Obesità: negli adolescenti la terapia farmacologica è importante per il controllo del peso secondo una relazione presentata al congresso dell’Obesity Medicine Association (OMA) 2021
Il trattamento dell’obesità richiede approcci di vario tipo, ma la terapia farmacologica rappresenta un intervento importante per gli adolescenti che soffrono di questa malattia, secondo quanto comunicato in una relazione presentata al congresso dell’Obesity Medicine Association (OMA) 2021.
Negli Stati Uniti un adolescente su cinque ha l’obesità e chi ne soffre ha una probabilità significativamente maggiore di avere l’obesità anche in età adulta. Se negli adulti è solitamente definita da un indice di massa corporea (BMI) maggiore o uguale a 30 kg/m², nei bambini e negli adolescenti il BMI è specifico per età e sesso. L’obesità giovanile è considerata grave quando è pari o superiore al 99° percentile del BMI.
«L’obesità è una malattia a qualsiasi età, ha affermato la relatrice Ania Jastreboff, professoressa associata di medicina e pediatria (endocrinologia) presso la Yale University School of Medicine, direttrice della gestione del peso e della prevenzione dell’obesità presso lo Yale Stress Center, co-direttore dello Yale Center for Weight Management e vicepresidente del Clinical Care Committee for The Obesity Society. «Attualmente non esiste una cura per questa condizione, quindi la prevenzione e il trattamento permanente sono fondamentali per tutti i bambini, gli adolescenti e gli adulti obesi».
Il trattamento comprende interventi mirati sullo stile di vita, terapia farmacologica e chirurgia bariatrica/metabolica. Una dichiarazione di posizione dell’American Academy of Pediatrics del 2019 raccomanda di considerare la chirurgia bariatrica per i giovani con un BMI maggiore o uguale a 35 in presenza di una concomitante comorbilità grave o un BMI maggiore o uguale a 40 in sua assenza. La farmacoterapia anti-obesità può essere utilizzata per gli adolescenti con obesità grave (>99° percentile del BMI) con un BMI maggiore o uguale a 30 con malattia correlata al peso oppure con un BMI maggiore o uguale a 35, secondo Jastreboff.
Terapia farmacologica
I farmaci anti-obesità approvati dalla Fda per l’uso nei soggetti adolescenti sono orlistat, liraglutide 3 mg e fentermina. Setmelanotide, una agonista del recettore della melanocortina 4 (MC4), può essere usato per trattare pazienti di età pari o superiore a 6 anni con diverse forme di obesità monogenica (deficit di POMC, PCSK1 e LepR). Fentermina/topiramato e semaglutide 2,4 mg a somministrazione settimanale, anche se attualmente non hanno ottenuto l’approvazione negli adolescenti, sono corso di valutazione clinica in studi randomizzati e controllati
Jastreboff ha fatto presente che, quando prescrive orlistat, di solito valuta i livelli di vitamina D dei pazienti poiché questo farmaco può causare malassorbimento delle vitamine liposolubili e che la fentermina è approvata dalla Fda per l’uso a breve termine ma è controindicata nei pazienti con malattie cardiache e ipertensione non controllata.
La relatrice ha concluso con tre considerazioni chiave quando si trattano pazienti con obesità. Il primo è che «l’obesità è eterogenea, quindi c’è variabilità nella risposta ai farmaci disponibili nei diversi pazienti», sottolineando la necessità di una ricerca per chiarire gli approcci della medicina di precisione. Il secondo è che «l’obesità è complessa, quindi spesso è necessaria una terapia combinata, proprio come sarebbe necessaria per qualsiasi altra malattia complessa» ha aggiunto. E infine «l’obesità è una malattia cronica, quindi i pazienti necessitano di cure nel corso della loro vita».
Bibliografia
Jastreboff A. Obesity pharmacotherapy: challenges & barriers using anti-obesity medications. Obesity Medicine Association: Overcoming Obesity 2021. Presented Oct. 14-Oct 16, 2021 (virtual).