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Sulla corsa al Quirinale l’incognita del voto dei positivi

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Corsa al Quirinale, il nodo dei grandi elettori positivi: non potranno votare, mentre i non vaccinati faranno il tampone

I positivi in questo momento a norma di legge, e per le ordinanze e protocolli, non possono votare. Abbiamo avuto una conferenza dei capigruppo dove è stato sollevato questo problema e ne avremo una anche domani. Il tema è sul tavolo” ma “l’istruttoria continua”. Ciò detto, questa decisione non comporta “nessuna violazione della procedura né costituzionale”. Roberto Fico, presidente della Camera, lo dice a Mezz’ora in più su Rai3.

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Il non vaccinato oggi alla Camera, come in tutte altre istituzioni, può entrare con il tampone, quindi può venire a votare, perché alla Camera entri con il Green pass, ma solo nel palazzo e in Aula, mentre come per tutti italiani nel ristorante o al bar devi entrare con il Green pass rafforzato”, spiega poi Fico.

Per quanto riguarda i no vax “si entra con il tampone, per forza. Non c’è dubbio- sottolinea il presidente di Montecitorio- in questi due anni abbiamo lavorato in modo serrato e avuto un’organizzazione scientifica, alla Camera, che è un luogo molto frequentato, in due anni non abbiamo mai avuto un cluster o un focolaio. Abbiamo avuto risultati eccellenti garantendo a pieno regime la funzionalità legislativa, che è quello che dovevamo fare”.

A Montecitorio, spiega la Dire (www.dire.it), “ora i positivi sono 29, con una curva che posso dire in discesa. Al Senato non conosco il numero preciso, ma credo possano essere tra i sei e gli otto, ma sempre con una curva in discesa”, segnala Fico. In generale, però, avverte il presidente della Camera, “in questo momento stiamo vivendo una emergenza sanitaria, un’emergenza conclamata in cui un positivo non può muoversi da un domicilio”, quindi “in questo momento l’emergenza sanitaria è importante, quindi non dobbiamo dare messaggi sbagliati o poco univoci alla cittadinanza”.

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