La crescita del pelo è geneticamente predefinita e si divide in 3 fasi: anagen, catagen e telogen. Ecco in quale fase è opportuno procedere con la depilazione laser
La crescita del pelo è geneticamente predefinita ed i fattori in grado di influenzarla possono essere sostanzialmente suddivisi in due gruppi: ormonali e non ormonali.
Ad esempio, molti peli rispondono alla stimolazione degli ormoni steroidei (derivati dal colesterolo) e vengono chiamati peli sessuali. Sono localizzati sulla faccia, sulla parte bassa dell’addome, sulla faccia anteriore delle cosce, sul torace, sulle mammelle, sull’area pubica e sulle ascelle.
Tra i fattori non ormonali che possono influenzare la crescita dei peli ricordiamo: la temperatura della cute (la crescita è maggiore d’estate che in inverno); il flusso sanguigno; l’eventuale presenza di un edema o gonfiore.
La crescita del pelo dipendente da cicli evolutivi ed involutivi, che si succedono uno dopo l’altro. Ogni ciclo è costituito da tre fasi, chiamate rispettivamente:
1 – Anagen;
2 – Catagen;
3 – Telogen.
La lunghezza dei peli è determinata principalmente dalla durata della fase di crescita. L’impressione di continua crescita o di periodica caduta che danno i peli in alcune aree corporee, è dovuta al grado di asincronismo nella crescita esistente tra follicoli piliferi vicini.
Nell’uomo ogni follicolo pilifero ha un ciclo di crescita sfalsato rispetto a quelli adiacenti; per questo motivo non ci rendiamo conto del continuo processo di rinnovamento della peluria corporea.
Il tasso di crescita medio dei peli è di 0,3/0,4 mm al giorno ed è generalmente maggiore nelle donne.
Quando comincia la fase di catagen si ha un raggrinzimento del bulbo, che tende a ritirasi e a lasciare scoperta la papilla dermica. Il pelo, da parte sua, si ritira, spostandosi verso l’alto. Si arresta inoltre la melanogenesi. Per questo motivo la parte terminale del pelo è bianca.
Quando la radice arriva all’altezza del punto di inserzione del muscolo erettore del pelo, si entra nella fase di telogen. Nel bulbo rimane comunque una piccola zona, chiamata germe del pelo, dove è presente un po’ di matrice.
La fase di telogen è seguita da un nuovo anagen, grazie al quale il bulbo si ingrossa nuovamente, tende ad includere al suo interno la papilla dermica e dà il via alla crescita di un nuovo pelo. Nello stesso follicolo coabitano il pelo nuovo che sta crescendo ed il vecchio pelo, destinato poi a cadere.
Ad un certo punto il pelo vecchio si stacca, il nuovo continua a crescere ed il ciclo ricomincia.
Quindi, quando è il momento giusto per procedere con l’epilazione laser perchè funzioni al meglio? Riassumiamo quale è il ciclo vitale del pelo:
Nella fase anagen (1) il pelo si forma, cresce e si colora per effetto della melanina. Il bulbo, una volta formatosi verso l’interno, si ingrandisce e comincia a circondare la papilla dermica. Quando tutte le strutture del follicolo sono pronte, il pelo raggiunge il colletto pilifero e inizia a crescere, prima in maniera costante e rapida, poi in maniera variabile nel tempo.
Nella fase catagen (2) il pelo tende a spostarsi verso gli strati più superficiali dell’epidermide, allontanandosi dalla papilla pilifera.
Quest’ultima si rimpicciolisce fino alla fase telogen (3), in cui il pelo si trova ancora nel follicolo, ma le attività vitali sono completamente cessate. Il pelo una volta che ha smesso di crescere si prepara quindi a cadere dai sistemi di ancoraggio del follicolo.
È QUANDO SI TROVA NELLA FASE “ANAGEN” CHE IL PELO È SENSIBILE ALL’AZIONE DEL LASER.
Infatti è la melanina ad essere il target della luce laser. Il pigmento scuro per fototermolisi viene coagulato, danneggiando così il follicolo che perde la capacità di svilupparne altri peli.
Generalmente, ogni zona del corpo ha circa il 10-15% di peli in fase anagen ed è proprio questo l’obiettivo che ci si pone di distruggere ad ogni seduta laser. Sono necessarie, quindi, varie sedute a distanza di tempo affinché il trattamento risulti davvero efficace e la frequenza delle sedute sarà dettata proprio dal ciclo del pelo.