Putin e la guerra in Ucraina: scontro tra Salvini e il Pd


Guerra in Ucraina, il Partito democratico attacca il leader della Lega, Matteo Salvini: “Avevi la maglietta di Putin, devi condannarlo”

salvini putin

“La Lega condanna con fermezza ogni aggressione militare, l’auspicio è l’immediato stop alle violenze. Sostegno a Draghi per una risposta comune degli alleati”. Le prime parole del segretario della Lega, Matteo Salvini, per commentare l’attacco della Russia contro il territorio dell’Ucraina non sono piaciute al Partito democratico. Il primo a sollevare un’obiezione contro il leader del Carroccio è stato Mario Berruto, componente della segreteria dem: “‘La Lega condanna con fermezza ogni aggressione militare’?. No, Matteo Salvini. Condanna esplicitamente la Russia e l’azione sconsiderata di colui che portavi sulla maglietta“.

QUANDO SALVINI INDOSSAVA LA T-SHIRT CON PUTIN

Il riferimento di Berruto, spiega la Dire (www.dire.it), è a due episodi risalenti al 2015, quando l’allora eurodeputato Salvini indossò una maglietta con una stampa del volto del presidente russo al Parlamento europeo e nel corso di una visita a Mosca. Il segretario del Pd, Enrico Letta, pur senza nominare Salvini al Gr1 ha chiarito che “non c’è spazio per ‘terzismi’ e ambiguità, c’è spazio per una reazione ferma perché sono in gioco i principi che sono alla base della nostra convivenza civile e della stessa vita dell’Europa”, avverte Letta.

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LE CRITICHE DEM

Più esplicite le dichiarazioni di altri esponenti del Partito democratico: dalla capogruppo alla Camera Debora Serracchiani (“Salvini esca dall’ambiguità e usi senza incertezze parole chiare contro l’invasione russa”) a Emanuele Fiano (“Forse qualcuno non si rende bene conto della gravità di quanto sta accadendo, Salvini dovrebbe essere chiaro e netto”) a Sandra Zampa (“Non si condanna ogni aggressione militare ma l’unica in corso, quella russa”). E a stretto giro di posta arrivano le repliche dalla Lega.

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LA REPLICA DEL CARROCCIO

A intervenire in prima battuta sono fonti di via Bellerio, che affermano: “La Lega condanna guerra, invasione, aggressione e violenza? Per il Pd è ‘troppo poco’. Chi riesce a fare polemica politica perfino in ore così drammatiche, fra morti e feriti, è davvero uomo da poco“. Poi, dopo gli interventi tra gli altri dei capigruppo di Camera e Senato Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo (“Polemica sul nulla, Pd patetico e controproducente”), dei senatori Alberto Bagnai (“Il Pd non strumentalizzi una tragedia per creare litigi in maggioranza”) e Stefano Candiani (“Inutili provocazioni che lasciano il tempo che trovano, dimostrano inadeguatezza istituzionale”), è lo stesso Salvini a tornare sul tema, per fare chiarezza e spegnere le polemiche.

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SALVINI: “SERVE UNITÀ NAZIONALE. MIA CONDANNA A MOSCA È TOTALE”

“Conto che si sia tutti uniti per fermare quello che rischia di essere un disastro planetario. Oggi è il momento dell’unità nazionale”. Così il segretario della Lega durante una conferenza stampa alla Camera. Salvini ha sottolineato che il suo partito aderisce “a qualunque iniziativa e proposta politica che possa servire a fermare” la guerra in Ucraina. “La prima persona con cui ho parlato stamattina è stato l’ambasciatore ucraino che mi ha girato delle immagini che nel 2022 non si dovrebbero vedere”, ha spiegato.

Il leader del Carroccio ha criticato “le piccole dichiarazioni di politica spiccia italiana: non bisogna inventare polemiche in una giornata tragica come quella di oggi”. La Lega, che non partecipava al Copasir da mesi, “stamattina è lì: in un momento di emergenza nazionale nessuno si può sottrarre”. Esprimendo anche una condanna all’invasione russa “totale, ferma, senza se e senza ma, e senza dubbi – ha detto Salvini – Il presidente Draghi, dal nostro punto di vista, ha il mandato a portare avanti qualsiasi iniziativa per bloccare una guerra impensabile e inaccettabile”.