Site icon Corriere Nazionale

Corsa al Quirinale, secondo giorno di votazioni: cosa è successo oggi

quirinale

Il centrodestra propone tre nomi per il Quirinale: Moratti, Nordio e Pera. I grandi elettori si ritrovano alla Camera per la seconda giornata di votazioni: la diretta

Dopo il primo giorno di votazioni in cui ha trionfato la scheda bianca, oggi a Montecitorio si riparte con il secondo tentativo di elezione del nuovo presidente della Repubblica. La ‘chiama’ per i 1.009 grandi elettori è alle ore 15. Il quorum è di 673 voti, e lo sarà ancora fino a domani. Da giovedì, invece, basteranno 505 voti per eleggere il nuovo Capo dello Stato. Il centrodestra ha presentato una rosa di tre nomi: Letizia Moratti, Carlo Nordio e Marcello Pera. L’annuncio è arrivato nel corso di una conferenza stampa congiunta dei leader di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia.

LEGGI ANCHE: Governo, eppur Draghi si muove…. e spunta l’ipotesi Di Maio premier

ORE 18.03 – ANCHE IL PD PREPARA UNA ROSA DI NOMI PER IL COLLE

Dovrebbe arrivare in serata la risposta del centrosinistra ai tre nomi proposti dalla coalizione guidata dal trio Salvini-Meloni-Tajani. Tre nomi, questi ultimi, che il segretario dem, Enrico Letta si riserva di “valutare senza pregiudizi” ma a cui probabilmente contrapporrà altrettante figure, magari ‘benedette’ dallo stesso premier e candidato al Colle Mario Draghi. La nuova rosa di nomi – tra cui spicca un profilo “dalla spiccata vocazione europeista” – potrebbe uscire già dopo il vertice con Conte e Speranza previsto in questi minuti e
contribuirà a mischiare ulteriormente le carte. È infatti altamente improbabile che le figure proposte in queste ore possano avere alcuna possibilità di raggiungere il quorum
necessario per essere elette, serviranno piuttosto, per dirla con un esponente dem a “prendere ulteriore tempo”, in vista delle tornate decisive di giovedì e venerdì.

ORE 20.22 – I RISULTATI DELLO SPOGLIO: 527 SCHEDE BIANCHE

È terminato lo spoglio della seconda votazione per l’elezione del presidente della Repubblica (quorum 673). Le schede bianche, annuncia il presidente della Camera Roberto Fico, sono state 527, le nulle 38 e i voti dispersi 125. Paolo Maddalena, il magistrato sostenuto da Alternativa, il gruppo degli ex M5S, ha ricevuto 39 voti così come Sergio Mattarella. Tanti anche i politici che hanno ottenuto delle preferenze: Tondo 18, Cassinelli 17, Rosato 14, Bossi 12, Giorgetti 8, Berlusconi 7, Draghi 4, Casellati 3, e poi Moles, Bersani, Cartabia, Rosy Bindi, Rutelli, Tremonti, Casini, Amato e Belloni. Tra gli altri, poi, Ruggeri, Amadeus, Alberto Angela, Giletti. La terza votazione è prevista domani alle 11.

ORE 20.06 – BRUGNARO (CAMBIAMO): “DRAGHI PROMUOVA IL DIALOGO”

“Oggi il centrodestra ha dato dimostrazione di compattezza. Abbiamo chiesto la legittimità di una rosa di nomi rappresentativi. La situazione è evidentemente complicata e ci sono molte trattative in corso tra i vari leader politici. La strada per Draghi presidente è ancora aperta, ma dobbiamo garantire la continuità di governo, nell’interesse degli italiani. Serve una figura tecnica e di alto spessore che possa fornire garanzie per il debito pubblico, sappia affrontare la crisi e ridare importanza alla politica per poi accompagnare il Paese alle elezioni del 2023”. Lo ha detto Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia e cofondatore di Cambiamo, al Tg2. “C’è bisogno di capacità politica. Le forze politiche devono essere disposte a parlarsi in modo trasversale. Draghi deve accompagnare e, se serve, farsi promotore, di questo dialogo tra i partiti, portando il Paese verso il rilancio e garantendo la credibilità internazionale. C’è bisogno di fiducia reciproca. Dobbiamo tutti fare un passo indietro con umiltà nell’interesse degli italiani”, ha aggiunto.

ORE 20.05 – CONTE: “NON PRESENTANDO UNA ROSA ACCELERIAMO IL DIALOGO”

“Oggi abbiamo deciso di non presentare una rosa di nomi. In questo modo acceleriamo il dialogo con il centrodestra con l’impegno di trovare nelle prossime ore una soluzione condivisa. L’Italia non ha tempo da perdere. Non è il momento del muro contro muro”. Così Giuseppe Conte, presidente del M5s, al termine del vertice con Pd e Leu.

ORE 20.04 – FORNARO (LEU): “UN PROFILO SUPER PARTES PER RICUCIRE IL PAESE”

“Nell’incontro che faremo tra le delegazioni ristrette proveremo a ragionare su dei nomi che possano rispondere all’obiettivo che stiamo perseguendo dall’inizio: un profilo super partes in grado di ricucire le fratture di questo paese”. Così Federico Fornaro, deputato di Leu, al termine del vertice tra Pd, M5S e Leu.

