Laura Pausini, Mika e Alessandro Cattelan sono i conduttori dell’Eurovision Song Contest 2022: l’annuncio durante la seconda serata del Festival di Sanremo
Sono Laura Pausini, Alessandro Cattelan e Mika, i tre conduttori dell’Eurovision Song Contest, in programma a Torino dal 10 al 14 maggio e trasmesse in prima serata su Rai1. L’annuncio è arrivato direttamente dal palco di Sanremo, durante la seconda serata. E proprio i conduttori dal palco dell’Ariston, insieme ad Amadeus e in collegamento con Torino, i tre hanno dato il via al countdown, proiettato sulla Mole Antonelliana, che segnerà i 100 giorni dalla partenza dell’evento.
Le dichiarazioni dei tre conduttori
“Sono felice che l’Eurovision sia finalmente tornato in Italia e onorata di condurre un evento così importante, insieme ai miei amici Ale e Mika- commenta Laura Pausini- Insieme vogliamo mostrare all’Europa e al mondo quanto la nostra sia una terra straordinaria. Il mio 2022 è iniziato con nuova musica ed è l’inizio di un anno di grandi appuntamenti. Voglio affrontare l’Eurovision, evento musicale per eccellenza in Europa, e uno degli show televisivi più importanti del mondo con la stessa carica che mi ha accompagnato in questi quasi trent’anni di carriera. Noi ci siamo, e siamo pronti… Anzi, non vediamo l’ora!”.
“È un onore essere stato chiamato a condurre ESC 2022, è uno degli show più seguiti e noti al mondo e quest’anno organizzarlo in Italia rappresenta una grandissima opportunità e un evento storico per il nostro Paese – afferma Cattelan – Conosco Laura Pausini e Mika da tempo, abbiamo già lavorato insieme e ci siamo sempre divertiti tantissimo. E sono sicuro che sarà così anche questa volta”.
“Più che mai, credo nell’importanza di una comunità internazionale, nei nostri valori comuni. Credo nell’unione dei popoli, nell’abolizione dei muri per celebrare le nostre somiglianze, quanto le nostre differenze – conclude Mika come riferisce la Dire Giovani (www.diregiovani.it) –. Possiamo farlo grazie alla musica, che è la forma di espressione universale. L’Eurovision è tutto ciò e molto di più! Lo guardo da quando ero bambino, tutta la famiglia si riuniva per la finale. Una volta all’anno, quarantuno Paesi sono attraversati dalle stesse emozioni: a prescindere dalla storia, la situazione politica, la musica li riunisce. È un onore e un’emozione essere uno dei maestri di cerimonia di queste serate fantastiche”.