Dopo il successo di “Scusami”, Stefano Del Bravo è tornato con “Via”, cover del celebre pezzo di Claudio Baglioni di cui il cantautore ci regala una versione urban
Dopo il successo di “Scusami” Stefano Del Bravo è tornato con “Via”, cover del celebre pezzo di Claudio Baglioni di cui il cantautore ci regala una versione urban (con gli arrangiamenti di Ciro Princevibe Pisanelli).
Ricordiamo che “Via” è una hit storica arrangiata da Geoff Westley (noto produttore, tastierista e arrangiatore dei più grandi successi della musica internazionale ed italiana), contenuta nell’album “Strada facendo” del 1981.
«L’idea di omaggiare Claudio Baglioni è nata insieme alla voglia di far conoscere un capolavoro musicale come “Via” anche alle nuove generazioni. Tra l’altro è stata anche la canzone con cui, a 16 anni, partecipai al mio primo concorso musicale» – spiega Stefano Del Bravo, che ha sempre trovato nei cantautori italiani un punto riferimento e di ispirazione – «Nel 2003 ebbi la fortuna di riuscire ad accaparrarmi in un’asta benefica di Amnesty International “La sedia del viaggiatore”, unico oggetto messo all’asta da Baglioni a favore dei diritti umani, presente sulla copertina del disco “Viaggiatore sulla coda del tempo” e protagonista principale del tour omonimo, che segnò l’inizio del nuovo millennio”.
Stefano Del Bravo, oltre a fare musica, si occupa da anni di arte ed editoria (essendo responsabile dei progetti speciali della nota casa editrice Scripta Maneant) e quindi ha voluto anche stavolta accompagnare il suo nuovo singolo a un videoclip (di prossima uscita) in grado di congiungere questi due mondi, come era già successo per quello de “La macchina del tempo” girato nello studio del pittore Mark Kostabi e la galleria Nazionale di arte moderna di Roma.
«”Via” e la sua combinazione di tre lettere, due consonanti e una vocale, rientra perfettamente nelle tre anse del simbolo del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto che in questi anni abbiamo visto comparire sulla Piramide del Louvre a Parigi, in orbita nell’astronave italiana con Nespoli, sulla tuta dei cosmonauti, nell’Oceano sui Transatlantici, piuttosto che sulle Piramidi in Sud America e a Cuba, a New York e in più di 100 musei nel mondo» – spiega Stefano – «Da qui l’idea di coinvolgere proprio lui, l’esponente principale dell’Arte Povera mondiale. All’inizio, ad essere sincero, non pensavo che avrebbe accettato e invece è successo».
Il videoclip, prodotto dalla Pulsart Company BMGI Records (nelle persone di Patrizia Mottola ed Emiliano Boschetti) e sceneggiato da Marisa Brogna, è stato girato lo scorso agosto presso la Cittadellarte di Biella, nella sede del Terzo Paradiso, con la presenza del Maestro Pistoletto e l’aiuto del Responsabile del Terzo Paradiso Saverio Teruzzi.
La regia è di Patrizia Mottola.
Al centro del video una sedia. Il motivo? Ce lo spiega sempre Stefano Del Bravo: «Perchè in “demopraxia”, che è il manifesto ultimo della poetica dell’opera di Pistoletto, si affronta il tema del tempo e delle responsabilità umane. Perché la sedia era il ponte tra il passato, il presente ed il futuro del disco di Baglioni ed era (ed è) un simbolo povero, che aveva e ha ancora molto in comune con lo specchio di Pistoletto, che lui stessa sostiene essere “una macchina del tempo”, proprio come la sedia del viaggiatore. Attraverso i frattali degli specchi infranti di Pistoletto si può viaggiare nel tempo della vita e delle immagini, è stato facile allora provare a viaggiare anche a tempo di musica e nella musica».
E aggiunge: «Il risultato è una sorta di cortometraggio che parla di una storia d’amore e di un posto migliore e speranzoso dove fuggire, poter andare via da questo tempo di pandemia in cui non ci si abbraccia più, in cui tutto quello che ci apparteneva è scappato.
Il desiderio di prendere il Via, ripartire è forte, ma Via è anche scappare, andare, voltare pagina…. Andare ad un nuovo inizio».
Le foto sono di Angelo Trani, il fotografo della musica pop italiana.
VIDEOCLIP: https://www.youtube.com/watch?v=U10jE3F75c8