Olimpiadi Invernali Pechino 2022, arrivano due medaglie azzurre nello short track: Arianna Fontana è argento, la staffetta maschile vince il bronzo
Arianna Fontana è medaglia d’argento nei 1500 di short track ai Giochi Olimpici di Pechino 2022. Per l’azzurra arrivo al fotofinish con l’olandese Suzanne Schulting, preceduta di tre millesimi. Oro alla coreana Minjeong Choi. Grazie a questa medaglia, che si aggiunge all’oro nei 500 metri conquistato pochi giorni fa, Fontana diventa la donna italiana con più medaglie vinte nella storia delle Olimpiadi, sia estive che invernali. La regina del ghiaccio, con 11 podi, ha superato la fondista Stefania Belmondo ferma a quota 10. Primo in classifica la leggenda della scherma Edoardo Mangiarotti con 13 medaglie.
BRONZO ALLA STAFFETTA 5000 MASCHILE
L’Italia è medaglia di bronzo nella staffetta 5000 maschile di short track ai Giochi Olimpici di Pechino 2022. La formazione azzurra era composta da Pietro Sighel, Yuri Confortola, Tommaso Dotti e Andrea Cassinelli. Oro al Canada, argento alla Corea del Sud. Gli azzurri hanno dovuto attendere il fotofinish per gioire: l’Italia ha infatti preceduto la Russia sulla linea del traguardo di soli 9 millesimi, con un tempo di 6’43″431 contro 6’43″440.
IL TEAM AZZURRO: “PREMIATO LAVORO DI TANTI”
“Questa medaglia è frutto di un lavoro iniziato tanti anni fa e finalizzato solo ora. È stato premiato il lavoro di tanta gente: voglio ringraziare tutti gli atleti rimasti a casa perché oggi c’è stato anche il loro contributo”. Così Yuri Confortola, il veterano degli azzurri della staffetta maschile 5000 di short track che ha conquistato il bronzo ai Giochi Olimpici di Pechino 2022. Confortola, attraverso i microfoni di Raisport, ha voluto rivolgere un pensiero in particolare a Luca Spechenhauser, riserva. “Sarà stato difficile per lui vederci vincere una medaglia ma se siamo qui è anche per lui”.
Gli fa eco Tommaso Dotti: “Sono contentissimo, ho scaricato le mie emozioni sul ghiaccio e abbiamo tutti fatto il massimo. Mando a tutte le persone che hanno contribuito a questa medaglia un grande abbraccio e un grande grazie”. Poi Andrea Cassinelli: “Tutti i sacrifici di una carriera sono stati ripagati“. Quindi Pietro Sighel, il più giovane della formazione. “Siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto, non è un risultato arrivato per caso ma abbiamo dimostrato di avere sempre le carte in regola: non abbiamo sempre dimostrato il nostro potenziale ma lo abbiamo fatto nel momento in cui contava di più. Loro – ha concluso rivolgendosi ai compagni di squadra – hanno passato anni davvero difficili per la crescita del gruppo e hanno tenuto botta, io sono arrivato e non dico di aver avuto la strada spianata ma sono stato facilitato rispetto a loro”.
LA SCHEDA DELLA STAFFETTA MASCHILE
Yuri Confortola è nato a Tirano (Sondrio) il 24 aprile 1986. È alla quinta Olimpiade e nel suo palmares figurano 13 medaglie agli Europei di cui 4 d’oro. La sua carriera nasce a Bormio, dove ha iniziato a pattinare a 6 anni, seguendo le orme della sorella. Un grave infortunio, con la relativa rottura di tibia e perone, avvenuto a Quebec (Canada) nel 2010 lo ha tenuto fuori dalla pista per 11 mesi. Quest’anno ha aperto la stagione a cinque cerchi con un’impresa storica: a Nagoya ha vinto i 1500 metri, la sua prima tappa di Coppa del Mondo in carriera. Quando non è protagonista in pista si diverte andando in bicicletta.
Andrea Cassinelli è nato a Torino il 2 settembre del 1993. È all’esordio a una Olimpiade. L’amore per i pattini è sbocciato definitivamente nel 2005 dopo aver assistito a una gara di Fabio Carta. Le soddisfazioni agonistiche più significative le ha colte con la staffetta, grazie alla quale ha messo in bacheca due medaglie europee. Grande appassionato di musica rap, ama trascorrere il suo tempo anche a giocare alla PlayStation, mentre nello sport predilige il basket e non perde una partita della Nba. Diplomato al liceo artistico, ama anche disegnare.
