Firenze: una collaborazione pubblico-privata per restaurare i capolavori di Masaccio e Masolino nella Cappella Brancacci
La collaborazione tra il Comune di Firenze, la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato e la sede fiorentina dell’Istituto di scienze del patrimonio culturale (Cnr-Ispc) prosegue con l’obiettivo di tutelare, salvaguardare e valorizzare gli affreschi della Cappella Brancacci, realizzati nel tardo Trecento da Masolino, Masaccio e Filippino Lippi su commissione della famiglia Brancacci, ricca famiglia antagonista dei Medici, sono oggi considerati uno dei capolavori assoluti del primo Rinascimento fiorentino.
I risultati raccolti dal Cnr-Ispc di Firenze durante la rapida campagna diagnostica dello scorso novembre 2020 svoltasi su richiesta del Comune di Firenze e dalla Soprintendenza hanno portato come conseguenza la scelta di programmare un’attività di conservazione preventiva finalizzata a stabilizzare alcuni potenziali fenomeni di deterioramento del ciclo pittorico.
L’attività sarà finanziata dalla Fondazione statunitense Friends of Florence e dalla Jay Pritzker Foundation e prevede un articolato programma di diagnostica propedeutico al restauro e lo studio di soluzioni per la valorizzazione oltre alla collaborazione dell’Opificio delle Pietre Dure accanto al Comune e alla Soprintendenza.
Il Cnr-Ispc nell’ambito di specifici accordi di collaborazione metterà in campo la sua consolidata e pluriennale esperienza di ricerca scientifica nell’ambito della conservazione preventiva del patrimonio storico, archeologico e monumentale, sia in attività di diagnostica e monitoraggio, sia in attività di divulgazione e disseminazione dei risultati ottenuti.
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