La Tanzania su Netflix con la forza delle sue donne


“Binti” porta un pezzo di Tanzania su Netflix: protagoniste, con una storia che parla di donne dall’inizio alla fine, 4 abitanti di Dar es Salaam

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La Tanzania fa il suo esordio sulla piattaforma di streaming Netflix, e lo fa con una storia che parla di donne dall’inizio alla fine, dalla produzione e la regia fino alle protagoniste. Binti, che in lingua swahili significa figlia, o ragazza, è infatti il primo film realizzato nel Paese dell’Africa orientale a essere disponibile in tutto il mondo sulla nota piattaforma streaming americana. Ad animare la trama sono le vicende di quattro donne che vivono nella ex capitale Dar es Salaam, la città più grande del Paese, e il loro “avanzare con tenacia” e “lottare con la complessità dell’amore, della maternità e delle aspettative sociali”, come recita la descrizione del film sul portale di streaming.

La pellicola è stata prodotta dalle sorelle Angela e Alinda Ruhana, fondatrici della compagnia tutta tanzaniana Black Unicorn Studios, e vede dietro la macchina da presa la filmaker e pure produttrice Seko Shamte, sempre tanzaniana. “Abbiamo affrontato tanti ostacoli, tra cui post produzione in diversi Paesi nel corso di una pandemia, solo affinché si potesse vedere, e questo è solo l’inizio”, ha commentato Angela al portale di notizie di settore Okayafrica.

Le sorelle Ruhana, oltre a produrre il film che è tutto in swahili come spiega la Dire (www.dire.it), si sono occupate anche di curare la sceneggiatura, nata dal soggetto vincitore di un concorso indetto nel 2018 dalle stesse fondatrici di Black Unicorn per promuovere storie originali tanzaniane che parlassero di emancipazione femminile. “Abbiamo adorato la storia perché metteva in risalto le donne tanzaniane contemporanee e sembrava che non avessimo mai vista prima una cosa del genere”, ha detto della trama Alinda.