Pietro Sighel è il più giovane del gruppo, essendo nato il 15 luglio del 1999 a Trento. Figlio d’arte, il papà è Roberto, cinque medaglie mondiali con la gemma dell’oro a Calgary 1992, mentre ora la dinastia si alimenta anche con le prodezze della sorella Arianna. L’azzurro, dopo i due bronzi ai Mondiali juniores conquistati a Montreal 2019 nei 1500 e nei 500, è salito tre volte sul podio agli Europei del 2021 di Danzica, permettendo all’Italia di tornare a conquistare una medaglia nell’individuale maschile di un Europeo otto anni dopo il bronzo di Confortola nei 1500 metri in Svezia. La conferma è arrivata grazie ai tre podi iridati conquistati successivamente a Dordrecht e al primo podio individuale in Coppa del Mondo, arrivato pochi mesi a fa, sempre in Olanda, nei 1000 metri.
Tommaso Dotti è nato a Milano l’11 luglio 1993. Ha iniziato a pattinare a cinque anni, su una pista vicino casa, coltivando la passione con rigore e sacrificio. Nel 2010 ha vestito per la prima volta l’azzurro, in occasione del Campionato del Mondo a Bormio. Ha studiato alla Scuola Internazionale di Milano, affidandosi sempre al motto che è il suo stile di vita ‘Dai sempre il 100% e goditi quel che fai’. La famiglia e il primo tecnico, Diego Cattani, hanno recitato un ruolo determinante per la sua crescita umana e agonistica. Ha affinato la tecnica con l’esperienza e si è fatto guidare dalla passione, raccogliendo risultati sempre più lusinghieri. Quinto posto individuale nel Mondiale 2019 sui 1000 metri e bronzo iridato con la staffetta nel 2021. È proprio la gara a squadre l’espressione migliore della sua forza. Ha sempre avuto un debole per il mito dello sci, Bode Miller.
MALAGÒ SUPERA QUOTA 100 MEDAGLIE: “ARIANNA NELLA LEGGENDA”
Il bronzo vinto dalla staffetta azzurra di short track sui 5.000 metri ai Giochi di Pechino 2022 non solo trasforma la spedizione di Pechino 2022 nella seconda edizione azzurra più medagliata di sempre (dopo Lillehammer 1994 con 20 podi e a pari merito con Albertville 1992), ma regala al presidente del Coni, Giovanni Malagò, la medaglia olimpica numero 100. Un risultato subito migliorato dall’argento di Fontana. Infatti da quando Malagò è presidente del Comitato Olimpico Nazionale, l’Italia ha conquistato 8 medaglie a Sochi 2014 (6 argenti e 2 bronzi), 28 a Rio 2016 (8 ori, 12 argenti e 8 bronzi), 10 a PyeongChang 2018 (3 ori, 5 argenti e 2 bronzi), 40 a Tokyo 2020 (10 ori, 10 argenti e 20 bronzi) e con quelle di oggi 15 a Pechino 2022 (2 ori, 7 argenti e 6 bronzi). Complessivamente quindi l’Italia di Malagò ha conquistato 23 ori, 40 argenti e 38 bronzi.
Il numero uno dello sport italiano ha commentato così l’argento di Fontana nei 1500 metri dello short track: “Arianna sei nella leggenda! Con questo meraviglioso argento sei diventata l’atleta azzurra più medagliata di tutti i tempi, lasciandoti alle spalle Stefania Belmondo. Ancora una volta hai dimostrato la tua classe immensa e sono orgoglioso di te. E grazie a questa medaglia l’edizione di Pechino 2022 diventa la seconda Olimpiade invernale più prestigiosa di sempre per lo sport italiano. Sono gioie infinite e indescrivibili che voglio condividere con gli atleti, i tecnici e i presidenti federali che sono qui al mio fianco insieme al Segretario Generale Carlo Mornati. Grazie Italia Team!”.
Per quanto riguarda il bronzo della staffetta maschile, Malagò ha invece dichiarato: “Una medaglia da batticuore, esaltante e palpitante. Quando si vince con una staffetta è sempre un orgoglio per il Paese perché è una dimostrazione di forza del movimento. Mi sono davvero emozionato perché il fotofinish ti lascia sempre con una suspence ulteriore rispetto ai fremiti della gara stessa. Complimenti ai ragazzi: ci hanno creduto come ci ho creduto io sin dall’inizio di questi Giochi”.
NUOVO RECORD AZZURRO NELLO SHORT TRACK
Record infranto con il bronzo della staffetta maschile nei 5000 metri e l’argento di Arianna Fontana nei 1500: come spiega la Dire (www.dire.it) mai nella storia, infatti, lo short track italiano aveva raccolto 4 medaglie in un’unica edizione dei Giochi Olimpici invernali. Un trionfo quello odierno, nell’ultima giornata di gare della specialità a Pechino 2022, per la Nazionale tricolore degli allenatori Kenan Gouadec e Assen Pandov. Da una parte l’argento della sempre più immortale Fontana, dall’altra il bronzo della staffetta maschile – composta da Tommaso Dotti, Andrea Cassinelli, Yuri Confortola e Pietro Sighel – a 20 anni dall’ultimo podio olimpico nella gara a squadre, l’argento di Salt Lake City 2002, e che riporta anche gli uomini nell’Olimpo con la staffetta che non era riuscita a qualificarsi per Pyeongchang 2018.