La Regione Toscana finanzia i corsi per educare i giovani al valore del bosco e dei suoi frutti: gran parte sono propedeutici alla raccolta e consumo dei funghi
Imparare a conoscere il bosco per diventare cittadini migliori. E’ questo l’intento con il quale la Regione Toscana ha finanziato con 90mila euro 30 corsi propedeutici alla raccolta e consumo dei funghi e un progetto educativo-informativo destinato alle scuole medie e superiori sui prodotti secondari del bosco, che vede la collaborazione tra la Asl Toscana Centro (settore della Sanità pubblica e veterinaria e sicurezza alimentare) con l’Associazione dei gruppi micologici toscani: un progetto, questo, con cui la Regione fornisce uno strumento innovativo nelle forme e nelle modalità di fruizione nell’ambito della formazione dei “cittadini del futuro”.
“Aiutiamo i giovani ad essere coscienti di quanto abbiamo bisogno della natura e di quanto ognuno di noi dipenda da un suo utilizzo sostenibile – dice la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – affinché non siano perseguiti soltanto i concetti di bellezza e di armonia, ma tutte le nostre azioni siano guidate anche da regole precise necessarie per la nostra stessa sopravvivenza. Il patrimonio boschivo è da difendere ma anche da valorizzare, a partire da una ‘in-formazione’ ai cittadini tesa a far maturare una consapevolezza attenta e premurosa verso il bosco”.
Nell’ambito del pacchetto di interventi finanziati ci sono ulteriori risorse per oltre 250.000 euro che saranno destinate ad interventi di miglioramento ambientale, in ambito forestale, effettuati dagli enti competenti. Viene inoltre concesso un sostegno ai vivai forestali regionali per quasi 14.000 euro, per la produzione del materiale forestale autoctono da impiegare nelle opere di rimboschimento.
In Toscana il bosco rappresenta oltre il 50% della superficie complessiva. Le foreste sono radicate nella storia e nel vissuto del territorio toscano e della sua popolazione, assumendo valenza paesaggistica, culturale, ambientale, ecologica, oltre che economica. “Un patrimonio, quello boschivo – conclude Saccardi – , da difendere ma anche da valorizzare attraverso una consapevolezza attenta e premurosa”.