Omegle, la chat per parlare con gli sconosciuti, spopola tra i giovani grazie anche allo slogan “Talk to strangers!”: ecco come funziona
I social network ormai fanno parte della vita di tutti noi, riempiono momenti di noia con alternative divertenti, ci fanno sentire parte di qualcosa più grande, ci mantengono “connessi” agli altri anche se fisicamente lontani, ci invogliano a metterci in mostra e ha trovato nuovi canali di comunicazione verbale attraverso identità virtuali, le chat e le dirette.
Tra le varie piattaforme online spopola tra i più giovani Omegle. Lanciato nel Marzo 2009 dal diciottenne Leif K-Brooks che lo definì “un modo grandioso di incontrare nuovi amici”, è un popolare servizio di chat e videochat con persone provenienti da tutto il mondo, gratuito e che non necessita di registrazione, basta digitare l’url, nessuna mail, nessun numero di telefono, nessun nome e totale autodistruzione delle chat una volta concluse.
Alla sua fortuna ha contribuito lo slogan “Talk to strangers!” che appare a fianco al logo, quasi un invito a disobbedire a quell’insegnamento dei genitori che da generazioni raccomandano di non parlare agli sconosciuti, e che appare subito come una provocazione e spinge alla trasgressione. Tuttavia Omegle contiene un disclaimer (dichiarazione di esclusione di responsabilità) che ne vieta l’utilizzo ai minori di 13 anni e, per i minori di 18, è necessaria l’autorizzazione di un genitore o di un tutore. In linea generale, inoltre, per l’utilizzo del servizio, valgono le normali regole di buonsenso e di buona educazione per cui bisogna comportarsi in modo corretto e rispettoso mentre si chatta con altre persone.
La chat anonima e accessibile a tutti, definita per questo l’antifacebook, accoppia utenti casuali identificati come “Tu” e “Straniero” per chattare online tramite “Testo”, “Video” o entrambi. Essa offre anche la possibilità di iniziare conversazioni partendo da interessi in comune. Un’altra funzionalità della chat testuale di Omegle è la Modalità Spy che collega tre estranei, uno formula una domanda agli altri due e questi rispondano o ne discutano.
Questo social network però nasconde pericolose insidie, soprattutto quando si tratta di privacy e tutela dei minori in quanto non sembra avere una solida moderazione o una verifica dell’età e ciò rende i giovani utenti un potenziale bersaglio per i predatori online, che richiedono loro di condividere informazioni personali come il loro nome, età e posizione.
Il sito, inoltre, come spiega la Dire Giovani (www.diregiovani.it) inizialmente non disponeva di un filtro per contenuti inappropriati, e un utente poteva quindi incontrare nudità o contenuti sessualmente espliciti in camera. Il fondatore, una volta riconosciuta la cattiva condotta di svariati utenti, espresse disapprovazione per il modo in cui il sito era stato usato e aggiunse uno strumento di controllo in grado di verificare e riconoscere eventuali contenuti di natura sessuale e bannare l’utente in questione. Ad oggi però la stessa Omegle nella home page spiega che è vietato “molestare sessualmente chiunque” ma anche che chi vi accede “utilizza Omegle a proprio rischio e pericolo”.
Lo sapevi che:
- La video chat anonima Omegle è operativa da Marzo 2009 ma da allora il sito ha riscontrato un’esplosione di popolarità nel periodo 2020-2021. La platea del sito si è raddoppiata in poco tempo: prima della pandemia del coronavirus ci si trovavano circa 15 mila persone online, mentre ad oggi in ogni momento se ne trovano almeno 30.000.
- Omegle ed altre videochat sono popolari grazie a personaggi famosi. Il formato chat roulette circola da oltre 10 anni ed in diverse occasioni delle celebrità hanno “infuocato” la video chat anonima. Tra questi: Jason Statham, Jessica Alba, Eminem, Justin Bieber, Ashton Kutcher ed altri. Anche i blogger hanno utilizzato le chat roulette come piattaforma per generare contenuti interessanti e creare situazioni divertenti e curiose. L’opportunità di incontrare qualcuno famoso o il proprio blogger preferito ha quindi attratto milioni di persone verso le video chat anonime.
- Spesso, a detta degli stessi giovani utenti, il vero scopo per cui si entra in questo sito è fare sexting. Attraverso lo schermo e l’anonimato cadono molte inibizioni e ansie.
- A rendere noti i pericoli di questa chat è stato Tgcom24, che è entrato su Omegle con dei profili falsi chattando con diverse persone. Ad occuparsi del fenomeno è stata anche la dott.ssa Giuliana Guadagni, psicologa clinica e sessuologa che ha seguito alcuni casi che riguardavano il sesso in chat su Omegle e che vedevano coinvolti dei minori. Ha così avviato un’indagine sulla base di quanto raccontato da giovani di età compresa tra 12 e 18 anni circa. La psicologa ha dunque deciso di chattare a sua volta su Omegle per cercare di capire cosa avviene in questa chat di sexting, ha effettuato cento accessi ricevendo un’infinità di proposte sessuali da parte di maschi tra i 13 e i 58 anni, a qualsiasi ora del giorno e della notte. Anche una recente indagine della BBC ha rivelato video e live streaming sessualmente espliciti con minori diffusi nel sito durante la pandemia Covid-19. Da allora la BBC ha allertato le autorità competenti insieme a segnalazioni di razzismo, opinioni estremiste, truffe e cyberbullismo.