ORE 19.59 – BOCCIA (PD): “DRAGHI VA PROTETTO, È UN VALORE”

“Il presidente del Consiglio va protetto perché è un valore aggiunto del Paese che ci ha consentito di tenerlo unito. Noi questa figura dobbiamo preservarla e questo è compito di tutte le forze politiche”. Così Francesco Boccia, deputato del Partito Democratico, al termine del vertice tra Pd, M5S e Leu. “La stabilità è un valore – aggiunge Boccia – soprattutto in una fase come questa. Il Paese ha bisogno di uscire da quest’emergenza pandemica, il governo Draghi ha fatto un lavoro costante che deve essere terminato. E questo lavoro può continuare se c’è la capacità di tutte le forze politiche di tenersi unite nella scelta del nuovo presidente della Repubblica. Per queste ragioni il Pd, sin dal primo momento, ha ricercato l’unità e continuerà a farlo”.

ORE 19.57 – BOCCIA (PD): “NO A NOMI DI CENTRODESTRA, SERVE TAVOLO COMUNE”

“Abbiamo apprezzato l’invito al dialogo del centrodestra. Ovviamente non possiamo condividere una terna di nomi scelta direttamente dal centrodestra ma insisteremo per la ricerca del nome del presidente che garantirà l’unità nazionale. Abbiamo proposto per questo un tavolo con delegazioni ristrette che dovrà essere convocato in seduta permanente”. Così Francesco Boccia, deputato del Partito Democratico, al termine del vertice tra Pd, M5S e Leu. “Non ci stancheremo mai di cercare il dialogo – aggiunge Boccia – per fare sì che la maggioranza che sostiene il governo Draghi, e in generale maggioranza e opposizione presenti in parlamento, sostengano l’elezione del presidente di tutte e tutti gli italiani”.

ORE 19.45 – SPOGLIO TERMINATO, VINCE ANCORA LA SCHEDA BIANCA

È terminato lo scrutinio della seconda giornata di votazioni alla Camera per l’elezione del presidente della Repubblica. Sono in corso i conteggi, ma anche stavolta la stragrande maggioranza delle schede è bianca.

ORE 19.41 – LETTA: “BASTA TATTICISMI E FORZATURE, TROVIAMO UN NOME CONDIVISO”

La proposta è di chiuderci dentro una stanza e buttare via la chiave. Domani è un giorno chiave e giovedì arriva il quorum al 51%. Proponiamo di terminarla coi tatticismi e trovare una soluzione per un nome condiviso, super partes e senza forzature, che secondo me dobbiamo tutti evitare”. Lo dice il segretario Pd Enrico Letta al termine dell’incontro di centrosinistra sul Quirinale avuto con le delegazioni di M5s e Leu.

ORE 19.31 – SPERANZA: “NON SERVIVA FARE LA GUERRA DELLE DUE ROSE”

Non serviva fare la guerra delle due rose”. Lo dice il ministro della Salute Roberto Speranza uscendo dall’incontro del centrosinistra sul Quirinale.

ORE 19.20 – IL CENTROSINISTRA NON FA NOMI E BOCCIA LA ROSA DEL CENTRODESTRA

“Prendiamo atto della terna formulata dal centrodestra che appare un passo avanti, utile al dialogo. Pur rispettando le legittime scelte del centrodestra, non riteniamo che su quei nomi possa svilupparsi quella larga condivisione in questo momento necessaria“. Lo dicono in una comunicazione congiunta le tre delegazioni di centrosinistra (Pd-M5S-Leu) al termine dell’incontro. “Nella giornata di domani proponiamo un incontro tra due delegazioni ristrette in cui porteremo le nostre proposte”, spiegano dalla coalizione.

ORE 18.52 – MARCUCCI (PD): “ROSE NON MI PIACCIONO, SERVE NOME CHE UNISCE”

“La logica delle rose non mi appassiona, preferisco lavorare per il dialogo tra i due schieramenti. Il nome che unisce non è ancora uscito, a questo punto direi che si deve aspettare venerdì, ovvero la quinta votazione”. Così il senatore Pd Andrea Marcucci alle telecamere di ‘Quarta Repubblica’ su Rete 4.

ORE 18.46 – FRATOIANNI: “CON EUROPA VERDE PROPONIAMO IL NOME DI MANCONI”

“Insieme ad Europa Verde abbiamo indicato Luigi Manconi, una figura autorevole perchè è arrivato il momento di uscire dall’ipertatticismo della scheda bianca che sta caratterizzando queste prime giornate. Quella di Manconi è una figura che parla di una democrazia piena e vitale, fatta di diritti e di libertà, di tutela dei più deboli. Dunque parliamo di un’interpretazione piena della Costituzione”. Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni nel corso dello speciale del Tg2 su Rai2. “Per quanto riguarda la rosa presentata dalla destra, se devo dire la verità – prosegue il leader di SI – i nomi che sono stati fatti sono stati fatti per essere respinti. La mia impressione è che questo indichi che siamo ancora molto lontani dalla possibilità di una convergenza tra gli schieramenti. Vediamo cosa accadrà nelle prossime ore, ma certamente fino alla quarta votazione non si muoverà nulla. Però questo quadro, ed è il punto politico, è il frutto di una discussione che sta sovrapponendo in modo molto improprio il piano del Quirinale e quello del governo. Davvero discutibile il fatto che sotto la cenere si svolga una trattativa sul governo di domani più che sulla presidenza della Repubblica”. “Il Paese merita un’altra discussione- conclude Fratoianni- e che dovrebbe essere fatta in chiaro”.

