Nuovo ospedale di Siracusa: lo studio di fattibilità è ok


Nuovo ospedale di Siracusa: esito positivo dello studio di fattibilità tecnica ed economica. Avanti con i prossimi step, tra i quali la richiesta di approvazione del progetto in variante urbanistica

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È risultato favorevole l’esito della verifica sugli elaborati progettuali presentati lo scorso 4 dicembre dal Raggruppamento Temporaneo di Professionisti (RTP), vincitore del Concorso di idee riguardante la realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa. Il Commissario per la realizzazione del nosocomio, il prefetto della provincia Giusy Scaduto, ne ha preso atto con il decreto n. 14 del 30 dicembre scorso.

Ora, prima di procedere alla richiesta all’Assessorato regionale del territorio e dell’ambiente di approvazione del progetto in variante urbanistica –  ai sensi dell’art. 7 della L.R. 65/81 – occorrerà aspettare il termine di trenta giorni per le osservazioni dei proprietari delle aree da espropriare e successivamente acquisire i pareri, visti e nulla osta delle Amministrazioni che la legislazione vigente individua come obbligatori.

Quest’ultima fase, grazie alle deroghe consentite al Commissario e alle positive interlocuzioni da tempo avviate sul percorso attuativo con i vari Uffici che hanno sempre mostrato massima, leale collaborazione – i cui contributi sono stati recepiti nello sviluppo della progettazione -, avrà termini ridotti.

«La possibilità di corredare la richiesta del progetto in variante urbanistica della documentazione essenziale e completa in ogni sua parte, consentirà allo stesso Assessorato di chiudere la propria istruttoria in tempi rapidi, in linea con l’urgenza riconosciuta dal legislatore all’obiettivo di dotare Siracusa di un DEA di 2° livello» ha sottolineato il prefetto di Siracusa, che ricoprirà l’incarico di Commissario per un ulteriore anno.

«Ringrazio i Governi nazionale e regionale per la fiducia ancora una volta accordatami – ha detto Scaduto – ed, in particolare, il presidente Musumeci per avere consentito che la Regione anticipasse i fondi necessari per la progettazione dell’opera, non disponendo il Commissario di risorse proprie».