Olon annuncia un ampliamento e potenziamento della linea di produzione per la trasformazione enzimatica dello stabilimento di Mulazzano
Olon, in partnership con Aguettant Pharmaceutical, annuncia un ampliamento e potenziamento della linea di produzione per la trasformazione enzimatica dello stabilimento di Mulazzano, in provincia di Lodi. Il miglioramento dell’impianto consentirà un aumento della capacità di reazione del sito e implica l’installazione di nuove apparecchiature come reattori, filtri, dispositivi di revamping delle materie prime. Durante il processo di produzione, molti passaggi verranno automatizzati e digitalizzati.
La nuova linea sarà dedicata alla produzione di zucchero fosforilato, un importante carboidrato intermedio nel metabolismo e nello stoccaggio del glucosio. In risposta a segnali ormonali o neurali, la glicogenolisi si verifica nel fegato e nei tessuti muscolari, dove lo zucchero fosforilato viene rilasciato come fattore limitante nella degradazione del glicogeno.
Nello stabilimento di Mulazzano è stato sviluppato il know-how di questo processo che risulta sostenibile, poiché utilizza materie prime e reagenti rinnovabili, e che oggi può collaborare con Aguettant per l’espansione della capacità di produzione. Laboratoire Aguettant è una società farmaceutica che si dedica allo sviluppo, alla produzione e alla commercializzazione di farmaci ospedalieri iniattivi.
“Siamo orgogliosi di collaborare a questa espansione, offrendo la nostra competenza e il nostro know-how di questo processo produttivo, al fine di dare un più ampio accesso a un trattamento così fondamentale” commenta Paolo Tubertini, Ceo di Olon Group
Nasce network scientifico per favorire la biocatalisi
Pochi giorni fa, il gruppo Olon aveva annunciato la creazione di un network internazionale di eccellenze scientifiche per lanciare la biocatalisi su larga scala, come tecnologia industriale applicata all’interno dei suoi stabilimenti produttivi, in Italia e nel mondo.
La biocatalisi, ossia la catalisi di reazioni chimiche da parte di cellule o enzimi, è oggi una tecnica consolidata per la sintesi organica, sia nella ricerca accademica sia nell’industria, e rappresenta una strategia cruciale in quella che viene definita “chimica sostenibile” o Green Chemistry. La catalisi è un fenomeno per cui la velocità di una reazione chimica è modificata dalla presenza di piccole quantità di sostanze (catalizzatori) che non si consumano durante la reazione, non entrando a far parte dei prodotti finali; ha grande importanza nei processi chimici industriali e in quelli metabolici.
La partnership riunisce alcune delle competenze globali più avanzate nel campo della biocatalisi sia in ambito accademico che industriale, e oltre al gruppo Olon, unisce Biosphere (una Pmi italiana specializzata in fermentazione e biotecnologie industriali) e Biocatalysis Group della Van’t Hoff, Istituto di Scienze molecolari (HIMS-Biocat) dell’Università di Amsterdam (UvA).
L’obiettivo è di identificare l’enzima più efficace per il tipo reazione richiesta prima di portarne la produzione a livelli industriali.
Il gruppo HIMS-Biocat, guidato dal Prof. Francesco Mutti, ha aperto la strada alla ricerca pionieristica nel campo dell’ingegneria enzimatica e dell’uso di enzimi per eseguire reazioni chimiche innovative, sostenibili e “verdi”.
La partnership fa parte di una più ampia strategia del Gruppo Olon che prevede investimenti a lungo termine nello sviluppo interno di tecnologie avanzate, applicate nella produzione di principi attivi, con la biotecnologia come una delle sue priorità.
“La bioteconologia ci consente di sviluppare processi chimici più sostenibili, riducendo l’impatto ambientale e aumentando l’efficienza dei costi, a vantaggio dei nostri partner” ha commentato Tubertini. “Abbiamo agito da catalizzatore e aggregatore di eccellenze internazionali, grazie a un approccio rapido e flessibile che ci consente di introdurre le migliori competenze nei nostri processi, in modo rapido e sostenibile, e di metterle a disposizione dei nostri partner. Nella nostra visione, questo è un primo passo che, nei prossimi anni, ci porterà a convertire una parte delle nostre reazioni esistenti in biocatalisi e a sviluppare nuove reazioni con questa nuova tecnologia” ha continuato Tubertini.
Biosphere è un’azienda italiana leader nel settore, con la missione di implementare le biotecnologie nei processi industriali con un approccio di economia circolare.
“Siamo orgogliosi di essere membri di questa partership strategica promossa da Olon. La biocatalisi è sicuramente una delle soluzioni più promettenti per introdurre l’innovazione nella sintesi chimica, e l’obiettivo di questo progetto è quello di mettere insieme una solida ricerca accademica eccezionale e una visione e capacità industriale per sviluppare nuovi percorsi di produzione che siano sostenibili sia dal punto di vista ambientale che economico”, ha commentato Pistocchi, CEO di Biosphere.
“Abbiamo aderito a questa partnership con grande entusiasmo poichè ci consentirà anche di avere un impatto più ampio sulla società, sull’industria e sull’ambiente. Riteniamo che il progresso nel campo della biocatalisi possa soddisfare le mutevoli esigenze dell’industria e abbia un impatto decisivo sul futuro delle prossime generazioni del nostro pianeta” ha commentato il Prof. Mutti dell’Università di Amsterdam.