ORE 17.57 – SALVINI: “HO SENTITO DRAGHI, RIVEDRÒ LETTA E CONTE”

“Mi sono già incontrato e mi reincontrerò con Letta e con Conte. Io dalle 6 di mattina alle 2 di notte sono a disposizione incontrando persone, poi non sempre ve lo
racconto”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini.

ORE 17.52 – I SOSPETTI DEM: “NOME DELLA ROSA È CASELLATI”. E RIPARTE IL MATTARELLA BIS

Il nome della rosa è Elisabetta. Dopo che il centrodestra ha presentato i suoi nomi per avviare il confronto sul Quirinale, nel centrosinistra parte la ridda dei sospetti. “Salvini ha tenuto fuori Casellati perché vuole giocarla nel rapporto con il M5S“, dicono a mezza bocca fonti parlamentari interpellate in Transatlantico. La convinzione di molti è che la presidente del Senato tornerà quando sarà bruciata la prima rosa, quella di Moratti, Nordio e Pera. Per una parte del Pd è il caso allora di cambiare schema.

Anche perché Giuseppe Conte conferma il suo no a Draghi al Quirinale. “È il timoniere della nave governo”, dice, sottintendendo che lì deve restare. Il rischio per una parte dei Democratici è di consegnare i M5S al centrodestra. “Se Movimento e centrodestra si saldano su Casellati che facciamo? In quel caso bruciamo Draghi sia al Quirinale che a palazzo Chigi”. I numeri parlamentari sostengono questo ragionamento. Il M5S ha 230 grandi elettori. Può agevolmente eleggere Casellati dalla quarta votazione in poi, quando il quorum si abbasserà a 505 voti. Per questo nel Pd sta montando la posizione di chi vuole lavorare a un appello corale al presidente Mattarella perché accetti la rielezione.

ORE 17.27 – RUTELLI: “DRAGHI IL PIÙ AUTOREVOLE E RISPETTATO AL MONDO”

“Questo momento richiede la più grande saggezza da parte dei grandi elettori, perché è un tornante decisivo della vita della Repubblica. Da osservatore, perché da anni non ho ruoli politici, mi auguro che si trovi l’accordo rapidamente, ma soprattutto su un nome di alta qualità e della maggiore autorevolezza riconosciuta a livello internazionale. Guardo alle minacce per la sicurezza mondiale, ai rischi di conflitti, alle speculazioni finanziarie che possono colpire duramente il nostro Paese negli anni a venire. In questo quadro, penso che la figura oggi più autorevole e rispettata dell’Italia nel mondo sia Mario Draghi”. Così Francesco Rutelli intervistato dal Tg2 sulle elezioni del prossimo Capo dello Stato. “Se diventasse presidente della Repubblica – aggiunge Rutelli – Draghi dovrà saper ascoltare le diversità della politica ed essere rappresentante di tutti. Fino alla fine della legislatura dobbiamo avere un governo di grande convergenza, capace di far uscire il Paese dalla pandemia e governare il dopo-pandemia, sapendo investire le ingenti risorse disponibili, bene e nei tempi fissati. Dopo di che, a fine legislatura, come sempre, si esprimerà il popolo che sceglierà chi debba governare”.

ORE 17.20 – SALVINI-MELONI: “BENE L’APERTURA DI LETTA”

“Bene l’apertura al confronto di Letta, dal centrodestra nessun tatticismo. Scegliamo in fretta, il meglio per l’Italia”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini. E un plauso al segretario del Pd arriva anche da Giorgia Meloni: “Da Letta una buona risposta, un passo in avanti”.

ORE 17.15 – CONTE: “CI RISERVIAMO VALUTAZIONE SU ROSA CENTRODESTRA”

“Ci riserviamo una valutazione” della rosa proposta dal centrodestra. Lo dice Giuseppe Conte, leader M5S, arrivando a Montecitorio. Sia chiaro, però, prosegue, che “il M5s non dà patenti di legittimità a nessuna forza politica, sono i cittadini” a darla. Quindi, “il centrodestra ha il diritto e il dovere di presentare delle proposte che rispettiamo e valuteremo. Però c’è una premessa da fare: se uno schieramento ha qualche voto in più ma non ha voti sufficienti, non può vantare un diritto di prelazione a eleggere un capo dello Stato di una certa area politica. Il nostro percorso è ben diverso: una figura super partes, di alto livello, che ci renda tutti orgogliosi”.

ORE 17.12 – LETTA: “NOMI CENTRODESTRA DI QUALITÀ, LI VALUTEREMO”

“Nomi sicuramente di qualità e li valuteremo senza spirito pregiudiziale”. Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta commentando con i giornalisti la rosa dei nomi ufficializzati in conferenza stampa dal centrodestra. Del resto, ha aggiunto Letta, “non ho mai detto che il centrodestra non è legittimato a proporre dei nomi”.

