Cozze di acqua dolce, un’altra specie persa: in Italia tre popolazioni sono probabilmente estinte dallo scorso anno. Delle altre 6 non si hanno notizie certe recenti
Stiamo perdendo i depuratori naturali delle nostre acque: le cozze di acqua dolce. Come le api, ma meno conosciute, forniscono servizi cruciali per il benessere umano, come la depurazione delle acque anche da sostanze tossiche e da microorganismi patogeni per citare l’esempio più noto. Nascoste nei fondali fangosi di laghi e fiumi, sono ad alto rischio soprattutto perché trascurate. Ad esempio, nessuno conosce Microcondylaea bonellii, una specie d’acqua dolce destinata ad estinguersi in un futuro assai prossimo.
Tale specie può essere utilizzata come testimonial di tutte le specie trascurate: un capitolo ad essa dedicato è stato appena pubblicato su Imperiled: the Encyclopedia of Conservation. La sua storia, infatti, è come un incubo in cui il protagonista bussa a diverse porte che sembrano aprirsi, ma poi non si aprono mai, a conferma del fatto che, se teniamo davvero alla biodiversità, è necessario invertire l’attuale politica di conservazione. Oggi, infatti, le strategie di conservazione sono rivolte solo a specie “carismatiche”, indipendentemente dal loro livello di rischio. Al contrario, altre specie non ricevono le azioni urgenti per ostacolare la loro “morte annunciata”. Così, manca il lieto fine nella storia di Microcondylaea bonellii e di tutte le sue specie “sorelle” trascurate. Respinta dalle Autorità preposte alla conservazione della biodiversità, tutelata dall’UE contro minacce inesistenti ma non contro quelle reali, sono state sempre negate anche le risorse per ottenere informazioni sul suo stato di conservazione, come conferma anche il recente blocco di un progetto di collaborazione bilaterale tra il Cnr italiano e il MoES albanese per cercare di salvare una delle popolazioni esistenti, bocciato con la motivazione “non prioritaria”.
Per capire la drammaticità di questa situazione, basta qualche numero. Tale specie esiste solo nel nord Italia, Croazia, Slovenia e Albania, ma in tutto con solamente 9 piccole popolazioni. Tre di queste, italiane, sono probabilmente estinte dallo scorso anno. Delle altre 6 non si hanno notizie certe recenti. Ne conserveremo almeno il ricordo? La specie che si estingue oggi svela la realtà di una politica di conservazione che necessita di un profondo ripensamento.