Afghanistan, allarme dell’Unicef: “Bambini sempre più vulnerabili, senza un’azione urgente e concertata molti non vedranno la primavera”
I bambini in tutto l’Afghanistan sono sempre più vulnerabili alle malattie a causa della combinazione letale di crescente malnutrizione, crisi alimentare senza precedenti, siccità, interruzioni dei centri sanitari e nutrizionali vitali, mancanza di accesso e scarsa qualità dell’acqua e servizi igienico-sanitari, e del difficile clima invernale.
All’inizio di dicembre, l’UNICEF ha lanciato il suo più grande appello singolo per un paese per rispondere ai bisogni di oltre 24 milioni di persone in Afghanistan, la metà delle quali sono bambini. L’appello dell’UNICEF per 2 miliardi di dollari mira ad aiutare ad evitare il collasso dei servizi per la salute, la nutrizione, del settore Acqua e Servizi igienico-sanitari, dell’istruzione e di altri servizi sociali vitali per i bambini e le famiglie. L’UNICEF stima che 1 bambino su 2 sotto i cinque anni sarà gravemente malnutrito nel 2022 a causa della crisi alimentare e dello scarso accesso all’acqua e ai servizi igienici e sanitari.
Mentre la situazione umanitaria continua a deteriorarsi in Afghanistan, focolai di malattie mettono a rischio la vita dei bambini. Più di 66.000 casi di morbillo sono stati segnalati finora fra i bambini nel 2021. Ci sono stati anche focolai di diarrea acquosa acuta, malaria e febbre dengue. 4 casi di polio virus selvaggio di tipo 1 (WPV-1) sono stati confermati quest’anno.
Le difficili condizioni climatiche invernali, con temperature già ben al di sotto dello zero in molte aree, aumentano il rischio di polmonite e di malattie respiratorie acute (ARI), mentre le famiglie lottano per riscaldare le loro case e tenere al caldo i loro bambini. I bambini che vivono nelle regioni d’alta quota sono particolarmente vulnerabili e hanno bisogno urgente di assistenza salvavita, che comprende vestiti invernali, coperte e carburante per il riscaldamento. Circa il 25-30% dei decessi nei bambini al di sotto dei cinque anni sono dovuti a infezioni del tratto respiratorio, con il 90% di questi decessi dovuti alla polmonite.
“Ci stiamo avvicinando a un punto critico per i bambini dell’Afghanistan, poiché l’inverno porta con sé una moltitudine di minacce alla loro salute”, ha detto Abdul Kadir Musse, Rappresentante dell’UNICEF in Afghanistan a.i. “Non c’è tempo da perdere. Senza un’azione urgente e concertata – compresa la garanzia di avere le risorse per distribuire ulteriori trasferimenti di denaro e aiuti per l’inverno – molti dei bambini nel paese non vedranno la primavera”.
Il mese scorso, l’UNICEF ha garantito a più di 10.000 operatori sanitari di prima linea in oltre 1.000 strutture sanitarie gli stipendi di novembre e ha sostenuto oltre 1.000 strutture sanitarie con attrezzature mediche e per il riscaldamento. L’UNICEF ha anche fornito servizi essenziali di assistenza sanitaria di base, compresa l’immunizzazione, attraverso strutture sanitarie e squadre mobili per la salute e la nutrizione. L’UNICEF ha vaccinato quasi 105.000 bambini di età compresa tra i 6 mesi e i cinque anni contro il morbillo. Una campagna nazionale contro la polio ha raggiunto 8,5 milioni di bambini, compresi oltre 2 milioni di bambini che vivono in aree che precedentemente erano inaccessibili. Nello stesso mese, l’UNICEF è stato in grado di curare più di 37.000 bambini colpiti da malnutrizione acuta grave; ha fornito a più di 22.000 persone l’accesso all’acqua sicura, anche attraverso il trasporto dell’acqua; e ha inviato aiuti economici nelle province con il più alto tasso di povertà e le condizioni invernali più gravi, insieme a vestiti invernali.
Guidato dai principi umanitari, l’UNICEF darà la priorità agli interventi salvavita per curare i bambini e fornire altri servizi vitali. La risposta dell’UNICEF aiuterà a garantire la continuità dei servizi essenziali, prevenendo il collasso dei sistemi che sono fondamentali per i bambini, salvaguardando anche i traguardi duramente raggiunti, compresa la protezione dei diritti di donne e ragazze. L’UNICEF conta sul sostegno della comunità internazionale per facilitare le deroghe alle sanzioni per assicurare tempestivamente la fornitura di beni e servizi ai bambini dell’Afghanistan.