ORE 17.11 – CONTE: “NON CI SONO LE CONDIZIONI PER CAMBIARE TIMONIERE”

“Abbiamo affidato un timoniere questa nave in difficoltà, non ci sono le condizioni per fermare i motori e cambiare equipaggio”. Lo dice Giuseppe Conte, leader M5S,
arrivando a Montecitorio. Questo, aggiunge, sta anche a significare “l’importanza che affidiamo al timoniere perché la nostra nave è ancora in difficoltà”. Difendere il ruolo di Draghi? “Il mio ruolo non è difendere il destino dei singoli, ma l’interesse nazionale e l’interesse del Paese”, precisa il presidente pentastellato.

ORE 16.53 – MELONI: “CHIEDIAMO RESPONSABILITÀ ANCHE AL CENTROSINISTRA”

“Questo nostro passo avanti è un gesto di responsabilità, speriamo di trovare responsabilità anche dall’altra parte. Speriamo di eleggere il presidente della Repubblica nel minor tempo possibile”. Così Giorgia Meloni, in conferenza stampa alla Camera come riferisce la Dire (www.dire.it).

ORE 16.52 – ANZALDI (IV): “SI VOTI DUE VOLTE AL GIORNO”

“Sarebbe opportuna una risposta urgente del presidente Fico alla questione posta da Matteo Renzi: si voti due volte al giorno per il nuovo presidente della Repubblica, c’è
tutto il tempo per votazioni mattina e pomeriggio, incomprensibile per gli italiani ogni perdita di tempo”. Lo scrive su Twitter il deputato di Italia Viva Michele Anzaldi.

ORE 16.45 – RENZI: “FARE PRESTO, LITURGIA SCHEDA BIANCA NON PORTA DA NESSUNA PARTE”

“Fare presto sul presidente della Repubblica, fare presto. La liturgia della scheda bianca non porta da nessuna parte. Nel frattempo il Governo cambi le regole sulla DAD nelle scuole: soprattutto i più piccoli sono costretti a quarantene illogiche. Le famiglie non se lo meritano”. Lo scrive su Twitter Matteo Renzi, leader di Italia Viva.

ORE 16.44 – MELONI: “PROPOSTI NOMI CONCRETI PER FARE PASSO AVANTI”

“Oggi il centrodestra cerca di fare un passo avanti e impedire alla politica di dare una brutta immagine. Le nostre sono proposte concrete, non sono nomi di bandiera né
tattica”. Lo dice Giorgia Meloni, in conferenza stampa alla Camera.

ORE 16.41 – SALVINI: “CASELLATI FUORI DALLA DISCUSSIONE MA È POSSIBILE SCELTA”

“Tra i nomi non c’è quello di Elisabetta Casellati, perché riteniamo che le cariche istituzionali debbano essere tenute fuori dalla discussione e abbiano in sé la dignità
di essere una possibile scelta”. Così Matteo Salvini, in conferenza stampa alla Camera.

ORE 16.40 – SALVINI: “TAJANI HA I TITOLI PER IL COLLE MA NO A CAPI PARTITO”

“Non presentiamo dirigenti di partito, ma c’è qualcuno che a questo tavolo avrebbe tantissimi titoli per ambire alla carica” di presidente della Repubblica, “che forse in Italia non ha eguali”. Così Matteo Salvini, in conferenza stampa alla Camera. “Antonio” Tajani “ha i titolo per ambire alla carica, ma in un ottica di dialogo non presentiamo un capo di
partito”, aggiunge.

ORE 16.33 – MORATTI, NORDIO E PERA: ECCO LA ROSA DEL CENTRODESTRA

“Il centrodestra è compatto e si muove all’unisono. Non siamo qui a imporre niente a nessuno. Le nostre sono proposte di altissimo profilo, speriamo vengano accolte con
voglia di dialogo. Sono Marcello Pera, Letizia Moratti e Carlo Nordio“. Lo dice Matteo Salvini, in conferenza stampa alla Camera.

ORE 16.29 – MARCUCCI (PD): “AL CENTROSINISTRA SCONSIGLIO ROSE”

“Temo che di questo confronto muscolare sulle rose, restino solo le spine. Sconsiglio al centrosinistra di assecondare questo inutile braccio di ferro”. Lo dice il senatore Pd Andrea Marcucci in collegamento con Rai News.

ORE 15.57 – MADDALENA: “GRATIFICANTE RICEVERE VOTI”

“Ieri è stato gratificante ascoltare la votazione, abbiamo bucato il neoliberismo e battuto il pensiero unico che ha offuscato molte menti. Non so se oggi voteranno di nuovo per me, non ho chiesto voti ma mi fa piacere se emerge l’idea di attingere alla nostra Costituzione”. A parlare, ospite di Rai Radio1, a Un Giorno da Pecora, è l’ex magistrato Paolo Maddalena, ieri il più votato alla prima votazione per la presidenza della Repubblica. Lei esclude categoricamente di riuscire a diventare il prossimo inquilino del Colle? “Bisognerebbe fare i conti con le mie possibilità e le mie scelte”. Lei non vede di buon occhio la possibilità che Draghi vada al Colle. “Che vada via Draghi è un obiettivo che perseguirei comunque come cittadino…”.

