Il Comune irpino di Monteverde ha reso accessibile il patrimonio culturale e paesaggistico comunale a chiunque abbia qualsiasi tipo di disabilità
Monteverde è un comune italiano di 740 abitanti della provincia di Avellino in Campania. Il comune è incluso nel circuito dei borghi più belli d’Italia. Monteverde si colloca nell’Appennino campano, all’estremità orientale dell’Irpinia. Il centro abitato si erge su di un’impervia altura situata a cavallo tra il torrente Osento e il fiume Ofanto.
L’origine del nome Mons Viridis sintetizza i caratteri tipici di questo antico borgo: la presenza delle montagne e la ricchezza della vegetazione, habitat ideale per il lupo, l’animale totem degli Irpini, che sui tre colli organizzarono un villaggio difeso (oppi dum) da una cinta muraria in opera poligonale a secco, i cui resti sono visibili sul Serro dell’Incoronata. L’imperatore Federico II Hohenstanfen di Svevia (1194 -1250) fece di questa area, dichiarata pars regia, un luogo di riposo e di svago: qui veniva a caccia con il falcone quando, d’estate, la corte si trasferiva dalla reggia di Foggia nel castello di Melfi.
Lo stemma del vecchio gonfalone municipale ricorda questo lontano passato: il profilo del verde tricolle, sormontato da un diadema, è incorniciato lateralmente da due fronde di quercia e di ulivo. Dal 2006 Monteverde inizia a predisporre misure per rendere accessibile, a chiunque abbia qualsiasi tipo di disabilità, il suo patrimonio culturale e paesaggistico. Infatti sono state attuate azioni concrete per l’abbattimento delle barriere architettoniche e senso-percettive.
La vocazione all’inclusione
Il Comune di Monteverde dal 2006, in collaborazione con le associazione del territorio, organizza un Progetto dal titolo “Un Paese Accessibile” meeting delle diverse abilità, giunto alla XIV edizione.
Il titolo è legato alla chiara volontà di aprire un territorio alla cultura delle diverse abilità. L’accessibilità è stata sempre intesa dalla comunità come elemento di confronto culturale e di apertura alle differenze. 15 anni fa venne organizzato il primo meeting delle diverse abilità, oggi i bisogni di accessibilità sono mutati e richiedono nuove sfide e nuove prospettive. Si è così sentita l’esigenza di concepire il mondo delle diverse abilità basandosi non più sui principi della valorizzazione delle singole capacità, ma su una società moderna e tecnologicamente avanzata che deve valorizzare ogni essere umano, a prescindere dalle abilità o dalle disabilità.
Pertanto, dopo il notevole successo delle varie edizioni, si è pensato di strutturare una progettazione che mettesse a sistema le bellezze del territorio e le rendesse fruibili da tutti in ottica di turismo accessibile. In altri termini, si è pensato di trasformare un evento culturale e sociale in un progetto più strutturato e permanente che potesse rilanciare ai fini turistici il comune di Monteverde, eletto il secondo Borgo più bello d’Italia nell’anno 2015.
Il progetto è stato candidato ai finanziamenti Europei della Regione Campania. Il bando è stato vinto e la sua esecuzione prevede la realizzazione di un modello di sviluppo sociale unico in Italia, sicuramente tra i primissimi in Europa. Sono previsti infatti percorsi tattili per non vedenti e per non udenti con mappe tattili e audio guide per garantire l’autonomia e la fruizione delle bellezze del territorio; percorsi adatti anche a chi ha difficoltà motorie grazie all’abbattimento o al superamento delle barriere architettoniche lungo i cinque chilometri dei percorsi turistici.
Il Comune è circondato da tre colli, si è pertanto deciso di valorizzarli definendo tre percorsi distinti: uno naturalistico, uno religioso e uno turistico per l’accesso al borgo. Il tutto è nato dallo sforzo compiuto dalla comunità di Monteverde nel corso degli anni e, soprattutto, dalla cultura dell’accessibilità maturata durante gli eventi passati. Le prime analisi progettuali sono nate nelle assemblee pubbliche aperte alla cittadinanza e alle associazioni del territorio in modalità condivisa e partecipata.
Il villaggio per l’accoglienza
Il progetto prevede inoltre la creazione di una Casa Comunale: un villaggio per l’accoglienza dei turisti con 34 camere, sala da pranzo e spazi per attività ludico/ricreative. Tutto creato in maniera tale da consentire ai fruitori il massimo confort. La Casa Comunale ci tiene particolarmente a rendere il borgo di Monteverde accessibile a tutte le forme di disabilità, perché consapevole che il concetto di ospitalità si sposa con il valore dell’accoglienza.
I lavori per rendere il paese accessibile sono già iniziati e la fruibilità dei turisti con difficoltà motorie, uditive e visive sarà garantita autonomamente, grazie anche a un bastone tecnologico che consente la fruibilità del borgo attraverso i cinque chilometri di percorsi tattilo/plantari, sotto i quali sono posizionato 6.000 sensori RFID che contengono numerose informazioni sia turistiche che logistiche (AbleUpp). L’app sperimentale messa a punto per questo specifico progetto consente ai non vedenti di muoversi liberamente in totale autonomia. Questa azione progettuale potrebbe diventare un modello innovativo nel campo delle relazioni umane e dello sviluppo del turismo accessibile per tutto il territorio nazionale.
Il Premio dell’Unione Europea
Proprio per merito dell’attenzione riservata a queste tematiche sociali, Monteverde ha vinto il premio speciale Access City Award 2019, indetto dall’Unione Europea. Il riconoscimento è stato consegnato a Bruxelles da Tibor Navracsics (Commissario europeo per l’Istruzione) e Marianne Thyssen (Commissario europeo per l’Occupazione, Affari sociali, Abilità e Mobilità del lavoro).