Obesità o sovrappeso senza diabete: semaglutide meglio di liraglutide per la perdita di peso a lungo termine secondo uno studio pubblicato su JAMA
Negli adulti con sovrappeso o obesità senza diabete, semaglutide 2,4 mg una volta alla settimana ha comportato una maggiore perdita di peso a lungo termine rispetto a liraglutide 3,0 mg una volta al giorno. Dopo essere stati presentati al congresso Obesity Week 2021, i dati sono stati pubblicati su JAMA.
I risultati provengono dallo studio di fase III Semaglutide Treatment Effect in People with Obesity 8 (STEP 8), guidato da Domenica Rubino del Washington Center for Weight Management and Research, Arlington, Virginia.
Semaglutide e liraglutide, due GLP-1 agonisti iniettabili per via sottocutanea, sono stati entrambi approvati per il trattamento del diabete di tipo 2 e, a dosaggi diversi, per la gestione del peso nelle persone obese o in sovrappeso con comorbidità. Uno studio di fase II ha dimostrato che semaglutide 0,4 mg una volta al giorno ha prodotto una perdita di peso significativamente maggiore rispetto a liraglutide 3,0 mg.
«Semaglutide e liraglutide inducono la perdita di peso riducendo l’assunzione di energia. Tuttavia, la riduzione dell’apporto calorico rispetto al placebo sembra essere maggiore con semaglutide (35%) rispetto a liraglutide (16% circa)» hanno affermato Rubino e colleghi. «Semaglutide è stato anche associato a riduzioni del desiderio di cibo, che è meno evidente con liraglutide, suggerendo che intervenga su diversi meccanismi di regolazione dell’assunzione di energia».
È in sviluppo anche una forma orale di semaglutide per la perdita di peso, già approvata negli Usa alle dosi di 7 o 14 mg/die per il trattamento del diabete di tipo 2.
Trattamento personalizzato per la gestione del peso
STEP 8 era uno studio di fase IIIb, randomizzato e in aperto su 338 adulti, randomizzati a ricevere semaglutide 2,4 mg una volta alla settimana (n = 126), liraglutide 3,0 mg una volta al giorno (n=127) o placebo per via iniettiva (n = 85) per 68 settimane, in combinazione a una consulenza su dieta e attività fisica.
L’outcome primario, la variazione media stimata del peso corporeo alla settimana 68, è risultato significativamente inferiore con semaglutide rispetto a liraglutide (-15,8% vs -6,4%, P<0,001). Le percentuali di pazienti che hanno ottenuto una perdita di peso corporeo del 10%, 15% o 20% sono state rispettivamente del 70,9%, 55,6% e 38,5% con semaglutide rispetto a 25,6%, 12,0% e 6,0% con liraglutide.
Sono state osservate anche riduzioni significativamente superiori dopo 68 settimane con semaglutide settimanale rispetto a liraglutide giornaliera in termini di peso corporeo assoluto, circonferenza della vita, pressione sanguigna diastolica, colesterolo totale, colesterolo VLDL, trigliceridi, emoglobina glicata, glicemia a digiuno e proteina C-reattiva. Le differenze di pressione sanguigna sistolica, colesterolo LDL e HDL, acidi grassi liberi e insulina sierica a digiuno non erano invece significative.
Nel complesso il 19,8% dei pazienti ha interrotto definitivamente il trattamento, con percentuali più elevate nel gruppo liraglutide (27,6%), seguito da placebo (17,6%) e semaglutide (3,5%). Il tempo alla prima e permanente interruzione è stato più breve con liraglutide rispetto a semaglutide o placebo.
Sono stati segnalati eventi avversi dal 95,2% dei pazienti con semaglutide, dal 96,1% con liraglutide e dal 95,3% con il placebo. I disturbi gastrointestinali erano i più comuni con i due farmaci attivi, riportati dall’84,1% con semaglutide e dall’82,7% con liraglutide contro il 55,3% con il placebo.
La maggior parte degli effetti collaterali è stata di intensità lieve/moderata e si è risolta senza sospendere il trattamento. Eventi avversi gastrointestinali gravi sono stati segnalati solo dal 3,2%, 2,4% e 3,5% dei pazienti trattati rispettivamente con semaglutide, liraglutide e placebo.
«Questo studio ha rilevato che la perdita di peso con semaglutide era significativamente superiore rispetto a liraglutide. Tuttavia, la variabilità nella risposta al trattamento significa che la tolleranza e la sensibilità di un individuo a un trattamento specifico sono importanti per la gestione dell’obesità» hanno osservato i ricercatori. «Pertanto, poter disporre di più farmaci antiobesità che hanno dimostrato di ridurre il peso corporeo attraverso diversi meccanismi, con diversi profili di effetti avversi e regimi di dosaggio, può solo essere un vantaggio per medici e pazienti».
Bibliografia
Rubino DM et al. Effect of Weekly Subcutaneous Semaglutide vs Daily Liraglutide on Body Weight in Adults With Overweight or Obesity Without Diabetes. JAMA. 2022;327(2):138-150.