ORE 15.45 – GRANATO (GRUPPO MISTO): “IERI NON HO VOTATO PERCHÉ NON AVEVO PERMESSO ZTL”

“Ieri non ho votato al ‘Drive In’ perché non avevo il permesso per entrare nella Ztl con la mia auto. Oggi ho risolto e quindi andrò a votare, spero di arrivare senza
grossi problemi. Nelle prime votazioni voterò Paolo Maddalena”. Così a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, l’esponente del Gruppo Misto Bianca Laura Granato. Riguardo al metodo scelto per far votare i positivi all’elezione del presidente della Repubblica, Granato ha detto: “Questo sistema è un po’ balordo, si poteva fare qualcosa di diverso. Ad esempio avrei consentito di arrivarci a piedi con una mascherina Ffp2, a piedi, magari con una deroga”.

ORE 15.32 – SEGRE: “PRESIDENTE DONNA? IL GENERE NON È IMPORTANTE”

“Una donna al Quirinale? Non mi sono posta il problema. Uomo o donna l’importante è che sia all’altezza di Mattarella, il genere non è importante”. Così la senatrice a vita Liliana Segre, in Transatlantico alla Camera, poco dopo aver partecipato alla seconda votazione per eleggere il presidente della Repubblica.

ORE 15.28 – TONINELLI: “DRAGHI DEVE RIMANERE A PALAZZO CHIGI, IMPENSABILE NUOVO GOVERNO”

“Draghi deve rimanere a palazzo Chigi. È impensabile rimettersi a costruire un nuovo governo adesso, con la pandemia e l’Europa che ci deve dare decine di miliardi. Gli
italiani vogliono che si voti velocemente un nuovo presidente della Repubblica e che il Governo continui a dargli una mano, perché pesano di più le bollette del Quirinale”. Così Danilo Toninelli, parlamentare M5S, arrivando alla Camera per il voto sul presidente della Repubblica.

ORE 15.26 – TONINELLI: “CONFERENZA STAMPA CENTRODESTRA COMPLICA LE COSE”

“Stanno continuando a fare degli incontri, anche giustamente riservati. Da questi incontri dovranno uscire dei nomi. Ma questi nomi dovrebbero essere condivisi dalle forze
politiche, non annunciati in una conferenza stampa che mi sembra più un modo per complicare le cose che per semplificarle. Rendiamo pubblici i nomi su cui c’è convergenza, la gente si è stancata di vedere i parlamentari votare scheda bianca”. Così Danilo Toninelli, parlamentare M5S, arrivando alla Camera per il voto sul presidente della Repubblica. “Penso che nel M5S qualsiasi nome proposto dal presidente Conte dovrà essere votato dagli iscritti”, aggiunge l’ex ministro.

ORE 15.15 – SLITTA IL VERTICE DI CENTROSINISTRA

Slitta dalle 15 alle 17.15 il vertice tra Partito democratico, Liberi e Uguali e Movimento 5 Stelle per l’elezione del presidente della Repubblica.

ORE 15.06 – INIZIA LA PRIMA CHIAMA

Nell’aula della Camera è iniziata la seconda votazione per l’elezione del presidente della Repubblica, con la prima chiama dei senatori. Anche oggi il quorum richiesto è di due terzi dei componenti.

ORE 14.42 – ROSATO (IV): “OGGI SCHEDA BIANCA, ENTRO VENERDÌ AVREMO UN PRESIDENTE”

Per il Colle “non rischiamo di andare avanti due settimane, al massimo entro venerdì troveremo un presidente della Repubblica”. Così a Rai Radio1, ospite di Un
Giorno da Pecora, il presidente di Italia Viva Ettore Rosato. “Bisogna trovare le modalità di sedersi ad un tavolo, fino a giovedì mattina c’è tempo per fare tutto quello che serve. Anche perché sabato si sposa mio figlio, a Trieste…”, ha scherzato il parlamentare a Rai Radio1. Come crede che andrà il voto di oggi? “Credo che oggi tutti i gruppi voteranno scheda bianca”.

ORE 14.35 – ZOFF: “IERI UN VOTO? SPERIAMO OGGI SIANO DI PIÙ”

“Il voto ricevuto ieri? Speriamo che fioriscano più voti oggi…”. A parlare, ospite di Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, è il portiere campione del mondo Dino
Zoff
, che ha scherzato così commentando, con un sorriso, la preferenza ricevuta ieri nel corso della prima votazione per il Quirinale.

ORE 14.31 – LA RUSSA: “DRAGHI PROBLEMA INTERNO ALLA MAGGIORANZA”

“Quello di Draghi è un problema interno alla maggioranza. Se dovessero decidere di eleggerlo al Quirinale non avrebbero bisogno dei voti di Fratelli d’Italia”. Così Ignazio La Russa, senatore di Fratelli d’Italia, arrivando al vertice del centrodestra.

ORE 14.20 – SALVINI: “BASTA NO PREVENTIVI, PROPORREMO NOMI SENZA TESSERE DI PARTITO”

“Il nome di Frattini non è stato fatto, ma è già stato bocciato. Diciamo che io ho un atteggiamento più dialogante. Non si può andare avanti solo con i no, sto cercando
di arrivare a un sì. I nomi che proporremo probabilmente non avranno neanche una tessera di partito, quello che è sgradevole sono i no preventivi”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini, arrivando al vertice di centrodestra.

ORE 14.19 – SALVINI: “CHIUDERE ENTRO IL WEEK-END, POI IL GOVERNO CORRA”

“Vedo tutti dialoganti, sono ore impegnative però conto che la politica possa dare un bel segnale al Paese. Ho sentito tutti, anche il presidente Draghi perché l’emergenza non è il Quirinale ma è nelle case degli italiani. Spero di chiudere entro il fine settimana con soddisfazione se non di tutti, di tanti. Poi il Governo dovrà correre”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini, arrivando al vertice di centrodestra.

