A Zanzibar la connessione Internet arriva coi dirigibili, World mobile ci prova. I palloni si troveranno a 300 metri di altezza e daranno copertura nel raggio di 70 chilometri
In Africa internet arriverà con i dirigibili. O almeno l’idea è questa. Alla prova a Zanzibar, dove dopo la pandemia i turisti si potrebbero ritrovare con il naso all’insù non soltanto per il palazzo del Sultano.
PALLONI A ENERGIA SOLARE A 300 METRI DI ALTEZZA
A tentare l’impresa nell’arcipelago tanzaniano è l’azienda britannica World Mobile, che ha già pronti palloni a energia solare riempiti di elio, immaginati per fluttuare a un’altezza di circa 300 metri, resistere a venti che soffiano a 150 chilometri orari e garantire copertura internet per un raggio di 70 chilometri. Da giugno, quando è previsto il lancio del primo dirigibile, il segnale dovrebbe essere erogato da queste nuove “low altitude platform station” raggiungendo 125 stazioni wi-fi a terra a loro volta in grado di fornire a centinaia di persone connessioni sufficienti per streaming o videogame.
Bisognerà vedere come andrà.
FACEBOOK E IL TENTATIVO CON I DRONI
A impegnarsi a dare accesso alla rete a milioni di africani, ricorda la Dire (www.dire.it), erano già stati colossi globali. Ci aveva provato Facebook, con i droni d’alta quota di Project Aquila, accantonato nel 2018, e più di recente Google, con gli aerostati di Loon, un’iniziativa archiviata lo scorso anno. In questi casi i palloni erano però stratosferici e non parte, secondo World Mobile, di un sistema ibrido “terra-aria”, con costi più bassi e consumo 24 ore su 24 in zone popolose.
Secondo Sara Ballan, specialista della Banca mondiale citata dall’emittente americana Cnn, la connettività internet può essere un elemento chiave di crescita. “E’ in grado di garantire a un contadino informazioni sul meteo, i prezzi del mercato o le modalità di pagamento più funzionali” ha detto l’esperta. “Liberare il potenziale digitale è importante per la società nel suo complesso e in particolare per i giovani, che cercano lavoro e opportunità”.