L’obbligo di indossare la mascherina Ffp2 su bus, metro e luoghi pubblici fa aumentare i listini: lo denuncia Consumerismo
Partono le prime speculazioni legate ai prezzi delle mascherine Ffp2. Lo denuncia Consumerismo No profit, che segnala come in molte zone d’Italia tale tipologia di mascherine sia praticamente introvabile, con conseguenti effetti sui listini praticati al pubblico.
Rincari dei prezzi legati soprattutto alle nuove disposizioni del Governo che, come noto, hanno reso obbligatoria la mascherina Ffp2 sui mezzi pubblici come in teatri, musei, stadi ed eventi.
“Così come accaduto all’inizio della pandemia, anche oggi assistiamo a ritocchi al rialzo dei prezzi per prodotti indispensabili ai consumatori, come le Ffp2 – spiega il presidente Luigi Gabriele –. Tale tipologia di mascherine, che prima si poteva acquistare a meno di 1 euro al pezzo, oggi in molti negozi viaggia verso i 3 euro. Ma segnalazioni di aumenti arrivano anche per i tamponi “fai da te” venduti in negozi e supermercati e per quelli realizzati da laboratori privati. La corsa all’acquisto di tali prodotti ha fatto sì che in alcune zone d’Italia le mascherine Ffp2 inizino a scarseggiare, con effetti diretti sui listini praticati al pubblico”.
Una speculazione inaccettabile che porta oggi Consumerismo No Profit a chiedere alla Guardia di Finanza di avviare indagini e controlli in tutta Italia, allo scopo di bloccare sul nascere illeciti a danno dei consumatori.
L’associazione inoltre invita tutti i cittadini a segnalare rincari anomali dei prezzi inviando una segnalazione alla pagina: https://associazione.consumerismo.it/contattaci/.