Italianway individua nelle ville isolate in destinazioni secondarie e nel ritorno dei Nord Europei i nuovi trend “vacanzieri” per il 2022
A due anni dall’inizio della pandemia, Italianway, la pmi innovativa prop-tech fondata da Davide Scarantino e guidata da Marco Celani specializzata nel turismo in appartamento, si conferma il primo operatore sul mercato italiano degli affitti brevi gestiti in maniera professionale, per numero di case contrattualizzate (circa 2500), destinazioni coperte (oltre 280) e notti prenotabili complessivamente (650mila) attraverso il portale italianway.house (www.italianway.house).
Case, ville, chalet, trulli, dammusi e residenze d’epoca selezionati con cura in tutta Italia che famiglie, globetrotters, nomadi digitali, holidayworkers e viaggiatori business possono affittare a partire da una notte fino a 18 mesi.
Notti vendute nel 2021 ed identikit dei viaggiatori
La qualità degli alloggi e la capillarità del network Italianway, che vanta 8500 letti disponibili ed è composto da 130 tra franchisee e partner professionali che hanno scelto di essere supportati in tutte le fasi del business dal team di Italianway e di promuovere le case gestite sul portale italianway.house, hanno fatto registrare nel 2021 un totale di circa 29mila prenotazioni, 90mila ospiti ed oltre 163mila notti vendute (+83% rispetto al 2020 quando le notti vendute erano state 89mila). Dalla sua nascita Italianway ha accolto 340mila ospiti, per un totale di circa 160mila prenotazioni.
Vola il turn-over del 2021 rispetto al 2020
Grande soddisfazione, nell’azienda che conta attualmente su un team di 75 persone e che sta per lanciare una grande campagna di recruiting, anche sul fronte del conto economico: Italianway ha chiuso il 2021 con un turn-over di circa 21milioni, + 140% rispetto al 2020 in cui il giro d’affari si era fermato a 8,5milioni (nel 2019, anno d’oro per l’azienda pre-pandemia con oltre 45mila viaggiatori di 164 Paesi, il turn-over registrato era stato di 15 milioni).
I nuovi trend del 2022: parte la corsa a prenotare ville isolate per creare bolla e proteggere la vacanza ed il ritorno degli stranieri. E per una casa “sicura” si spende di più del 2021.
Dall’analisi delle prenotazioni e dei volumi di traffico della piattaforma proprietaria italianway.house, emerge che il 2022 sarà caratterizzato dalla corsa, già partita, a prenotare ville isolate full optional (esplicita la richiesta di almeno tre bagni padronali oltre al new normal imposto dal post pandemia e fatto di plus come piscina privata e barbecue negli spazi esterni ormai considerati imprescindibili).
“La nostra analisi – commenta l’AD Marco Celani – è che si tratti di un trend attraverso il quale i viaggiatori cercano di scongiurare le incognite e gli stop and go a cui la pandemia ci ha abituato creando una sorta di bolla nella villa in affitto condivisa con uno o due altri nuclei familiari o con coppie di amici. Anche a causa della pandemia le ricerche, soprattutto quelle dei viaggiatori stranieri che stanno tornando, in particolar modo dal Nord Europa ma anche dall’America, si sono fatte più sofisticate: si cercano più sicurezza, più comfort, possibilità di soggiorno in destinazioni fuori dai flussi turistici tradizionali e quindi meno affollate, case con spazi ampi per coniugare business e vacanza ed è per questo che l’offerta rappresentata dal network Italianway, che ha saputo diversificare offrendo soluzioni di tutte le tipologie di case e destinazioni, ci sta dando grandissime soddisfazioni”.
“La pandemia ha reso i viaggiatori più esigenti anche per quanto riguarda l’alloggio – aggiunge Celani – ed è per questo che la percentuale della spesa dedicata dal turista alla casa sale nel 2022 al 35% del budget vacanza rispetto al 17 % degli anni scorsi”.
COS’È ITALIANWAY
Italianway (www.italianway.house) è la pmi innovativa prop-tech del settore turismo-hospitality fondata da Davide Scarantino e guidata da Marco Celani, AD; conta su un Team di 75 laureati e plurilingue e ha contrattualizzato finora oltre 2500 immobili di cui 2200, tra appartamenti, ville e residenze d’epoca in tutta Italia, già prenotabili direttamente dallo stesso portale Italianway che offre oltre 280 destinazioni in cui soggiornare.
Gli ultimi bilanci hanno fatto registrare un giro d’affari di oltre 11 milioni e il 2019, anno d’oro per l’azienda, si è chiuso con un consuntivo di 15 milioni di turn over ad un tasso di crescita del +30,6% rispetto al 2018.
Italianway ha mosso i primi passi nel settore turismo-hospitality alla fine del 2014 accogliendo viaggiatori da tutto il mondo nelle seconde case inutilizzate degli italiani, iniziando da Milano. Grazie ad un modello operativo ben strutturato e a un software integrato, sviluppato internamente con circa tre milioni di investimento ed in grado di gestire l’intero processo del vacation rental, Italianway è rapidamente diventata prima il più grande property manager di Milano e dal 2020 il più grande operatore italiano sul mercato dello short term accogliendo nel suo progetto franchisee e partner, per un totale di oltre 130 aziende già operanti nel settore.
Nel 2019 e nel 2020 è stata inserita nella classifica redatta da Statista in collaborazione con il Sole24Ore delle aziende italiane a maggior crescita e all’inizio del 2020 è stata inserita dal Financial Times tra le TOP 1000 aziende di tutta l’UE cresciute maggiormente nell’ultimo triennio.
Da quando è esplosa la pandemia ha puntato con ancora maggior forza sull’ampliamento del proprio network, selezionando partner locali diventati franchisee (formati attraverso l’Academy di Italianway e continuamente supportati, anche nell’aggiornamento delle competenze necessarie, dal Team interno che ne monitora obiettivi di crescita e ricavi) e estendendo, con il Progetto Partner, ad operatori professionali la possibilità di utilizzare i servizi del Team interno di professionisti e la piattaforma italianway.house per promuovere, attraverso più di 70 canali di vendita tra medio e lungo termine, gli immobili gestiti con il proprio brand.