Guide e operatori turistici scrivono al ministro Garavaglia: “Lunghi periodi di blocco totale del lavoro, le nostre categorie soffrono”
La crisi del turismo non risparmia guide e accompagnatori turistici, la cui attività è stata di fatto azzerata dal riacutizzarsi della pandemia. Nonostante questo, però, la categoria – che pure è stata fondamentale per garantire la fattibilità dei pochi viaggi effettuati da turisti stranieri nel nostro Paese – è stata apparentemente dimenticata dalle istituzioni e la categoria esclusa dai beneficiari dei sostegni che il Governo si appresta a varare.
E’ quanto scrivono, in una lettera congiunta, Paola Migliosi e Micol Caramello, rispettivamente presidenti nazionali di Confguide Confcommercio e Federagit Confesercenti, le due sigle maggiormente rappresentative del comparto, in una lettera indirizzata al ministro del Turismo Massimo Garavaglia.
“Il perpetuarsi dell’emergenza sanitaria e il susseguirsi dei provvedimenti normativi causano lunghi periodi di blocco totale del lavoro – si legge nella lettera – provocando la cancellazione di servizi confermati, anche all’ultimo momento, e danneggiando gravemente la nostra attività di guide e accompagnatori turistici. Nonostante questa situazione coinvolga tutto il comparto del turismo, abbiamo notato che il nostro settore non è stato considerato nell’elenco delle attività da indennizzare a carico del Fondo per il sostegno delle attività economiche chiuse, come previsto dal Decreto interministeriale 9 settembre 2021, così come non è stato considerato in relazione agli incentivi diretti al sostegno degli investimenti per il settore del turismo nell’ambito del PNRR”.
Per questo, guide e accompagnatori turistici chiedono “un incontro urgente con il Ministro per definire un progetto di aiuti e sostegni alla nostra categoria, a partire dal riconoscimento di un’indennità per le partite iva con codice Ateco 79.90.20 e dalla decontribuzione degli oneri previdenziali e assistenziali per l’anno d’imposta 2022”, ma anche il “riconoscimento quale “Onere detraibile” pari al 19% del valore del servizio di guida turistica e accompagnatore turistico, senza limiti di spesa, una suddivisione equa dell’eventuale ripresa del bonus vacanze tra alberghi, agenzie di viaggio e professionisti del turismo”, oltre ad una nuova “regolamentazione dell’offerta su piattaforme online di visite guidate al fine di garantire che i professionisti che vendono i loro servizi siano abilitati ed esercitino ai sensi delle norme vigenti in Italia”.
Tra le richieste avanzate dalle guide anche un “sostegno economico a fondo perduto per l’aggiornamento professionale e l’implementazione di beni strumentali allo svolgimento del servizio, imprescindibili per adeguarsi alla rapida evoluzione del mercato turistico, soprattutto in considerazione delle nuove modalità lavorative che sarà necessario adottare a causa dell’emergenza sanitaria COVID-19.
“Auspicando che le richieste qui sottoposte per superare l’attuale emergenza sanitaria siano favorevolmente accolte, continua la lettera, chiediamo sin d’ora di essere coinvolti circa il proseguo dei lavori sulla legge di riordino della professione di guida. Riteniamo che una legge nazionale sia l’unico strumento idoneo a garantire una stabile occupazione e superare il precariato creatosi negli ultimi anni nel nostro comparto nonché ad assicurare la corretta divulgazione del patrimonio artistico e culturale italiano a tutela dei fruitori dei nostri servizi”.