ORE 14.02 – AZIONE E +EUROPA: “MAGGIORANZA INCAPACE DI TROVARE SOLUZIONI. VOTIAMO CARTABIA”

“Azione e +Europa guardano con preoccupazione a quanto sta accadendo in queste ore sull’elezione del Presidente della Repubblica. La maggioranza dell’attuale Governo resta incapace di individuare una soluzione che assicuri una o un nuovo presidente qualificato e riconosciuto dentro e fuori l’Italia, garantendo al contempo un progetto di Governo
adeguato alle questioni aperte e decisive per il Paese. Non è il momento delle forzature e dei tatticismi ma delle soluzioni. I grandi elettori di +Europa e Azione oggi confermeranno il proprio voto per Marta Cartabia”. È quanto si legge in una nota della federazione Libdem.

ORE 13.02 – TAJANI: “CASINI? NON È DI CENTRODESTRA”

“Casini? Non è certamente un uomo del centrodestra. Noi non poniamo veti ma è inaccettabile che vengano posti da altri su figure di centrodestra. Riteniamo che chiunque
vada al Qurinale il giorno dopo si spoglia della sua veste politica”. Così il coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani, entrando a Montecitorio. “Presenteremo una rosa di nomi di alto profilo che hanno le caratteristiche necessarie per fare il presidente della Repubblica”, ha concluso.

ORE 12.56 – SINISTRA ITALIANA ED EUROPA VERDE: “VOTEREMO MANCONI”

“I parlamentari di Europa Verde e Sinistra italiana voteranno presidente della Repubblica Luigi Manconi, già senatore della Repubblica e presidente della commissione parlamentare straordinaria per la tutela dei diritti umani e direttore dell’ufficio nazionale anti discriminazioni razziali. Luigi Manconi è persona che ha servito le istituzioni e ha fatto della politica un luogo dove dare la voce agli ultimi e ha promosso la mobilitazione intorno alla drammatica vicenda di Giulio Regeni di cui oggi ricorre l’anniversario della sua scomparsa. Luigi Manconi è un’ecologista, un garantista, profondo conoscitore della nostra Costituzione e forte difensore dello Stato di diritto ed è il politico che si è battuto per combattere i casi di malagiustizia come quello di Federico Aldrovandi e Stefano Cucchi. La sua candidatura è per noi anche una risposta a quanto di grave sta accadendo inquietante queste ore. La trattativa per l’elezione del presidente della Repubblica tra i leader dei dei gruppi parlamentari sembra riguardare non chi farà il presidente della Repubblica ma chi guiderà il governo e come sarà composto se sarà eletto Draghi. Sono consultazioni per il nuovo governo a cui partecipa il presidente del consiglio in carica che non è ancora stato eletto presidente della Repubblica e lo sarà solo se troverà un equilibrio su divisione dei ministri e guida del futuro governo. Questo scenario non si era mai visto nella storia della Repubblica e rappresenta una forzatura della nostra Costituzione”. Lo dichiarano i co-portavoce nazionali di Europa Verde Angelo Bonelli e Eleonora Evi e il segretario nazionale di sinistra italiana Nicola Fratoianni.

ORE 12.48 – ZAN: “SU RICCARDI NON C’È CONDIVISIONE”

“Riccardi? Il suo nome è stato fatto come perché andava incontro all’esigenza di trovare un accordo anche con il centrodestra. Il fatto che noi abbiamo votato scheda
bianca insieme al M5S dimostra che quel nome non è stato fatto, proprio per cercare una condivisione, un nome unitario. Quindi da questo punto di vista non mi pare che il nome di Andrea Riccardi sia in campo. Adesso attendiamo se ci saranno sviluppi per trovare un nome condiviso, serve assolutamente un nome che vada bene a tutti”. Così il deputato dem Alessandro Zan rispondendo a una domanda sulla candidatura di Andrea Riccardi che ha destato qualche perplessità nel mondo Lgtbq.

ORE 12.46 – TAJANI: “SENZA DRAGHI IMPOSSIBILE UN GOVERNO DI UNITÀ NAZIONALE”

“Senza Draghi è praticamente impossibile tenere in piedi un governo di unità nazionale. Non abbiamo messo veti su nessuno ma Draghi, nell’interesse dell’Italia, è indispensabile per tenere unita una maggioranza, non politica ma di unità nazionale, che sconfigga il Covid e metta in campo le riforme legate al Pnrr”. Così Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia, parlando coi cronisti fuori dalla Camera.

ORE 12.14 – IL PLENUM TORNA A 1.009 ELETTORI: PROCLAMATA SESSA

L’aula della Camera ha proclamato la deputata Maria Rosa Sessa, prima dei non eletti nel listino forzista plurinominale Campania 2 di Salerno-Scafati e Battipaglia.
Il plenum per l’elezione del Presidente della repubblica torna a 1009 e il quorum sale a 673 per le prime tre votazioni a 505 dalla quarta in poi. Sessa prende il posto di Vincenzo Fasano, deputato di Forza Italia morto domenica a 70 anni.

