È online su YouTube il videoclip di “Non mi va più”, nuovo brano del cantautore Mangla, disponibile anche in streaming e in digitale
È online il videoclip di “NON MI VA PIÙ”, nuovo brano di MANGLA, disponibile anche in streaming e in digitale al link: https://mangla.lnk.to/Nonmivapiu. Il video è stato realizzato con il regista e videomaker Alessandro Passamonti a Tarquinia.
“Per questo brano volevo un video diretto, senza filtri ed è per questo motivo che ho scelto di non mettere in scena nessuna storia; un video dove non c è nessuno al di fuori di me. Come se raccontassi tante sfaccettature di Mangla”.
Un video di interi primi piani, la scelta del bianco e nero inoltre non è casuale: Mangla vuole trasmettere quella tensione del brano e quella malinconia di cui si veste.
“Lo avevamo pensato così, senza nessun gioco di luce, senza chissà quali inquadrature mozzafiato; volevamo che uscisse un video che insieme al pezzo ti portassero dentro a questa storia a 360 gradi. Mi ero immaginato di cantare la mia canzone in molti di questi posti dove abbiamo girato. Luoghi autentici, vissuti, come le parole che ho scelto nel mio pezzo”.
Non mi va più è il primo estratto dell’album in uscita in primavera, un lavoro che racchiude tutte le canzoni scritte negli ultimi anni, frutto d’incontri e collaborazioni, di appunti presi negli autobus e in facoltà durante le lezioni. Cantautorato, indie e momenti strumentali, l’energia delle chitarre elettriche contrapposto alle armonie più cupe del pianoforte e delle tastiere, tanti fotografie di momenti e persone importanti. I brani sono stati prodotti assieme e Leonardo Metz che ne ha curato anche mix e mastering.
MANGLA è un giovane cantautore romano. Mangla è un “pezzetto” del suo cognome, abbreviativo che usano anche i suoi amici, compagni e professori. Di giorno è uno studente di giurisprudenza, di notte scrive canzoni accompagnato sempre da Ettore, il suo bulldog francese. Esce poco, esce di sera, ma le sue canzoni sono una piccola finestra del suo mondo. Nelle sue canzoni racconta di quelle ferite che rimangono sempre un pò aperte, di quelle sconfitte con cui prima o poi impari a convivere, e da cui non puoi tanto fuggire.