Fedez contro Antonio Dikele Distefano: il rapper oggi si scaglia contro lo scrittore a un mese dal loro incontro
Un’intervista mai pubblicata: inizia così il nuovo capitolo della storia di eterno dissapore tra Fedez e Antonio Dikele Distefano. Il rapper oggi- su Instagram- si scaglia contro il suo Essemagazine per quella che si è rivelata “una mia imboscata, un tentativo goffo di farmi un’inquisizione”.
I fatti
Ma andiamo con ordine. Un mese fa, l’interprete di “Meglio del cinema” rilascia un’intervista allo scrittore in un teatro milanese: un botta e risposta non troppo piacevole che esplode sul finale. Fedez – da quanto emerge dagli spezzoni arrivati online – stuzzica Dikele su una domanda mancata: quella sui suoi rapporti con un altro noto rapper. C’è chi dice si tratti di Ghali, chi di Marracash.
“Mi hai chiesto di tutti– dice Fedez- e non mi hai chiesto dell’unico rapper con cui lavori ed è un peccato perché secondo me sarebbero potute nascere delle cose interessanti”. Risultato: l’intervista viene chiusa bruscamente, Dikele non saluta Fedez e si congeda solamente con il pubblico.
Più tardi, come spiega su Instagram, Fedez chiede la pubblicazione mancata del video senza tagli e con una scadenza ma senza risultato. “In più- aggiunge il rapper come riferisce la Dire Giovani (www.diregiovani.it) – mi arriva un video in cui gli eventi cronologici non sono stati rispettati”.
“Antonio Dikele, il magazine è tuo. Chi ha deciso di non pubblicare l’intervista sei tu. A me non me ne è mai fregato nulla, sia che la pubblichi, sia che non la pubblichi. Facci quello che vuoi perché, per me, quello che hai fatto è me**a. Per me se vuoi farci dei murales con la me**a o se vuoi tirare lo sciacquone la vita non mi cambia”.
E conclude: “Penso, però, che questa intervista sia utile per far capire ai vostri lettori cos’è realmente Essemagazine. Non è solo un magazine che parla di musica. È una pagina il cui proprietario è a libro paga di alcuni artisti e quindi totalmente asservito a loro e lo stesso proprietario cerca di riversare le sue simpatie e le sue antipatie per cercare di buttare me**a o elogiare in maniera imprenscindibile alcuni artisti. Questo siete stati in passato, questo siete oggi e non dubito che lo sarete anche in futuro. Caro Dikele, continua così campione. Fai quello che vuoi. Se, però, volevi cercare di sputtanarmi almeno il teatro potevi pagarlo tu e non farlo pagare dalla mia discografica”.