ORE 12.11 – IL CENTROSINISTRA VA VERSO L’INDICAZIONE DELLA SCHEDA BIANCA

MoVimento 5 Stelle, Pd e Leu torneranno a incontrarsi oggi alle 15, per fare il punto della situazione. A quanto si apprende l’indicazione, anche oggi, sarebbe di
confermare la scheda bianca.

ORE 12.10 – LETTA E RENZI BOCCIANO L’IPOTESI FRATTINI

Pd e Italia viva insieme contro l’ipotesi Franco Frattini al Quirinale. Il candidato che la stampa identifica come il possibile trait d’unione tra Lega e M5s trova l’opposizione netta di Enrico Letta e Matteo Renzi. Il segretario dem spiega a Cnbc che per il Quirinale “abbiamo bisogno di un profilo atlantista e che rassicuri i mercati. Quando parlo di atlantismo mi riferisco a quello che sta accadendo fra Ucraina e Russia. Dobbiamo difendere l’Ucraina. Abbiamo bisogno di qualcuno che unisca il Paese, come ha fatto Mattarella, e che sappia rassicurare e che sappia riaffermare chiaramente l’atlantismo dell’Italia. È uno dei requisiti più importanti in questo momento”.

Di prima mattina Renzi ha spiegato che “sulla questione della collocazione internazionale dell’Italia non si scherza, Italia Viva non sosterrà candidati che non abbiano un profilo in purezza europeista e atlantista. Lo dico con chiarezza: su questo punto faremo le barricate”. A Frattini il centrosinistra rimprovera le posizioni filo-russe, sostenute peraltro proprio all’epoca del Conte I, quando da presidente della Sioi difese le dichiarazioni del premier Conte a sostegno di Mosca.

ORE 12.02 – TOTI: “FRATTINI? NOME LETTO SUI GIORNALI”

“Non conosco molto bene Franco Frattini, lo ricordo da ministro degli Esteri e come esponente politico, è sicuramente un curriculum di tutto rispetto, però francamente
l’ho letto sui giornali, non ne ho parlato con nessuno, potrebbe essere uno dei tanti nomi che girano in queste ore”. Così il presidente della Regione Liguria e cofondatore di Coraggio
Italia, Giovanni Toti, a “L’aria che tira” su La7.

ORE 11.55 – ALLE 16.30 IL CENTRODESTRA DARÀ UNA ROSA DI NOMI

È fissato per le 16.30 una conferenza stampa congiunta del centrodestra. In quella sede, a quanto si apprende, dovrebbe essere fatta una rosa di nomi. L’incontro con
i giornalisti seguirà il vertice di centrodestra convocato negli uffici di Giorgia Meloni alla Camera. Stamattina, intanto, confronto tra Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti durante
l’assemblea dei deputati della Lega.

ORE 11.46 – ALLE 15 DOPPIO VERTICE DI CENTRODESTRA E CENTROSINISTRA

Vertici in contemporanea per centrodestra e centrosinistra, sul Quirinale. A quanto si apprende Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani si vedranno alle 15 e allo stesso orario si riuniranno Enrico Letta, Giuseppe Conte e Roberto Speranza. I vertici coincidono con l’inizio delle votazioni nella seconda giornata di elezioni del presidente della Repubblica.

ORE 11.43 – LETTA: “GIOVEDÌ PUÒ ESSERE IL GIORNO BUONO”

Oltre a quello di Mario Draghi, che rappresenta “una risorsa straordinaria per il Paese, non so dire un nome adesso, perché non lo conosco. Ma so che giovedì, al massimo venerdì bisogna eleggere il presidente perché dobbiamo essere rapidi in questo momento. Noi abbiamo bisogno di stabilità in questo momento”. Così il segretario del Pd Enrico
Letta
, in un’intervista alla Cnbc. Letta ha aggiunto di ritenere che “giovedì possa essere il giorno buono per trovare il giusto profilo per il Paese e per affrontare le sfide che abbiamo di fronte”.

ORE 11.30 – RE DAVID (FIOM): “FARE IN FRETTA O SI PERDE CREDIBILITÀ”

L’elezione del presidente della Repubblica avvenga “in tempi rapidi e nell’idea che il Paese è in sofferenza e ha bisogno di segnali certi”. A Cervia in provincia
di Ravenna, a margine dei lavori dell’assemblea organizzativa, la segretaria generale della Fiom-Cgil Francesca Re David chiede di fare in fretta sulla scelta del successore di Sergio Mattarella. “Da tempo la politica non fa una bella figura e i risultati della partecipazione al voto sono la prima dimostrazione”, prosegue la sindacalista chiedendo ai partiti di guardare “oltre alle loro percentuali, la percentuale di chi non va a votare”. Per questo, ribadisce, “è necessaria un’elezione in tempi rapidi e che dia il senso della gravità della condizione. Serve – conclude Re David – un segnale di capacità di priorità, altrimenti crescerebbe ancora la perditA di credibilità”.

ORE 11.13 – SALVINI RINGRAZIA BOSSI TRA GLI APPLAUSI

La riunione di Matteo Salvini con i senatori e i delegati regionali della Lega si è conclusa con una standing ovation per Umberto Bossi. Salvini ha ringraziato pubblicamente Bossi, che per partecipare all’elezione del Presidente della Repubblica è arrivato da Varese in macchina.

