Da lunedì 4 regioni passano in zona arancione


Nuova ordinanza del Ministero della Salute: da lunedì 23 gennaio 2022 quattro regioni passano in zona arancione, mentre altre due entrano in zona gialla

oms omicron zona arancione

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, alla luce dei dati del monitoraggio settimanale, ha firmato una nuova ordinanza che prevede il passaggio di Puglia e Sardegna in giallo e di Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte e Sicilia in arancione.

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RALLENTA L’RT

Nel periodo 22 dicembre 2021-4 gennaio 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,31 (range 1,00-1,83), in diminuzione rispetto alla settimana precedente ma ancora al di sopra della soglia epidemica. Lo stesso andamento si registra per l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt=1,01 (0,99-1,02) all’11/01/2022 vs Rt = 1,2 (1,18-1,22) al 4/01/2022.

Si sottolinea però che diverse regioni/pubbliche amministrazioni hanno segnalato problemi nell’invio dei dati del flusso individuale e non si può escludere che tali valori possano essere sottostimati. Sono alcuni dei dati che emergono dal monitoraggio della Cabina di regia Iss-ministero della Salute sul Covid-19. Nel documento si legge inoltre che l’incidenza settimanale a livello nazionale si è stabilizzata: 2011 ogni 100.000 abitanti (14/01/2022 -20/01/2021) vs 1988 ogni 100.000 abitanti(07/01/2022 -13/01/2021), dati flusso ministero della Salute.

STABILI IN ITALIA NUOVI CASI NON ASSOCIATI CATENE TRASMISSIONE

Rimane stabile il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (658.168 vs 649.489 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in leggero aumento (15% vs 13% la scorsa settimana). È in diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (41% vs 48%) mentre aumenta la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (44% vs 39%).

IN ITALIA STABILE TASSO OCCUPAZIONE TERAPIE INTENSIVE (17,3%)

Stabile il tasso di occupazione in terapia intensiva: è al 17,3% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 20 gennaio) vs 17,5% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 13 gennaio). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 31,6% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 13 gennaio) vs il 27,1% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 13 gennaio).

SONO 7 LE REGIONI/PPAA CLASSIFICATE A RISCHIO ALTO

Sono sette le regioni/pubbliche amministrazioni classificate a rischio alto secondo il dm del 30 aprile 2020, di cui 3 a causa dell’impossibilità di valutazione per incompletezza dei dati inviati; sono 11 le regioni/pubbliche amministrazioni che risultano classificate a rischio moderato. Tra queste, cinque regioni/ppaa sono ad alta probabilità di progressione a rischio alto secondo il dm del 30 aprile 2020. Sono 3 le regioni/pubbliche amministrazioni classificate a rischio basso. Sono 15 le regioni/ppaa che riportano almeno una singola allerta di resilienza. Tre regioni/ppaa riportano molteplici allerte di resilienza. È quanto emerge dal monitoraggio della Cabina di regia Iss-ministero della Salute sul Covid-19.