Nuovo capitolo per il presunto avvistamento ufo a Bolognetta: interviene di nuovo il Centro Ufologico Mediterraneo
Come al solito, quando il C.UFO.M., alias Centro Ufologico Mediterraneo, si occupa di un avvistamento, ecco che, interviene un ufologo, di stanza in Liguria, che tenta di confutare, sempre e comunque, quanto indagato dagli ufologi mediterranei. Non si è ancora spenta l’eco della grossa svista in cui è incorso l’ufologo in questione, sulla questione degli ufo nei pressi del Vesuvio e dell’Etna, da lui incredibilmente definiti “plasmoidi”, senza alcun fondamento scientifico ed a cui il C.UFO.M. ha contrapposto una relazione, decisiva, di un socio-geologo, ecco che, non contento, il signore in questione torna alla carica.
Per carità, il C.UFO.M. non esclude alcuna ipotesi, come è giusto e logico che sia, finanche quella del parapendio o correnti ascensionali, che, sia chiaro, sono molto remote. Tuttavia, classificare il fenomeno, che fino a prova contraria è di tipo ufologico, come un parapendio o come un fenomeno di correnti ascensionali, è quantomeno azzardato, specie quanto le ipotesi, provengono colui il quale crede che, una quantità decisamente abnorme di avvistamenti si verifichino sulla sua città di residenza e che sostiene esservi, in quei paraggi, una base aliena, per esempio a Madonna del Monte.
Proprio lui, parla poi di scienza e metodo scientifico: dove sono le prove della base aliena? Decisamente strano per un ufologo, che dice di essere tale, ma che, sembra, voglia fare il CICAP. Entrando nel merito della vicenda di Bolognetta, piacerebbe sapere, che titoli ha il signore in questione per fare considerazioni di tipo meteorologico e se è stato a Bolognetta. Non conosce di persona il testimone, non gli ha parlato, non ha persone che possono svolgere indagini sul luogo dell’avvistamento, ha visto solo una minima parte, quella trasmessa dalla RAI, dei video in possesso dei testimoni, insomma parla senza cognizione di causa, forse per il desiderio di apparire.
Il C.UFO.M., nell’ambito delle approfondite indagini che sta svolgendo, ha di nuovo parlato, per molto tempo, con Alex Mangano, colui che ha girato decine e decine di minuti di video: ebbene, egli ha categoricamente escluso che potesse trattarsi di un parapendio, perché, essendo del posto, li ha visti tante volte volare, sapendo ben distinguere un parapendio in volo. Il testimone, che ha assistito alle evoluzioni dell’ufo, assieme alla compagna, ha mostrato, proprio al Presidente del C.UFO.M., Angelo Carannante, per la grande fiducia che nutre nel C.UFO.M., altri video, inediti, dell’avvistamento, dove si nota, effettivamente, l’oggetto volante che sembra scomparire e riapparire, cosa impossibile per un parapendio, ma anche per altri velivoli conosciuti, anche ammettendo la variabile esposizione al sole dell’oggetto.
L’ufo è troppo veloce per essere un parapendio, che può viaggiare fino a poche decine di chilometri orari. L’ufo è troppo grande per essere un parapendio: lo si vede specie in alcune parti dei video in possesso del sig. Mangano. Si parla dell’ordine di decine di metri (considerando l’oggetto volante anche depurato dell’alone luminoso), secondo le stime del C.UFO.M. L’oggetto, per diversi minuti vola decisamente alto, a quote che riesce difficile immaginare per un parapendio, ben oltre la vetta dei rilievi ivi insistenti e ben lontano da essi. L’ufo, come dichiarato da Alex, ma come si vede dai detti filmati, alcune volte diventava di una forte luminosità, per poi diminuirla di nuovo, forse per luce propria o anche per effetto dei raggi solari, ma è un aspetto che si sta approfondendo.
E poi, a Bolognetta, hanno visto il probabile ufo, non un ufologo che nega, senza alcun fondamento, l’inspiegabile fenomeno, ma due persone che, decisamente, non sono degli sprovveduti. Infine, si sottolinea che, sono giunti, presso i contatti del C.UFO.M., alcune segnalazioni che sembrerebbero confermare quanto visto dai testimoni di Bolognetta, tuttora sotto esame del C.UFO.M. e che, quanto prima, saranno rese pubbliche. Infatti, vista la grande quantità di persone che hanno inviato casi di oggetti volanti non identificati verificatosi in Sicilia, occorrerà un congruo periodo di tempo per studiarli adeguatamente.
Nel frattempo si possono trasmettere segnalazioni di avvistamenti ufo, eventualmente anche corredate da immagini, all’indirizzo centroufologicomediterraneo2@gmail.com oppure al numero di telefono, anche di WhatsApp, 320/4659798.