Vincenzo Bellelli dell’Istituto di scienze del patrimonio culturale (Cnr-Ispc) del Cnr nominato direttore del Parco archeologico di Cerveteri e Tarquinia
Il Direttore Generale Musei, Massimo Osanna, ha nominato sei nuovi direttori di musei e parchi archeologici, selezionati da una commissione internazionale di altissimo livello scientifico che ha valutato 156 candidature.
Tra questi, il dirigente di ricerca Vincenzo Bellelli, in servizio presso l’Istituto di scienze del patrimonio culturale (Cnr-Ispc) del Cnr e responsabile scientifico degli scavi archeologici del Cnr nell’area urbana di Cerveteri, è stato nominato direttore del Parco archeologico di Cerveteri e Tarquinia, uno dei nuovi istituti dotati di autonomia speciale, di rilevante interesse nazionale, creati in seno al Ministero della Cultura.
Come ha sottolineato il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, le nuove nomine permetteranno di continuare il processo di modernizzazione del sistema museale, di rafforzare la tutela e accrescere la produzione scientifica.
“I musei italiani sono cambiati profondamente in questi anni e sono oggi un’eccellenza riconosciuta nel mondo, perché a guidarli sono andate le persone giuste attraverso rigorose selezioni internazionali – dichiara il Ministro della Cultura, Dario Franceschini”.
Allievo del grande etruscologo Mauro Cristofani, Vincenzo Bellelli è archeologo classico specializzato in etruscologia, con una vasta esperienza professionale maturata nel campo della ricerca, della didattica universitaria e della valorizzazione.
I suoi principali filoni di ricerca sono l’archeologia del sacro, la storia e l’archeologia della città etrusca di Cerveteri, la cultura materiale etrusco-italica, i contatti fra mondo greco e mondo etrusco. Vincenzo Bellelli è inoltre direttore della rivista di antichistica del Cnr “Mediterranea”. Ricchissima la sua produzione scientifica, in gran parte dedicata alla civiltà etrusca.
Il Parco archeologico di Cerveteri e Tarquinia comprenderà la necropoli della Banditaccia (Cerveteri), la più estesa dell’area mediterranea, iscritta nel 2004 dall’Unesco nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità insieme alla necropoli di Monterozzi (Tarquinia), famosa per le sue straordinarie tombe dipinte. Tali siti complessivamente hanno registrato oltre 150.000 visitatori nel 2019.
Il nuovo istituto autonomo del Ministero comprenderà inoltre due importanti musei nazionali, il Museo Cerite e il Museo archeologico di Tarquinia, attualmente ospitati in edifici storici di gran pregio. Entrambi conservano oggetti molto importanti, come il celebre altorilievo fittile dei cavalli alati provenienti dagli scavi dell’Ara della Regina di Tarquinia e il celeberrimo cratere di Eufronio.
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