Elezioni suppletive a Roma, il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, candida Valerio Casini: “Il Pd vuole cancellare il riformismo”
“Sul collegio vacante di Roma 1 il Pd non ha voluto non solo trovare ma neanche cercare un accordo. Non è un caso che il Pd abbia candidato una propria dirigente che quando noi portavamo il Pd al 41% e facevamo le battaglie riformiste era contro di noi, contro il Pd, da un’altra parte. Tutta un’altra storia, davvero. E allora, se il Pd vuole cancellare il riformismo e si affida a persone che con la storia riformista non hanno nulla a che vedere, noi ci candidiamo col nostro simbolo, Italia Viva, e il nostro Valerio Casini Consigliere Capitolino, già primo degli eletti a ottobre nella lista Calenda”. Così Matteo Renzi ufficializza su facebook la candidatura di Valerio Casini per le elezioni suppletive del collegio Roma 1 della Camera.
Nonostante nei giorni scorsi si parlasse con insistenza della candidatura della ministra Elena Bonetti, la scelta dei renziani è caduta su Casini, diventato quindi la terza candidatura in campo. Il centrodestra ha infatti candidato Simonetta Matone, ex magistrato già candidata in ticket con Michetti per le comunali, mentre il Pd ha scelto Cecilia D’Elia, storico volto della sinistra romana vicina a Nicola Zingaretti.
“‘Ma chi ve lo fare di mettere il simbolo?’, ci dicono i politici che vivono di sondaggi ma non si presentano mai alle elezioni”, continua Renzi come riferisce la Dire (www.dire.it). “‘Chi ve lo fare se i sondaggi dicono che rappresentate il 2%?’ Bene, andiamo a vedere quanto rappresentiamo. In politica contano i voti, non i sondaggi. Il 16 gennaio alle suppletive vedremo se davvero Italia Viva vale solo il 2%. Come dicono tutti. Intanto, Conte – quello che ha il 106% di consenso, secondo Casalino – ha rinunciato a metterci la faccia anche stavolta. Sono tutti bravi coi sondaggi degli altri. Chi ha amici o conoscenti che stanno su Roma 1 si prepari: sarà una grande battaglia e vedremo quanto vale Italia Viva alle politiche nello scenario del bipopulismo con Pd e Cinque Stelle da una parte e Destra unita dall’altra”.