Disponibile in libreria “Noi Italia”: il ct della Nazionale maschile Ferdinando De Giorgi racconta come gli azzurri del volley sono saliti sul tetto d’Europa
“Un manifesto patriottico appeso alla porta d’entrata dello spogliatoio prima di ogni partita. La Patria Italia si era materializzata nello spogliatoio. Noi Italia!”. Parte da qui il viaggio, breve eppure intenso, della Nazionale maschile di pallavolo che in trenta giorni è salita sul tetto d’Europa. Alla guida di quei ragazzi, di quel mix tra otto esordienti entusiasti e sei reduci delusi dalla spedizione dei Giochi Olimpici, Ferdinando De Giorgi, che realizza così il suo sogno di allenare gli azzurri, coltivato fin da quando era giocatore.
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L’avventura dei ragazzi del volley è racchiusa nel libro scritto dallo stesso De Giorgi, che in 53 pagine condensa ispirazione, valori, emozioni, obiettivi prima posti e poi raggiunti con un unico filo conduttore: l’appartenenza alla maglia azzurra. “‘Noi Italia’, il titolo del libro, è l’urlo e il motto che ha accompagnato il percorso della Nazionale maschile durante i Campionati europei – ha sottolineato il ct durante la presentazione del volume, edito da Qui Edit, ospitata il 3 dicembre nel Salone d’Onore del Coni a Roma – Questo libro non vuole essere una semplice celebrazione di una vittoria, ma è soprattutto un’analisi che mira a capire come si è potuti arrivare a questo successo in così poco tempo. Volevo trasmettere al gruppo, innanzitutto, i valori e il senso di appartenenza”.
Una richiesta che era stata avanzata dal presidente della Fipav, Giuseppe Manfredi, nell’affidare a De Giorgi l’incarico di Commissario tecnico della Nazionale. “È sempre bello cercare di realizzare i propri sogni. Il mio era quello di vedere esultare i ragazzi per il raggiungimento di un traguardo importante. Il primo passo, dunque, è stato compiuto con la vittoria dei Campionati europei, ora dobbiamo proseguire per raggiungere nuovi traguardi. Sono andato diverse volte a seguire la preparazione della Nazionale per i Campionati Europei e ho potuto constatare che il gruppo era fantastico, molto coeso – ha spiegato il numero uno federale – Ho visto degli atleti determinati e in quei momenti ho capito che avevamo la possibilità di realizzare un grandissimo risultato sportivo. I ragazzi devono essere sempre orgogliosi di avere la possibilità di giocare in Nazionale e voglio che per loro la maglia azzurra diventi una seconda pelle“.
Quello che ha fatto De Giorgi, secondo il presidente del Coni, Giovanni Malagò, “è molto più di un risultato sportivo. Si tratta di un riconoscimento di grande valenza sportiva, ma anche valoriale. Venivamo da Tokyo che aveva lasciato un’amara eredità, ma questa è la forza dello sport e ci siamo rifatti alla grande. Il merito di Ferdinando è difficile da tradurre, ma ovviamente bisogna riconoscere anche i meriti del presidente Manfredi. Questa vittoria nella rassegna continentale non è stata affatto banale”.
Nove le microsezioni in cui è divisa la parte centrale del libro, da ‘Il senso del progetto: testimoni di appartenenza alla maglia azzurra’ ad ‘Allenarsi per imparare a imparare insieme’, fino a ‘L’elogio della fatica’ e ‘Il valore dello sport’.