Psoriasi a placche: massima efficacia con certolizumab


Psoriasi a placche: nel lungo periodo certolizumab si è dimostrato più efficace di placebo ed etanercept secondo nuovi dati

Psoriasi a placche e dermatite atopica: stop a lesioni e prurito con le nuove terapie

Nei pazienti con psoriasi a placche, il farmaco anti-TNF certolizumab si è dimostrato superiore al placebo e alla terapia biologica con etanercept nel migliorare del 90% la gravità della malattia, con un effetto che si è confermato nel corso di 3 anni di trattamento. Al congresso European Academy of Dermatology and Venereology (EADV) 2021 sono stati presentati i dati a lungo temine dei trial CIMPACT e CIMPASI-1 e 2.

Miglioramenti dopo lo switch da etanercept a certolizumab
Molti pazienti affetti da psoriasi a placche non rispondono alla terapia biologica di prima linea e possono ricevere un trattamento alternativo, pertanto è importante capire come rispondono dopo il cambio di terapia.

Lo studio di fase III CIMPACT ha valutato l’efficacia di certolizumab in pazienti adulti con psoriasi da moderata a grave che non rispondono a etanercept. I partecipanti sono stati randomizzati a ricevere certolizumab 200 mg ogni 2 settimane (Q2W) (dose di carico 400 mg alle settimane 0/2/4), certolizumab 400 mg Q2W, placebo o etanercept 50 mg due volte a settimana per 12 settimane.

Alla settimana 16, dopo un washout di 4 settimane, i responder inadeguati a etanercept (definiti come pazienti che non raggiungevano un miglioramento ≥75% nello Psoriasis Area and Severity Index, PASI 75, rispetto al basale) potevano entrare in un braccio di fuga in aperto per ricevere certolizumab 400 mg Q2W. Sono stati analizzati anche i risultati dei responder parziali a etanercept (≥PASI 50, <PASI 75) e dei non responder (<PASI 50).

Dei 170 pazienti trattati con il biologico, 159 sono rimasti nello studio alla settimana 16, 82 dei quali non sono riusciti a raggiungere una risposta PASI 75 e sono entrati nel braccio di fuga certolizumab 400 mg Q2W (40 responder parziali e 42 non responder).

Settimana 48: dopo 32 settimane di trattamento con certolizumab, l’85,3% di tutti i responder inadeguati a etanercept ha raggiunto il PASI 75, il 61,9% il PASI 90 e il 73,9% un punteggio di 0/1 (pelle libera o quasi libera da lesioni) nel Physician’s Global Assessment (PGA) con un miglioramento di almeno 2 punti rispetto al basale. Allo stesso tempo, tra i responder parziali della settimana 16 (≥PASI 50, <PASI 75), i tassi di responder PASI 75, PASI 90 e PGA 0/1 erano rispettivamente del 92,6%, 63,4% e 82,7%. Tra i non responder alla settimana 16 (<PASI 50), i tassi di responder PASI 75, PASI 90 e PGA 0/1 erano rispettivamente del 77,4%, 57,9% e 64,6%.

Settimana 144: dopo 128 settimane di trattamento con certolizumab, l’84,4% di tutti i responder inadeguati etanercept ha raggiunto il PASI 75, il 47,0% il PASI 90 e il 59,3% il PGA 0/1. Allo stesso tempo, tra i responder parziali alla settimana 16, i tassi di responder PASI 75, PASI 90 e PGA 0/1 erano rispettivamente dell’83,1%, 56,9% e 73,9%. Tra i non responder alla settimana 16, i tassi di responder PASI 75, PASI 90 e PGA 0/1 erano rispettivamente dell’84,1%, 37,0% e 44,6%.

«Dopo il passaggio da etanercept a certolizumab sono stati osservati miglioramenti, con oltre il 75% dei pazienti responder parziali o non responder a etanercept che hanno raggiunto il PASI 75 alla settimana 48 e lo hanno mantenuto fino alla settimana 144» hanno concluso gli autori. «Fino alla settimana 144, quasi la metà dei responder inadeguati passati a certolizumab hanno ottenuto il PASI 90 e oltre la metà il PGA di 0/1, con una maggiore durata della risposta osservata tra i responder parziali a etanercept. I risultati mostrano che lo switch a certolizumab può essere un’opzione di trattamento appropriata per i pazienti che non rispondono al biologico».

Efficacia a lungo termine indipendentemente dalle caratteristiche basali
Dopo 3 anni di trattamento, certolizumab si è dimostrato efficace in pazienti sia di sesso maschile che femminile con differenti caratteristiche demografiche e di malattia. I dati sono stati raccolti dagli studi di fase III CIMPASI-1 e CIMPASI-2.

Per il trattamento in doppio cieco, gli adulti con psoriasi da almeno 6 mesi sono stati randomizzati in rapporto 2:2:1 a ricevere certolizumab 200 mg Q2W (400 mg alle settimane 0/2/4), 400 mg Q2W o placebo. Quanti hanno completato il trattamento in doppio cieco alla settimana 48 e hanno ottenuto una risposta PASI 50 sono entrati nella fase in aperto dove hanno ricevuto certolizumab 200 mg Q2W con successivo aggiustamento del dosaggio basato sulla risposta PASI.

