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Covid: la terza dose protegge al 92% da forme gravi

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Covid: efficacia della terza dose di vaccino al 92% contro la malattia severa secondo un nuovo studio pubblicato su The Lancet

“La terza dose del vaccino anti Covid previene con il 92% di protezione dalla malattia severa”, secondo uno studio israeliano, molto ampio, e appena pubblicato su Lancet. La ricerca, condotta dagli esperti dell’HMO Clalit Health Services, con il sostegno dell’Harvard Medical School, ha coinvolto 728.231 persone che hanno ricevuto la terza dose a confronto con un gruppo di controllo di numero analogo che ha invece ricevuto solo due dosi almeno cinque mesi prima.

La ricerca, spiega la Dire (www.dire.it), evidenzia che il richiamo è efficace nel prevenire l’ingresso in ospedale nel 93% dei casi, tanto da aver registrato 231 ospedalizzazioni nel gruppo con solo due dosi a cinque mesi dal ciclo completato e 29 per il gruppo a cui è stato somministrato il richiamo. Analogamente il tasso di protezione contro la malattia severa si attesta al 92% con 157 casi nel gruppo di controllo e 17 in quello con tre dosi. Lo studio sottolinea anche che la dose ‘booster’ ha mostrato l’81% di efficacia nel prevenire i decessi correlati al Covid, sette deceduti tra coloro che hanno ricevuto la terza dose e 44 tra coloro che hanno solo due dosi.

Lo studio, dal titolo ‘Effectiveness of a third dose of the BNT162b2 mRna Covid-19 vaccine for preventing severe outcomes in Israel: an observational study’, potrebbe fare chiarezza su quale base scientifica sostenere per la necessità di una terza dose per tutti. Quello che infatti prende in considerazione la ricerca è una popolazione ampia, demograficamente diversificata e non necessariamente legata a patologie o vulnerabilità. Sono state infatti arruolate persone con un’età media di 51 anni, in un periodo che va dal 30 luglio 2020 al 23 settembre 2021 e il vaccino usato è stato principalmente Pfizer.

Come ha dichiarato il responsabile innovazione del Clalit, Ran Balicer, “i risultati dimostrano che la terza dose è estremamente efficace”. Israele è stato il primo paese a vaccinare con la dose booster a cavallo della quarta ondata di casi Covid, tanto che la fine di questa impennata dei contagi si riconduce al richiamo, che è iniziato tra gli over 65 in agosto e ha finito per coinvolgere tutta la popolazione. A venerdì scorso, quasi 4 milioni di israeliani, oltre il 42% della popolazione, ha ricevuto la terza dose del vaccino a mRna, mentre solo il 67% della popolazione totale ha ricevuto almeno una dose.

Il paese è sceso da 10mila contagi giornalieri a 5mila a metà campagna vaccinale con il richiamo e infine a 656 nuovi casi il giorno prima che venisse pubblicato lo studio su Lancet, giovedì 28 ottobre, su 77mila test. Al momento del picco della quarta ondata agli inizi di settembre, la positività si attestava all’8%, ora in Israele si registra un tasso dello 0,81%.

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