L’educazione alimentare inclusiva entra a scuola


Nuovo progetto per insegnanti e studenti nel prossimo anno scolastico: parte il primo programma di educazione alimentare inclusiva

Nuovo progetto per insegnanti e studenti nel prossimo anno scolastico: parte il primo programma di educazione alimentare inclusiva

Prenderà il via, con il prossimo anno scolastico, il progetto didattico dedicato all’inclusione sociale del cibo. Nato dalla partnership Elior- CeDis, l’obiettivo di questa innovazione didattica è quello di giungere alla realizzazione di specifici percorsi di educazione nutrizionale nelle scuole italiane e la predisposizione del primo programma di educazione alimentare inclusiva.

Il progetto, accreditato come il primo nella didattica di educazione alimentare inclusiva, sarà in un primo momento dedicato agli insegnanti e a quanti frequentano le scuole dell’infanzia e primarie e successivamente verrà rivolto anche alle famiglie.

L’iniziativa è promossa ed organizzata da Elior, una società operante nell’ambito della ristorazione collettiva che serve oltre 30 milioni di pasti l’anno nelle mense delle scuole italiane, e il Centro Studi e Ricerche sulla Disabilità e Marginalità dell’Università Cattolica (CeDisMa), che si occupa di questi due grandi temi della società di oggi, con percorsi formativi e progetti per le scuole, enti, istituzioni, associazioni, aziende e in tante realtà in Italia e all’estero.

L’iniziativa nasce con l’intento di fornire supporto ai docenti nella pianificazione di curricula, specifici per ogni classe di età, che affrontano le principali tematiche legate alla nutrizione, alla sostenibilità e all’inclusione, insegnando a rispettare e valorizzare la diversità che si esprime attraverso la cultura alimentare di ognuno.

Il programma affronta tutte le diverse aree tematiche legate all’alimentazione in chiave inclusiva, come gli aspetti interculturali, legati alla salute o al benessere di tutti e di ciascun alunno. L’iniziativa metterà a disposizione dei docenti una guida pratica su come comportarsi in tutte le fasi della pausa pranzo, oltre a materiali didattici e risorse informative per costruire percorsi dedicati alle specificità della singola classe, che siano dinamici, organizzati e strutturati nel tempo.