Diabete gestazionale: per perdere peso la dieta 5:2 è efficace quanto la dieta ipocalorica classica secondo i risultati di uno studio australiano
Nelle donne con diabete gestazionale il digiuno intermittente può essere una buona soluzione per perdere peso e tenerlo sotto controllo, evitando che evolva in diabete di tipo 2, secondo i risultati di uno studio australiano pubblicato sul The American Journal of Clinical Nutrition.
A livello globale una gravidanza su cinque comporta il diabete gestazionale e le donne interessate hanno un rischio dieci volte maggiore di sviluppare il diabete di tipo 2 in futuro. I soggetti che oltre al diabete gestazionale sono anche in sovrappeso hanno un rischio ancora più elevato. Il diabete di tipo 2 ha conseguenze per tutta la vita e può portare ad altre patologie croniche come malattie cardiache e cancro.
La perdita di peso dopo il diabete gestazionale può prevenire o ritardare l’insorgenza del diabete di tipo 2, anche se trovare il modo più efficace per perdere peso e mantenerlo tale può rappresentare una sfida, soprattutto per le madri con un neonato. Nonostante questo le donne con precedente diabete gestazionale in genere non si percepiscono ad alto rischio di sviluppare il diabete di tipo 2. Se sono in sovrappeso possono ridurre significativamente il rischio attraverso cambiamenti nello stile di vita che portano alla perdita di peso.
Una nuova ricerca dell’Università del South Australia (UniSA) suggerisce che la popolare dieta 5:2, o digiuno intermittente, è altrettanto efficace di una dieta convenzionale che limita costantemente l’apporto energetico ma consente alle donne una maggiore scelta e flessibilità.
La dieta 5:2 prevede cinque giorni di alimentazione normale ogni settimana, limitando sostanzialmente le calorie per soli due giorni, al contrario di quanto avviene con una dieta classica, che richiede di moderare tutti i giorni l’assunzione di calorie.
Confronto tra dieta 5:2 e dieta classica
Lo studio ha coinvolto 62 donne di età ≥18 anni con precedente diabete gestazionale, nessuna diagnosi di un altro tipo di diabete e un indice di massa corporea (BMI) ≥25 kg/m2. Ha valutato gli effetti sia della dieta 5:2 (cinque giorni di alimentazione normale e due giorni con il limite di 500 calorie) che di una dieta ipocalorica continua (1.500 calorie al giorno) sulla perdita di peso e sui marker di rischio di diabete.
Alle partecipanti è stato anche chiesto di completare un questionario durante la loro visita di riferimento che includeva domande sugli ostacoli alla perdita di peso e sulla percezione del rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.
Risultati sovrapponibili con i due approcci dietetici
Entrambi i regimi alimentari hanno limitato l’apporto energetico di circa il 25% ogni settimana nel corso dei 12 mesi di durata dello studio.
«Questa scoperta sarà molto apprezzata dalle donne che cercano di perdere peso, poiché il diabete gestazionale è la forma con una più rapida crescita in Australia e interessa il 15% delle gravidanze» ha affermato il primo autore dello studio Kristy Gray, di UniSA. «Per gestirlo si raccomanda di adottare un’alimentazione sana e svolgere un’attività fisica regolare, con diete a restrizione energetica continua o diete che riducono le calorie del 25-30%, che rappresentano la strategia più comune per perdere peso e prevenire il diabete».
«Il problema è che le neomamme non pensano per prime a sé stesse, hanno molte difficoltà e devono destreggiarsi con le responsabilità familiari quindi, quando si tratta di perdere peso, in molte trovano difficile attenersi a una dieta ipocalorica. La dieta 5:2 può fornire un’opzione meno opprimente perché richiede di ridurre le calorie solo per due giorni a settimana, al contrario di una dieta costantemente ipocalorica che richiede una gestione costante, quindi alcune donne potrebbero trovare più facile adottare e aderire a questo schema alimentare» ha aggiunto. «La nostra ricerca mostra che la dieta 5:2 è efficace per perdere peso tanto quanto una dieta continua a basso consumo energetico nelle donne che hanno avuto il diabete gestazionale. Questo è fantastico, perché fornisce alle donne una maggiore scelta e controllo. Ovviamente dovrebbero chiedere consiglio a un professionista della salute prima di iniziare questo tipo di dieta, per assicurarsi che sia adatta a loro».
Bibliografia
Gray KL et al. The effect of intermittent energy restriction on weight loss and diabetes risk markers in women with a history of gestational diabetes: a 12-month randomized control trial. Am J Clin Nutr. 2021 Aug 2;114(2):794-803.