Il Teatro Franco Parenti debutta su Nexo+ con un canale dedicato: si parte con Lezioni sull’amore Eva Cantarella, Massimo Recalcati e Massimo Cacciari
La Costellazione del Teatro Franco Parenti debutta su Nexo+ con una serie di contenuti ad hoc fruibili sulla piattaforma streaming ideata da Nexo Digital, che propone ai suoi spettatori concerti, film d’autore, contenuti d’arte, documentari, musica, opera, balletto, corti, approfondimenti culturali e, ora, anche teatro.
Le Costellazioni sono canali tematici dedicati all’arte e alla cultura.
Quella del Teatro Franco Parenti andrà ad aggiungersi alle 5 Costellazioni già presenti sul canale – quelle di Elisabetta Sgarbi, Far East Film Festival, Feltrinelli Real Cinema, Scuola Holden e AAMOD – e offrirà agli spettatori una serie di proposte, per lo più inedite, noleggiabili sia singolarmente (Premium) che all’interno dell’abbonamento a Nexo+. In questo modo, tutti i fan del Teatro Parenti potranno continuare a viverne le emozioni anche a casa, oltre che in platea, avendo a disposizione un canale ideato per arricchire ulteriormente il loro legame con il teatro.
Tra le prime proposte troviamo le Lezioni Magistrali sull’Amore di prestigiosi filosofi e intellettuali come Massimo Cacciari, Massimo Recalcati ed Eva Cantarella. La regia è di Raphael Tobia Vogel e Davide Del Mare mentre le illustrazioni sono a cura di Jean Blanchaert. Sempre tra i contenuti Premium lo spettacolo di Fabio Cherstich Opera Panica – Cabaret tragico tratto da Jodorowsky.
Compresi invece nell’abbonamento di Nexo+ i cortometraggi: Il sogno del Teatro, regia di Alberto Sansone interpretato da Corrado Tedeschi e il suo giovanissimo nipote; Teatro.Interno.Notte, regia di Raphael Tobia Vogel; Silenzio in Sala: Frame of Mind interpretato da Francesco Sferrazza Papa diretto dai registi Vogel e Del Mare, ambientato in un teatro a porte chiuse che la pandemia ha trasformato in uno spazio deserto e surreale.
Sempre in abbonamento a Nexo+, infine, la trilogia del Teatro dei Gordi, considerata da molti critici come una delle realtà più interessanti nel panorama della drammaturgia nazionale. La giovane compagnia guidata dal regista Riccardo Pippa indaga una forma teatrale che si affida al gesto, ai corpi, a una parola-suono scarna ed essenziale che supera le barriere linguistiche, oltre che dalla potenza espressiva dei volti coperti da maschere di cartapesta. Il loro ultimo lavoro, Pandora, ha debuttato alla Biennale Teatro di Venezia 2020.
CONTENUTI NOLEGGIABILI IN TVOD
L’AMORE – LECTIO MAGISTRALIS
Regia di Raphael Tobia Vogel e Davide Del Mare
illustrazioni di Jean Blanchaert
MASSIMO CACCIARI
Come il filosofo cerca la Sophia, l’Eros cerca l’oggetto del suo amore. Entrambi sono animati dalla mancanza e dal desiderio di ricongiungimento. Ma come conciliare l’amore intellettuale che deve restare nella traccia del logos, con il delirio della passione travolgente? Il filosofo Massimo Cacciari ci conduce in un viaggio sulla natura di Eros e della sua relazione con la filosofia, con l’amicizia, con Dio, tema che domina una grandissima parte del pensiero filosofico, in particolare da Platone a Spinoza. Infine, è nei versi del sommo poeta che Cacciari trova le parole per raccontarci l’Amore. Lo specchio di quell’Eterno Amore libero e incondizionato che si effonde e rifiorisce in nuovi amori, e che siamo chiamati ad imitare per quanto imperfetto possa essere l’amore che siamo in grado donare.
