Smart working, accordo raggiunto tra parti sociali e Governo: il protocollo per il settore privato su diritto alla disconnessione, salute e sicurezza, formazione e informazione
Al ministero del Lavoro è stato raggiunto l’accordo con le parti sociali sul Protocollo Nazionale con le linee di indirizzo per la contrattazione collettiva sul lavoro agile nel settore privato, proposto dal ministro del lavoro Andrea Orlando. Tra i punti disciplinati dal protocollo l’adesione su base volontaria al lavoro agile, il diritto alla disconnessione, orari e luoghi di lavoro.
FIM CISL: “SI APRE STAGIONE INNOVATIVA CONTRATTAZIONE“
Per la Fim Cisl l’accordo di oggi sul lavoro agile “apre una stagione innovativa per la futura contrattazione”. Cosi’ il Segretario Generale del sindacato, Roberto Benaglia, che aggiunge: “Apprezziamo tantissimo il risultato raggiunto sullo smart working tra le parti sociali e Ministero. L’intesa finalmente definisce il quadro della contrattazione collettiva per regolare l’importante novità del lavoro agile, che con la pandemia, si è ulteriormente diffuso in questi due anni. Milioni di lavoratori oggi hanno non più solamente l’accordo individuale ma un quadro di riferimento normativo che affida alla contrattazione ulteriori sviluppi, che noi dovremmo saper cogliere”.
Secondo Benaglia, “finalmente una buona giornata di relazioni industriali, non solo costruttive ma che guardano al futuro. Molto importante – osserva – aver fissato obiettivi legati al diritto alla disconnessione, alla formazione e crescita delle persone dentro un quadro di lavoro sempre più responsabile; all’equità dei trattamento – ivi compreso il welfare – i temi della privacy e della sicurezza sul lavoro. È assolutamente rivoluzionario per la Fim Cisl il riferimento all’assenza di un preciso orario di lavoro e l’autonomia dello svolgimento della prestazione su obiettivi prefissati che caratterizzano da oggi in avanti il lavoro agile”.
Il rappresentate Fim Cisl conclude: “Con quest’intesa si va a superare la paga oraria e si vanno costruire nuovi parametri di remunerazione, di costruzione di diritti e delle tutele, si apre una stagione che la Fim Cisl vuole affrontare con intensità, innovazione e capacità di costruire nuovi equilibri e nuove tutele che questi lavoratori ci indicano nei loro bisogni. Ora tocca alla contrazione nazionale e aziendale dare le migliori risposte possibili. Ci impegneremo in questo senso”.
CONFSAL: “CON PROTOCOLLO PIENA TUTELA PER I LAVORATORI“
“L’accordo per il lavoro agile nel settore privato riconosce ai lavoratori questa nuova modalità di lavoro e con essa la conciliazione vita-lavoro, la tutela delle fragilità e delle disabilità, il diritto alla disconnessione, la salute e sicurezza, la formazione e informazione, la salvaguardia della privacy e il riconoscimento dei diritti sindacali“. E’ quanto afferma il Segretario Generale, Angelo Raffaele Margiotta, commentando la sottoscrizione da parte della Confsal del protocollo odierno. L’intesa, stipulata tra tutte le parti sociali col Ministro Orlando, è frutto di un serrato e proficuo confronto nel corso del quale la Confsal, rappresentata al tavolo dal Vice segretario generale Lucia Massa, ha visto accolte molte delle sue proposte. La CONFSAL evidenzia che, nel merito, l’accordo salvaguarda l’autonomia negoziale e, nel metodo, costituisce un esempio di corrette relazioni sindacali che potranno dare buoni frutti anche sulle questioni che al più presto dovranno essere affrontate per il lavoro e lo sviluppo economico del nostro Paese.
CISAL: “BENE PROTOCOLLO CON MINISTERO SULLO SMART WORKING”
“Esprimiamo pieno apprezzamento per il protocollo sottoscritto con il ministero del lavoro che, fondato sul valore primario della contrattazione collettiva, riconosce la valenza sociale del lavoro agile come strumento che concilia innovazione tecnologica, tempi di vita lavoro, e sostenibilità sociale”. È quanto ha dichiarato il Segretario Generale della Cisal, Francesco Cavallaro a margine dell’incontro con il ministro del Lavoro Andrea Orlando.
“È un risultato considerevole. Ancora una volta- ha sottolineato Cavallaro- il metodo del confronto con le parti sociali si rivela il mezzo più idoneo per raggiungere risultati utili al miglioramento dell’organizzazione e della qualità del lavoro. Da oggi il lavoro agile diventa una modalità ordinaria e strutturale di svolgimento della prestazione lavorativa. Il protocollo si pone infatti quale testo guida per la contrattazione collettiva e, auspichiamo, anche per lo stesso Legislatore che dovrà evitare, qualora dovesse intervenire in materia, di sovrapporsi alla contrattazione collettiva, limitando la propria azione – ha concluso Cavallaro come riferisce la Dire (www.dire.it) – a misure attuative dell’accordo stesso, ad esempio prevedendo sostegni e incentivi fiscali”.