Emofilia A e B: ottimi risultati con fitusiran


Emofilia: risultati positivi con fitusiran, un farmaco che sfrutta la tecnologia della RNAi e che ha come bersaglio l’antitrombina

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Due studi di Fase III sponsorizzati  da Sanofi e del partner Alnylam Pharmaceuticals che testano il fitusiran, un farmaco che sfrutta la tecnologia della RNAi e che come bersaglio l’antitrombina, hanno raggiunto i loro endpoint primari, riducendo significativamente i tassi di sanguinamento annualizzati (ABR) nei pazienti con emofilia A e B rispetto al trattamento on-demand.

I risultati dello studio ATLAS-INH che ha testato fitusiran in pazienti con inibitori era già previsto che venissero  presentati alla prossima conferenza dell’American Society of Hematology (ASH), ma ora è stato rilasciato anche un abstract per lo studio ATLAS-A/B in pazienti senza inibitori.

ATLAS-A/B ha incluso 116 maschi di età ≥12 anni con grave emofilia A o B, senza inibitori, che in precedenza avevano ricevuto un trattamento on demand. I soggetti sono stati randomizzati a una profilassi sottocutanea di fitusiran una volta al mese o a fattori su richiesta per un periodo di nove mesi.

I risultati hanno mostrato che quelli nel braccio fitusiran hanno ottenuto una riduzione dell’89,9% dell’ABR stimato, rispetto al gruppo on-demand, con ABR di 3,1 e 31, rispettivamente. Fitusiran ha anche portato a miglioramenti significativi sugli endpoint secondari dei tassi di sanguinamento spontaneo annualizzato e di sanguinamento articolare, con riduzioni di oltre il 90% in entrambi i casi, rispetto al trattamento on-demand.

Per lo studio ATLAS-INH su pazienti con inibitori, gli scienziati hanno reclutato 57 maschi ≥12 anni che ricevevano un trattamento on-demand con agenti di bypass (BPA). I partecipanti sono stati randomizzati alla profilassi fitusiran sottocutanea una volta al mese o a continuare con il BPA on-demand. L’endpoint primario è stato raggiunto, con un ABR di 1,67 nel gruppo fitusiran, rispetto a un ABR di 18,07 per il BPA on-demand. I tassi di emorragie spontanee e articolari sono stati significativamente ridotti anche con fitusiran. Inoltre, i ricercatori hanno notato che il 65,8% di quelli nel braccio fitusiran ha avuto zero eventi emorragici trattati.

Secondo l’abstract di ATLAS-A/B, il tasso di eventi avversi gravi emergenti dal trattamento (TESAEs) nello studio è stato del 6,3% nel braccio fitusiran, con eventi che includevano colelitiasi, colecistite, infezioni del tratto respiratorio inferiore e asma, contro un tasso del 12,5% per il gruppo di confronto. I ricercatori hanno notato che due pazienti hanno sperimentato effetti collaterali che li hanno portati a interrompere fitusiran, ma non ci sono stati casi di trombosi o decessi legati al trattamento.

Il tasso di eventi gravi legati alla terapia RNAi nello studio ATLAS-INH è stato del 17,1%, rispetto al 26,3% nel braccio BPA on-demand. Gli eventi includevano ematuria, disturbi vascolari spinali, trombosi della vena succlavia, trombosi, colecistite acuta e colecistite cronica, ma nessun decesso era legato al trattamento.

L’azienda ha recentemente rivelato che un potenziale deposito normativo per la terapia è stato posticipato dal 2022 al 2024 a seguito dell’introduzione di una coorte di dosi inferiori negli studi di fase III attualmente in corso.