“No alle luci rosse e verdi, sì alle proiezioni e alle candele”: 5 preziosi consigli del light designer Francesco Murano per illuminare le festività di fine anno
Natale è ormai alle porte e ad anticiparci i principali trend, in positivo e in negativo, è Francesco Murano, oggi tra i più richiesti progettisti italiani d’illuminazione al servizio dell’arte e autore delle luci delle più importanti esposizioni in Italia, nonché autore del volume “Storia della luministica” edito da New Press. Ecco cinque preziosi consigli validi sia a livello comunale, commerciale e privato.
Colori – Si confermano le tinte degli ultimi anni, soprattutto blu, bianco e oro. Perde ulteriormente smalto il colore rosso, ritenuto dai più troppo commerciale, mentre è ormai da ritenersi superato il verde, seppur richiami il grande simbolo del Natale. Si confermano inadatti colori come arancione, rosa, viola e marrone. A cambiare, però, è soprattutto il controllo delle luci, sempre più sofisticato e innovativo: in aumento la vendita di apparecchi che prevedono giochi dinamici e cinetici, mentre per chi ha voglia di stupire e di spendere qualcosa in più, la nuova frontiera riguarda l’adozione di proiezioni e videomapping, dentro e fuori casa.
Candele – Consigliato, sia per i comuni che per le singole abitazioni, l’uso di candele, lanterne e fiaccole. La luce ignea, a differenza di quella elettrica è dinamica ed evocativa, per questo nonostante tutto utilizziamo ancora le candele. La fiamma si muove e vibra di luce, le candele sono utilizzate nelle chiese, nelle serate eleganti, nei compleanni e durante i bagni di bellezza. La luce delle candele è viva, quella elettrica è cristallizzata. In alcune ricorrenze, come quella natalizia, l’uso accorto del fuoco è una scelta perfetta.
Per la casa – No alle luci colorate e alle linee di luce led, entrambe più consone agli ambienti commerciali e pubblici. Per la stessa ragione si sconsiglia l’utilizzo di binari elettrificati e di faretti. Si suggerisce invece l’acquisto di luci realizzate da Maestri che hanno scritto la storia dell’illuminazione domestica, come le lampade di Achille Castiglioni, Gino Sarfatti e Joe Colombo: questi piccoli capolavori, ancora in produzione, dimostrano inoltre una raffinata conoscenza del grande design italiano.
Per cenoni e pranzi famigliari – Per cene intime “sì” a luci circoscritte, discrete e calde, mentre per gli appuntamenti con i parenti è perfetta anche una illuminazione ampia e diffusa, così da agevolare il servizio degli ospitanti e per facilitare la comunicazione durante tutto il corso della serata.
Evitate i “corti” – Le lampadine led, specie se di buona qualità, durano anni e non si fulminano facilmente. Per i corto circuiti è bene far revisionare l’impianto ad un professionista ogni cinque anni ed evitare collegamenti approssimativi realizzati unendo più cavi con del semplice nastro isolante.
BIOGRAFIA DI FRANCESCO MURANO – Francesco Murano è docente della Scuola di Design, nonché membro del laboratorio “Luce e colore” del Politecnico di Milano e tiene corsi di design presso l’Istituto Marangoni e in diverse Università italiane ed estere. Architetto, ha conseguito un master presso la Domus Academy. Poi un dottorato di ricerca in disegno industriale con una tesi di laurea dal titolo “Le figure della Luce”. Ha svolto ricerche accademiche, scientifiche, programmi e attività di progettazione per importanti industrie italiane ed estere, concentrandosi sulla progettazione illuminotecnica e illuminando molte delle più importanti mostre d’arte in Italia e all’estero. È inoltre autore del libro “L’illuminazione delle opere nelle mostre d’arte” edito da Maggioli, un prezioso manuale per la corretta illuminazione del nostro patrimonio artistico.