Roberta Metsola nuova presidente dell’Europarlamento: maltese, appartiene alla schiera dei popolari e succede a David Sassoli
La maltese popolare Roberta Metsola è stata eletta presidente del Parlamento europeo alla prima votazione con 458 voti su 690′ votanti. Metsola incassa la fiducia del proprio gruppo politico Ppe, dei socialisti S&D e dei liberali. Metsola succede a David Sassoli, s, alla guida dell’Eurocamera.
Come avviene l’elezione
I candidati alla presidenza del Parlamento europeo vengono proposti dai gruppi politici o da almeno 38 eurodeputati (che equivale a un ventesimo del totale degli eurodeputati). Non possono esserci più di quattro votazioni e l’ultima di queste si svolge fra i due candidati che hanno ricevuto il maggior numero di voti al terzo scrutinio. Per poter vincere, i candidati devono ottenere la maggioranza dei voti validi espressi.
Il mandato del presidente è di due anni e mezzo, con possibilità di rinnovo.
Pro Vita: “Una svolta di speranza”
«Dichiaratamente pro life». Così, con queste parole, si descriveva nel 2018 la neo presidente del Parlamento Europeo, la maltese Roberta Metsola, che succede a David Sassoli, scomparso prematuramente lo scorso 11 gennaio. «Una svolta di speranza per l’intera Unione Europea, che accogliamo con ottimismo e che ci auguriamo possa rappresentare un’inversione di tendenza verso politiche che ridiano dignità alla famiglia, alle donne e ai bambini nel grembo materno», il commento di Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia, a seguito dell’elezione di Roberta Metsola, esponente del Ppe, con 458 voti favorevoli su 690 votanti.
«Ci congratuliamo con la neo Presidente per la sua elezione, con l’augurio di un proficuo e buon lavoro per il bene di tutti gli uomini e le donne, i padri e le madri, i bambini e le bambine e i nascituri europei» aggiunge Jacopo Coghe, vicepresidente della Onlus. «La Metsola – ricorda – ha già dato prova della sua attenzione al tema della vita nascente, per esempio votando contro il rapporto Matic che, purtroppo approvato nell’estate del 2021, definisce l’aborto un “diritto” sotto la maschera della salute delle donne. Ci aspettiamo da Metsola un cambio di passo rispetto alle passate presidenze, affinché sia messa in campo una politica rispettosa della vita nascente, dei diritti delle famiglie europee, della libertà di educazione e sui veri diritti delle donne, costantemente calpestati da barbare pratiche come quella dell’utero in affitto».