MASSIMO RECALCATI
Se l’amore può essere paragonato all’immagine di un fuoco che arde, allora qual è la legna che lo alimenta? E soprattutto come risolvere la dicotomia tra il bruciare o il durare che sconvolge gli amanti? Fin dalle origini la psicoanalisi ha cercato di spiegare il funzionamento della nostra psiche gettando luce sulle dinamiche sottese al desiderio e ai sentimenti. Massimo Recalcati, uno dei più noti psicanalisti italiani, ci accompagna in una riflessione sul sentimento amoroso: a partire da Freud, secondo cui l’amore che sperimentiamo nella vita adulta sarebbe la ripetizione inesorabile dell’amore infantile per la propria madre, fino alle più moderne teorie lacaniane, che ben distinguono l’inappagabile natura del desiderio dal “miracolo” dell’evento dell’amore.
EVA CANTARELLA
L’amore e la gelosia raccontati attraverso un viaggio nella storia. Eva Cantarella, esperta di storia del diritto antico, conduce la sua indagine sul mondo greco e romano ricapitolandone alcuni costumi e pratiche, a volte davvero singolari come nel caso della locatio ventris, e indicativi di un modo di concepire il sentimento amoroso. Attraverso il riferimento ad autorevoli fonti storiografiche quali Demostene, Euripide e Lucano, ci svela come nell’antichità amore e gelosia si vivevano in modo radicalmente diverso, a riprova del fatto che tali sentimenti sono determinati, se non in tutto almeno in gran parte, dalla cultura nella quale si vive.
OPERA PANICA – CABARET TRAGICO
Regia di Fabio Cherstich
Spettacolo “dall’alto tasso di contaminazione, pensato come una pastiche indisciplinato e visionario, un cabaret tragicomico come la nostra esistenza”. Sul palco, una selezione delle 26 mini-pièce che compongono il testo magico di Jodorowsky e frammenti di due riscritture inedite, si alternano in songs philosophiques dal sapore brechtiano, piccoli balletti e alcune video-pantomime. Dopo il successo internazionale del progetto itinerante Operacamion commissionato dall’Opera di Roma,il regista Fabio Cherstich torna al palcoscenico creando una scatola scenica di fantasiosa eleganza estetica, dove il necessario distanziamento tra gli attori amplifica il paradosso di un’umanità incastrata nella sua stessa esistenza.
COMPRESI NELL’ABBONAMENTO DI NEXO+
IL SOGNO DEL TEATRO
Regia di Alberto Sansone
Poetico cortometraggio interpretato da Corrado Tedeschi e suo nipote Giacomo. È l’ora della fiaba della buona notte ma il piccolo Giacomo non ne vuole sapere di Pinocchio, Hansel e Gretel o I tre porcellini, vuole una fiaba nuova. E come d’incanto il nonno lo immerge in un mondo onirico, affascinante e sospeso, come in ogni fiaba che si rispetti. Un biglietto tra le mani, un grande spazio in penombra, una platea vuota e la magia del palcoscenico.
«Ma questo è un sogno?», chiede il bambino. «Non è un sogno. Si chiama Teatro».
TEATRO.INTERNO. NOTTE
Regia di Raphael Tobia Vogel
Quasi cinquant’anni di vita, quelli del Teatro Franco Parenti, nato come Salone Pier Lombardo negli anni ’70 a Milano e divenuto presto crocevia della vita culturale cittadina e italiana. Il film è un racconto dell’anima del Parenti realizzato da chi questo luogo lo ha vissuto fin da quando era bambini: Raphael Tobia Vogel ci accompagna con la sua visione poetica raccontandoci l’anima segreta di un posto magico, un’anima segreta che prende vita da immagini, attori, rapporti, tensioni.