ORE 11.02 – MOLINARI (LEGA): “È BENE CHE DRAGHI RESTI PREMIER”

“Credo che l’incontro fra Draghi e Salvini sia stato molto cordiale nel senso che può esserci stato un confronto ma sul prosieguo della legislatura” perché “il nome
del presidente della Repubblica lo fanno i partiti, non lo fa palazzo Chigi. È bene che Draghi resti a palazzo Chigi e per la presidenza della Repubblica poniamo dei nomi dell’area di
centrodestra, quindi personalità del mondo politico”. Lo ha affermato il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, entrando a Montecitorio per la riunione dei
parlamentari della Lega.

ORE 10.51 – DI MAIO SCHERZA: “IO PREMIER? È TRADIZIONE…”

Luigi Di Maio di buon mattino alla Camera, per un giro di incontri coi fedelissimi. Il ministro degli Esteri ha visto tra gli altri il vicepresidente del M5S Luigi Gubitosa. Ai cronisti Di Maio risponde col sorriso, e poco più. “Aspettiamo che si incontrino i leader, oggi è in programma una nuova riunione tra Letta, Speranza e Conte”, dice a chi gli domanda se anche oggi nell’insalatiera finiranno molte schede bianche. Glissa anche sul suo futuro personale. “Si fa il mio nome per Palazzo Chigi? Come da tradizione…”, dice riferendosi ai boatos
parlamentari.

ORE 10.30 – INIZIATA RIUNIONE DELLA LEGA

È iniziata a Montecitorio la riunione tra Matteo Salvini, i senatori e i delegati regionali. Dopo ci sarà l’incontro con i deputati. Lo riferisce la Lega.

ORE 10.28 – QUARTAPELLE (PD): “VENTI DI GUERRA IN UCRAINA RICORDANO IMPORTANZA ATLANTISMO”

“La scelta del Presidente della Repubblica non ha solo ricadute interne. I venti di guerra che soffiano dall’Ucraina ci ricordano che all’Italia serve un o una Presidente della Repubblica chiaramente europeista, atlantista, senza ombre di ambiguità nel rapporto con la Russia”. Così su Twitter Lia Quartapelle, responsabile Affari internazionali e
Europa nella Segreteria del Pd.

ORE 10.28 – LEGA: “NESSUNA TRATTATIVA SUL GOVERNO CON DRAGHI”

“Non è in corso alcuna trattativa tra il Senatore Matteo Salvini e il Presidente del Consiglio Mario Draghi a proposito di un presunto rimpasto. È infondato e irrispettoso, per il Senatore Salvini e per il Presidente Draghi immaginare che in questa fase – anziché discutere di temi reali come caro-energia, inflazione, scenari internazionali, opere
pubbliche o Covid – siano impegnati a parlare di equilibri di governo. A proposito di Quirinale, il Senatore Salvini è al lavoro su alcuni nomi – donne e uomini – di altissimo profilo.
Nessuna confusione né perdite di tempo: la Lega vuole essere garante di stabilità, responsabilità e concretezza”. Lo precisa la Lega in un anota.

ORE 10.09 – RICCIARDI: “CUNIAL IRRESPONSABILE”

“La parlamentare Cunial? Le si dà troppo risalto. Lei è oggi sulle prime pagine di tutti i giornali e invece andrebbe considerata come un esempio plastico di una parlamentare senza alcun senso di responsabilità”. Il professor Walter Ricciardi, consulente del ministro Speranza, ospite a “The Breakfast Club” su Radio Capital commenta le proteste della parlamentare Sara Cunial, fuori dall’aula durante le votazioni per il presidente della Repubblica perché non vaccinata. “La maggior parte degli italiani la ignora completamente. È
irresponsabile, comunica l’idea che i parlamentari siano oltre la legge, perché vuole entrare in un ambiente chiuso quindi a rischio senza essere vaccinata”, aggiunge.

LEGGI ANCHE: Quirinale, la ‘No Pass’ Cunial prova a votare al drive-in ma viene respinta: “Invalideremo elezioni”

ORE 9.56 – ROSATO (IV): “CHI VIENE NOMINATO MENO HA PIÙ POSSIBILITÀ”

“Il totonomi impazzirà in questi giorni, non aggiungerei altri elementi. Per esperienza i nomi che meno si fanno sono quelli che hanno più possibilità di essere eletti”. Così il presidente di Italia Viva Ettore Rosato in un’intervista a Il Piccolo. “Candidato di Italia Viva? Non c’è. L’elezione del capo dello Stato – aggiunge Rosato – non può essere la proposta di uno che piaccia più degli altri, ma è il punto di equilibrio tra oltre mille grandi elettori. Mai come stavolta dovrà essere una personalità capace di costruire un largo consenso”.

ORE 9.14 – RENZI: “CAPO DELLO STATO ABBIA PROFILO EUROPEISTA E ATLANTISTA”

“Sulla questione della collocazione internazionale dell’Italia non si scherza, Italia Viva non sosterrà candidati che non abbiano un profilo in purezza europeista e atlantista. Lo dico con chiarezza: su questo punto faremo le barricate”. Lo ha detto Matteo Renzi a Radio Leopolda, in diretta a “QuiriTalk” con il direttore Roberto Giachetti e L’editorialista del Corriere della Sera Francesco Verderami.

Exit mobile version