Novartis lancia nuova organizzazione regionale per una salute connessa con il cittadino: nasce il Digital Innovation Hub
Novartis Italia riparte dalle Regioni per una sanità sempre più incentrata sul paziente e sulla relazione con il territorio e le istituzioni. Un nuovo approccio che, con la lotta alla pandemia e le direttrici indicate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, si rende necessario per sostenere la ripartenza del Paese e del sistema sanitario nel suo complesso.
È un’opportunità senza precedenti che l’Italia deve cogliere per garantire il diritto alla salute dei cittadini e che vede Novartis come partner strategico di questo cambiamento con l’adozione di un nuovo modello organizzativo.
L’innovazione, digitale e terapeutica, farà da filo rosso all’intero progetto perchè consentirà di intervenire nella prevenzione e nella gestione delle patologie, di superare gli attuali limiti legati ad un modello centrato sull’ospedale, di trasformare radicalmente l’assistenza e la cura domiciliari. A questo fine sarà messa a disposizione una progettualità come il Digital Innovation Hub Novartis Biome: una unità cross-divisionale a supporto dello sviluppo e implementazione delle iniziative di Open Innovation il cui obiettivo è quello di accelerare le connessioni tra Novartis e tutti i partner dell’ecosistema sanitario e tecnologico.
“Quello che stiamo mettendo in campo è un cambio di paradigma importante, in linea con le indicazioni del PNRR e ancora di più con le esigenze ormai inderogabili dei pazienti che hanno diritto ai più elevati standard di cura e di assistenza”, sottolinea Pasquale Frega, Country President e Amministratore Delegato di Novartis Farma. “La salute è sempre più al centro delle politiche pubbliche. Il mondo e l’Italia stanno cambiando; per questo cambiamo anche noi, ideando e proponendo, insieme a chi è impegnato in prima linea a disegnare la sanità del futuro, le soluzioni più innovative. Staremo dunque accanto alle Regioni per rendere il sistema più moderno, efficiente, vicino ai cittadini in uno spirito di collaborazione tra pubblico e privato.”
Le nuove funzioni si avvarranno di figure professionali e competenze a supporto di un approccio basato su una gestione sanitaria, sempre più connessa e integrata con il territorio, che favorisca lo sviluppo di una medicina preventiva, personalizzata e di un’assistenza sanitaria incentrata sulle esigenze del singolo cittadino.
Tre i cambiamenti principali: il nuovo team di Regional Affairs – nell’ambito della funzione Public Affairs & Sustainability – darà vita a partnership strategiche con gli stakeholder regionali alla luce di quanto previsto dal PNRR, partendo dalla Missione 6 (Salute) fino ad allargarsi alla transizione ambientale, l’inclusione sociale e la ricerca. Il team di Regional Access & Partnership – nell’ambito della funzione Value, Access and Regional Partnership – aggiungerà, alle competenze di accesso, l’implementazione di progetti e servizi strategici in linea con i bisogni dei sistemi sanitari regionali. Infine il nuovo Innovation & Services, a supporto di questi team, avrà il compito di individuare soluzioni innovative in grado di integrare la proposta dell’azienda all’interno dei nuovi modelli.
“La pandemia ci ha insegnato che l’unica formula utile a contrastare le grandi minacce e a realizzare obiettivi ambiziosi è la collaborazione, tra i cittadini, tra le aziende e tra queste e le Istituzioni. Le Regioni sono già oggi il presidio e, siamo certi, saranno il motore di questo importante cambiamento per il nostro Paese” conclude Frega.
In quest’ottica di collaborazione, l’azienda mette a disposizione delle istituzioni e degli attori coinvolti un significativo patrimonio di risorse, know-how ed esperienze che ad oggi la rendono protagonista del panorama farmaceutico ed economico del nostro Paese: una solida presenza industriale sul territorio nazionale; primi investitori in R&S nel settore healthcare in Italia con circa 250 milioni di euro programmati nel prossimo triennio; oltre 2.300 collaboratori qualificati presenti sull’intero territorio nazionale; 11,7 milioni di pazienti raggiunti ogni anno; un impatto complessivo di 6,2 miliardi di euro delle proprie attività sul piano sociale, ambientale ed economico del nostro Paese.