In forte calo la produzione mondiale di vino


La produzione del vino a livello mondiale torna ai livelli del 2017 secondo le stime dell’Oiv. Per Italia, Francia e Spagna 22 milioni di ettolitri in meno

In forte calo la produzione mondiale di vino

Si ritorna ai livelli del 2017 per quel che riguarda le prospettive di produzione del vino a livello mondiale: questa la stima fatta dall’Oiv sulla base di una valutazione dello scenario prettamente quantitativo che per quest’anno è negativo con una sensibile riduzione dei volumi prodotti ad ogni latitiudine.

Se i dati troveranno conferma, si tratterebbe del terzo anno consecutivo di un livello di produzione inferiore alla media a causa di quelle che sono state in Europa le gelate registrate nella tarda primavera ed in generale per un quadro meteo sostanzialmente sfavorevole. I tre Paesi leader per la produzione in Europa, ovvero Italia, Francia e Spagna, sommano in totale 22 milioni di ettolitri in meno rispetto al 2020. In controtendenza in Europa risultano Germania, Portogallo, Romania e Ungheria.

A livello extra Ue le prime indicazioni dagli Stati Uniti parlano di un volume di produzione appena superiore a quello 2020. Buone prospettive dall’emisfero australe, con produzioni record in Sudamerica, Sudafrica e Australia. Nel complesso, secondo le stime dell’Oiv, la produzione mondiale di vino 2021 è stimata in un intervallo fra i 247,1 e i 253,5 milioni di ettolitri, ovvero 250,3 milioni di ettolitri considerando la linea mediana, con una contrazione del -4% rispetto al 2020 e del -7% rispetto alla media ventennale.

Focalizzando l’attenzione sulle prospettive nell’Unione Europea, la produzione è stimata intorno ai 145 milioni di ettolitri (-21 milioni di ettolitri rispetto al 2020, -13%). A confermarsi leader mondiale produttivo c’è l’Italia con 44,5 milioni di ettolitri (-9%), mentre segue la Spagna con 35 milioni di ettolitri (-14%). Appena sotto c’è la Francia, che con 34,2 milioni di ettolitri, è stato il paese più in sofferenza per le forti gelate di aprile. Bene le stime da Germania (8,8 milioni di ettolitri, +4%), Portogallo (6,5 milioni hl, +1%), Romania (5,3 milioni, +37%) e Ungheria (3,1 milioni +6%).