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Olimpiadi Invernali: Ghiotto e Wierer ci regalano altre medaglie

Ghiotto e Wierer

Olimpiadi Invernali Pechino 2022: doppio bronzo per l’Italia grazie a Ghiotto nel pattinaggio velocità e Wierer nei 7,5 km sprint femminile di biathlon

Ghiotto e Wierer

Altre due medaglie di bronzo ai Giochi Olimpici di Pechino 2022 per l’Italia grazie a Davide Ghiotto e Dorothea Wierer. Il primo ha ottenuto il riconoscimento nei 10.000 di pattinaggio velocità. Oro allo svedese Nils van der Poel, che ha fatto registrare il record del mondo con 12’30″74. Argento all’olandese Patrick Roest.

Dorothea Wierer invece come spiega la Dire (www.dire.it), ha vinto la medaglia di bronzo nei 7,5 km sprint femminile di biathlon. L’atleta azzurra ha chiuso la sua prova in 2’21″5 senza errori al poligono. Oro alla norvegese Roeiseland e argento alla svedese Oeberg.

ITALIA A 10 MEDAGLIE, COME PYEONGCHANG 2018

Il bronzo di Dorothea Wierer nella 7,5 km sprint del Biathlon è la decima medaglia italiana ai Giochi di Pechino 2022. Eguagliate dunque le 10 medaglie delle Olimpiadi del 2018 a Pyeongchang. In quella edizione gli azzurri conquistarono 3 ori, 2 argenti e 5 bronzi. A Pechino invece gli italiani – per ora – hanno vinto due ori (con Arianna Fontana nello short track e Constantini-Mosaner nel curling), 4 argenti e 4 bronzi. Per Wierer si tratta del terzo bronzo in tre edizioni olimpiche, dopo i primi due conquistati nel 2014 e 2018 nella gara a squadre.

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GHIOTTO: LA MIA MIGLIOR GARA, HO ASPETTATO A ESULTARE

Sono felice, è un ricordo indelebile che rimarrà impresso nella mia mente. È la mia miglior gara sulla distanza, era tanto che non mi miglioravo. L’ho fatto nella gara più importante, ho fatto le cose bene. Non sono un frequentatore del podio, c’era un po’ di emozione. Sono un inesperto. Voglio realizzare nelle prossime ore quanto fatto”, il commento di Davide Ghiotto ai microfoni di Rai Sport il suo bronzo nel pattinaggio di velocità ai Giochi di Pechino.

L’atleta azzurro racconta anche la sua scaramanzia: “Ho capito che il pupazzetto con mi hanno dato alla premiazione è abbastanza introvabile. Nei giorni scorsi l’avevo visto in un negozietto e costava tantissimo, e mi son detto ‘vabbè vediamo come vanno le gare’. “Sono andate bene. Lo regalerò a mio figlio. Dopo il quarto posto e la delusione del Mondiale, quest’anno ho aspettato a esultare, volevo che fosse mia al 100% quella medaglia”.

WIERER: “ALL’ULTIMO GIRO ERO COTTA, HO DATO TUTTO”

“L’ultimo giro è stato davvero faticoso, avevo le gambe durissime. Sarà stata anche l’adrenalina, ma dovevo dare tutto. Non pensavo che bastasse, ero davvero cotta all’ultimo giro”. Così Dorothea Wierer racconta ai microfoni di Rai Sport il finale di gara che l’ha vista vincere la medaglia di bronzo nei 7,5 km sprint femminile di biathlon ai Giochi di Pechino 2022.

CHI È DAVIDE GHIOTTO, LA SCHEDA

Davide Ghiotto è nato a Vicenza il 3 dicembre 1993. Gareggia da quando aveva 7 anni, ma l’inizio della carriera è sulle rotelle con il passaggio al ghiaccio solo nel 2013. La possibilità di inseguire il sogno olimpico – anche grazie alle gesta e alle imprese olimpiche di Fabris ai Giochi di Torino del 2006 – lo hanno ispirato e convinto a cambiare, declinando la passione sulla nuova disciplina.

È alla sua seconda Olimpiade dopo la prima esperienza a PyeongChang quattro anni fa, in cui aveva chiuso 12esimo i 10.000 e 19esimo i 5.000. Il veneto ha aperto la stagione 2021-2022 con il primo podio assoluto in carriera sui 5mila metri, arrivato proprio il giorno del suo 28esimo compleanno, coinciso con la realizzazione del suo personal best, vicino proprio al record italiano del suo idolo Enrico Fabris.

Nel tempo libero ama leggere e guardare film ed è un appassionato di ciclismo su strada. È laureato in Filosofia ed è diventato papà li 20 novembre scorso. L’azzurro ha frantumato il record italiano salendo sul terzo gradino del podio con 12’45″98. Per Ghiotto si tratta di un passaggio di testimone con Nicola Tumolero, vincitore del bronzo a PyeongChang 2018. Il vicentino aveva chiuso la gara dei 5.000 all’ottavo posto.

CHI È DOROTHEA WIERER, LA SCHEDA

Dorothea Wierer a 31 anni è la stella del biathlon azzurro. Ha iniziato a praticare questa disciplina nel 2000 – incentivata dai fratelli – e dopo una medaglia iridata in staffetta nel 2013 e il bronzo di Sochi 2014 ha vissuto un’escalation formidabile che l’ha portata a vincere l’argento nell’inseguimento mondiale di Holmkollen 2016 (è tra le tre azzurre capace di salire sul podio individuale iridato) e la Coppa del Mondo 2016 nell’individuale (seconda italiana di sempre dopo Nathalie Santer nel ’93-’94).

Nel 2019 è diventata la prima azzurra di sempre a vincere la Coppa del Mondo generale, exploit ripetuto l’anno successivo: è arrivata a toccare quota 4 sfere di cristallo totali, contando anche quelle di specialità. Ha collezionato anche 10 podi mondiali, con 3 ori.

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