Rincari fino al +17,3% per il Ponte dell’8 dicembre secondo le stime del Codacons: gli aumenti più consistenti nel settore dei viaggi
Un ponte “salato” quello dell’8 dicembre a causa dei rincari di prezzi e tariffe sul fronte dei trasporti e delle vacanze. Lo afferma il Codacons, che segnala come quest’anno trascorrere qualche giorno fuori casa in occasione della festività dell’Immacolata costerà in media il 17,3% in più.
Sul settore dei viaggi si stanno registrando aumenti a due cifre per moltissime voci – denuncia il Codacons – In testa alla classifica dei rincari troviamo i prezzi dei biglietti aerei, con i voli internazionali che hanno subito su base annua un rincaro record del +51,3%, mentre i voli nazionali registrano un aumento del +18,9%. Costerà di più spostarsi via mare su navi e traghetti (+7,4%) mentre chi opta per un pacchetto vacanza deve mettere in conto una maggiore spesa in media del +11,5%.
Più caro anche dormire fuori: le tariffe degli alberghi hanno subito un rialzo del +4,4% su base annua, mentre per un villaggio vacanza si spende in media il 6,7% in più.
Un vero salasso spostarsi in auto in occasione del ponte dell’8 dicembre, a causa dei rincari dei carburanti, con la benzina che costa oggi il 25,3% in più rispetto allo scorso anno e il gasolio addirittura il 27,9% in più – analizza il Codacons – Non si salvano nemmeno i ristoranti: per mangiare fuori durante la festività dell’Immacolata si spenderà in media il 2,8% in più.
Rincari che porteranno il Ponte dell’8 dicembre a costare in media in 17,3% in più rispetto agli anni passati denuncia il Codacons.
Sul fronte del trasporto aereo l’associazione ricorda infine che in caso di ritardi, disservizi e cancellazioni dei voli, gli utenti potranno avvalersi della nuova piattaforma C.P.C. (Codacons Passengers Complaint) lanciata dal Codacons e ottenere assistenza per avanzare le richieste di rimborso e indennizzo nei confronti delle compagnie aeree.