA FIDUCIA AL 74,8%
Lieve calo per la fiducia degli italiani nei confronti del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che passando dal 75,1% del 19 novembre al 74,8% del 26 novembre cala dello 0,3% rispetto alla scorsa settimana. Dallo scorso febbraio la fiducia nei confronti di Mattarella non è mai scesa sotto il 70%.
CONSENSO PER DRAGHI SCENDE DA 64,6% A 64,1%
La fiducia degli italiani in Mario Draghi resta alta ma perde uno 0,5% in una settimana, passando dal 64,6% al 64,1%. Draghi è sopra il 64% dallo scorso 2 luglio.
FIDUCIA NEL GOVERNO CALA AL 53,5% (-0,3%)
La fiducia del governo è in leggero calo e si assesta al 53,5% con un -0,3% nell’ultima settimana (sette giorni prima era al 53,8%). Quello attuale è un livello vicino a quello toccato a fine giugno scorso.