SILENZIO IN SALA: FRAME OF MIND
Regia di Raphael Tobia Vogel e Davide Del Mare
Un attore tormentato insegue l’amore vitale per il suo pubblico in un Teatro chiuso dalla pandemia mondiale. Siamo in un Teatro a porte chiuse, che la pandemia ha trasformato in uno spazio deserto e surreale. Il protagonista, interpretato da Francesco Sferrazza Papa, mette in scena il suo dramma in solitudine, ma senza il rapporto vitale e millenario con il suo pubblico, giunge a mettere in crisi la sua arte, così sublime quanto labile, e perfino la sua stessa sanità mentale: che cos’è un attore senza il suo pubblico?
TEATRO DEI GORDI
Regia di Riccardo Pippa
SULLA MORTE SENZA ESAGERARE
Sulla morte senza esagerare è un omaggio alla poetessa polacca Wisława Szymborska. Ideato e diretto dal regista Riccardo Pippa, lo spettacolo affronta il tema della morte in chiave ironica e divertente attraverso un uso non convenzionale di maschere contemporanee.
Sulla soglia tra l’aldiquà e l’aldilà, dove le anime prendono definitivo congedo dai corpi, c’è la nostra Morte. I vivi la temono, la fuggono, la negano, la cercano, la sfidano, la invocano. L’unica certezza è la morte, si dice. Ma quanti ritardi nel suo lavoro, quanti imprevisti, tentativi maldestri, colpi a vuoto e anime rispedite al mittente! E poi che ne sa la Morte, lei che è immortale, di cosa significhi morire? “Guardiamo la realtà attraverso maschere di cartapesta, figure familiari, presenti, che raccontano, senza parole, gli ultimi istanti, le occasioni mancate, gli addii; raccontiamo storie semplici con ironia, per parlare, anche oggi, della morte, sempre senza esagerare. Questa, per noi, è la ripartenza.” Riccardo Pippa
VISITE
Ispirato al mito di Filemone e Bauci di Ovidio, Visite indaga la metamorfosi come segno del tempo, sguardo sul mondo, vitale necessità e dinamica scenica e lo fa raccontando con un linguaggio originale, una storia semplice e comune, per cogliere, se possibile, il fondo mitico di una quotidianità a noi vicina. Tutto accade in una camera da letto, luogo intimo, aperto e appartato che contiene il tempo che passa, le stagioni della vita, i gesti quotidiani che diventano rituali, le visite degli amici, dei ricordi, dei sogni e la visita come ultimo, possibile, atto di resistenza.
PANDORA
Ultimo spettacolo della trilogia, presentato in prima nazionale alla Biennale Teatro di Venezia 2020.
Un bagno in fondo a un corridoio o sotto la piazza di una città. Può essere il bagno di un aeroporto, di un club o di una stazione di servizio. Lo attraversa un’umanità variegata e transitoria. È un luogo di passaggio, d’attesa, d’incontro tra sconosciuti, un camerino improvvisato dove fare scongiuri, nascondersi, sfogarsi. È un covo per i demoni, un’anticamera, una soglia prima di un congedo o un battesimo del fuoco. Non è un luogo più vero rispetto al fuori, è solo un altro aspetto dell’esserci; se fuori ci si deve attenere alle norme sociali, ad una prassi, al gioco, dentro si dismette qualcosa; è uno spazio amorale, di sospensione, anche di grossa violenza e nudità, un luogo comune dell’interiorità dove ampliare lo spettro dell’azione quotidiana oltre i limiti e le censure. Il bagno pubblico è per eccellenza il luogo dove, per questioni culturali e di igiene, la presenza fisica dell’altro, la vicinanza, si avvertono in modo più problematico. È un’immagine atemporale che può parlarci, oggi, senza fare attualità, che non scade coi decreti, che può rappresentare una situazione di riconoscibile, naturale diffidenza, di paura dell’altro, paura di sentirsi di troppo o addirittura una minaccia, del sentirsi corpo e basta, appiattiti al mero bisogno, al mantenimento e alla difesa di una vera o presunta integrità.