TABLET Toscana: un progetto per i disturbi del neurosviluppo


Disturbi del neurosviluppo, lanciato il progetto “TABLET Toscana”: l’obiettivo è mettere a punto nuovi modelli organizzativi per garantire la continuità assistenziale

tablet toscana

L’obiettivo è quello di mettere a punto nuovi modelli organizzativi per garantire la continuità assistenziale di presa in carico e tele-riabilitazione delle funzioni neuropsicomotorie e linguistiche in bambini e giovani adulti con disturbi congeniti e acquisiti del neurosviluppo. È il traguardo della ricerca destinata a individuare nuove prospettive di riabilitazione “in remoto”. Parliamo del progetto “TABLET Toscana”, finanziato da Regione Toscana tramite il bando Covid (400mila euro), coordinato dall’ente capofila IRCCS Fondazione Stella Maris e con partner l’ASL Toscana Nord Ovest (compreso l’Ospedale della Versilia) e l’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

Il primo passo di TABLET Toscana, di recente approvato anche dal Comitato Etico Regionale, è stato quello della presentazione a tutti gli operatori sanitari (medici, psicologi, terapisti) coinvolti nel progetto. Dall’IRCCS Fondazione Stella Maris sono stati illustrati i punti della ricerca che partirà a inizio 2022 e che potrà avere ampie ricadute in questi tempi caratterizzati dalla pandemia. È molto importante poter costruire modelli organizzativi che garantiscano nell’ambito del servizio sanitario nazionale e regionale la presa in carico dei pazienti, garantendo un percorso riabilitativo di cui hanno bisogno anche tramite l’uso di applicazioni digitali e di tablet, da utilizzarsi a casa, ma sempre sotto il monitoraggio per via digitale da parte dei sanitari. Un rilievo non solo in questi frangenti ancora emergenziali, ma in una prospettiva futura.

In particolare, TABLET Toscana sperimenterà soluzioni tecnologiche innovative per la presa in carico e la teleriabilitazione, quali Medico Amico Kids e Home Tablet Virtual Rehality Rehabilitation System (VRRS- Khymeia, Padova), che saranno rese fruibili per i servizi di riabilitazione delle Unità Funzionali Salute Mentale Infanzia e Adolescenza (UFSMIA) dell’AUSL Nord-Ovest e per la UO Riabilitazione dell’Ospedale Versilia, che hanno in carico rispettivamente bambini con disturbi congeniti, adolescenti e giovani adulti con gravi encefalopatie acquisite. Le nuove soluzioni tecnologiche verranno sperimentate direttamente nei servizi coinvolti nell’ambito di questo studio pilota che coinvolgerà almeno 100 soggetti (da 6 a 30 anni) che afferiscono a questi Servizi e le loro famiglie. Di rilievo, infine, il coinvolgimento dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna, con il quale verrà effettuato uno studio di Health Technology Assessment ed analisi costo-efficacia multidimensionale dell’impatto che i nuovi modelli organizzativi, proposti da TABLET Toscana, avranno sul Sistema Sanitario Regionale.

Il Progetto avrà come coordinatore il prof. Giovanni Cioni, Direttore scientifico dell’IRCCS Fondazione Stella Maris e come Project manager la dr.ssa Giuseppina Sgandurra dello stesso Istituto e dell’Università di Pisa. Esso vedrà la partecipazione tra gli altri del dr. Federico Posteraro, direttore della UO di Medicina Riabilitativa dell’Ospedale della Versilia, dei dottori Beatrice Milianti ed Enrico Biagioni, Direttori delle strutture di Neuropsichiatria infantile dell’ASL Nord Ovest, zona Nord e Sud, del prof. Giuseppe Turchetti, ordinario presso l’Istituto Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e del dr. Leopoldo Trieste, ricercatore presso la stessa Scuola.

“Anche prima dell’emergenza della pandemia – spiega il prof. Giovanni Cioni – per carenza di risorse la riabilitazione funzionale, motoria, cognitiva e del linguaggio indispensabile per bambini, adolescenti e giovani adulti con disturbi neuropsichici congeniti o acqusiiti era insufficiente rispetto al necessario. Questa situazione è divenuta ancora più grave nel periodo della maggiore emergenza ed anche adesso, per moltissimi motivi. Le nuove tecnologie, specie ICT (Tecnologie dell’informazione e della comunicazione) e la teleriabilitazione, possono valorizzare il lavoro degli operatori dei servizi, rendere la riabilitazione più fruibile, più personalizzata e di maggiore intensità, grazie anche al coinvolgimento pieno delle famiglie. Il progetto cercherà di dare maggiore evidenza scientifica a queste proposte”.

“Con TABLET Toscana – aggiunge la dr.sa Giuseppina Sgandurra – cerchiamo di fare un passo avanti nell’uso della tele-Riabilitazione in età evolutiva, ad ora oggetto principalmente di progetti di ricerca, mirando a creare dei modelli organizzativi assistenziali, sperimentati direttamente nella realtà sanitaria territoriale. L’obiettivo è quello di gestire in modo ottimale la riabilitazione dei soggetti con disturbi congeniti o acquisiti del neurosviluppo, al fine di comprendere, nell’ottica della personalizzazione dell’intervento, quando è più appropriato un ciclo di trattamento in presenza e quando invece “in remoto”.