I soggetti che non hanno raggiunto una risposta PASI 50 alla settimana 16 (criterio di ingresso del braccio di fuga) o dalla settimana 32 in poi (ritiro obbligatorio) sono stati ritenuti non-responder. I pazienti sono stati suddivisi in sottocategorie in base ai dati demografici al basale e alle caratteristiche della malattia e i dati dei pazienti randomizzati ai due dosaggi del farmaco sono stati raggruppati per genere in ciascun gruppo.

Alla settimana 0, 228 maschi e 133 femmine hanno ricevuto una delle due dosi di certolizumab Q2W. Le caratteristiche basali erano simili tra i gruppi e rispettivamente per maschi e femmine l’età media era 45,3/45,4 anni, il PASI medio 20,0/18,4 e la durata media della malattia 16,6/20,7 anni.

Nel complesso i tassi di risposta PASI 90 alla settimana 144 erano del 47,8% tra i pazienti di sesso maschile e del 47,7% tra quelli di sesso femminile. Sono stati osservati tassi di risposta PASI 90 numericamente più elevati nei soggetti di età compresa tra 18 e 45 anni, rispetto a quelli di età pari o superiore a 45 anni, e per quelli senza precedente uso di farmaci biologici, rispetto a quanti li avevano utilizzati.

Queste differenze numeriche nelle risposte PASI 90 basate sull’età e sull’uso precedente di farmaci biologici erano superiori nelle femmine. La risposta è stata raggiunta da percentuali più elevate di soggetti con un indice di massa corporea (BMI) <35 alla settimana 144, rispetto a quelli con BMI ≥35.

Certolizumab si è dimostrato efficace in pazienti con differente durata della malattia e PASI al basale. Indipendentemente da quest’ultimo, oltre il 42% dei maschi e delle femmine ha raggiunto il PASI 90 alla settimana 144 di trattamento. Il tasso di risposta PASI 90 è stato ampiamente coerente tra le diverse durate della malattia nei maschi e non è stato influenzato negativamente dalla maggiore durata della malattia nelle femmine.

«Il trattamento a lungo termine con certolizumab ha conferito efficacia clinica in pazienti sia maschi che femmine con differenti caratteristiche demografiche e di malattia, sebbene siano state osservate alcune differenze numeriche nelle risposte PASI 90» hanno concluso gli autori.

Efficacia a lungo termine nella psoriasi di testa e collo
La psoriasi della testa e del collo può causare disagio emotivo nei pazienti. Dopo 16 settimane, con certolizumab sono state raggiunte risposte PASI più elevate nella testa e nel collo rispetto al placebo. Per valutare l’efficacia del trattamento nel corso di 3 anni sono stati raccolti i dati dagli studi di fase III CIMPASI-1 e CIMPASI-2.

Gli adulti affetti da psoriasi sono stati randomizzati a ricevere certolizumab 200 mg Q2W, 400 mg Q2W o placebo. Quanti non sono riusciti a raggiungere il PASI 50 alla settimana 16 sono entrati in un braccio di fuga in aperto e trattati con certolizumab 400 mg Q2W. Alla settimana 48, i pazienti in trattamento in doppio cieco hanno ricevuto certolizumab 200 mg Q2W in aperto e quelli nel braccio di fuga potevano continuare con la dose da 400 mg Q2W, con possibili aggiustamenti in base alla risposta PASI.

I soggetti che non hanno raggiunto una risposta PASI 50 alla settimana 16 (criterio di ingresso del braccio di fuga) o dalla settimana 32 in poi (ritiro obbligatorio) sono stati ritenuti non-responder.

Il punteggio medio della componente PASI testa e collo al basale (scala 0-72) era comparabile tra i pazienti randomizzati a certolizumab 200 mg (N=186), certolizumab 400 mg (N=175) o in quelli passati dal placebo a certolizumab in aperto (N=72), rispettivamente 16,5/17,9/17,3.

Entro la settimana 16, il 58% dei pazienti in trattamento attivo alla dose da 200 mg e il 70% di quelli con la dose da 400 mg raggiunto il PASI 90 a livello di testa e collo. Alla settimana 48, il PASI 90 è stato raggiunto dal 57% dei pazienti del gruppo 200 mg, dal 69% del gruppo 400 mg e dal 69% del gruppo passato da placebo a certolizumab 400 mg.

Le risposte nelle regioni della testa e del collo si sono confermate nel tempo. Alla settimana 144, hanno raggiunto il PASI 90 il 52% dei pazienti in trattamento attivo alla dose più bassa, il 62% con la dose più alta e il 58% di quanti hanno switchato dal placebo alla settimana 16.

«Certolizumab fornisce un mantenimento duraturo (oltre 3 anni) dell’efficacia nelle regioni della testa e del collo nei pazienti con psoriasi. Livelli elevati di efficacia clinica sono stati osservati alla settimana 144 nei trattati con le dosi da 200 o 400 mg e in quanti sono passati a certolizumab dal placebo alla settimana 16» hanno concluso gli autori. «I tassi di risposta PASI 90 erano numericamente superiori con la dose da 400 mg rispetto ai 200 mg, ma non è stata valutata la significatività».

Bibliografia

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Augustin M et al. Efficacy of certolizumab pegol for psoriasis of the head and neck over three years of treatment in two phase 3 trials: CIMPASI-1 and CIMPASI-2. Abstract 967.