Paralimpiadi invernali di Pechino, ai nastri di partenza 32 atleti in quattro discipline. I Giochi sono in programma dal 4 al 13 marzo nella capitale cinese
Una nazionale più giovane con 12 esordienti. Scende l’età media dei partecipanti, con 12 esordienti ai nastri di partenza. La disciplina sportiva con più giovani è lo sci alpino che fa registrare una media di 24,7 anni, in gara in questa specialità 9 partecipanti ossia più del doppio di quelli che hanno gareggiato tra le nevi di Pyeongchang. Anche lo sci nordico arricchisce il numero di sportivi in competizione, 3 rispetto a una sola presenza del 2018.
Il portabandiera azzurro è Giacomo Bertagnolli. Se l’atleta più giovane della nazionale azzurra è Martina Vozza, 18 anni ancora da compiere, il più “anziano” è Santino Stillitano, classe 1969, alla quarta Paralimpiade. Guidata dal capo missione Juri Stara, segretario generale del Comitato italiano paralimpico (Cip), la squadra tricolore è capitanata dal portabandiera azzurro Giacomo Bertagnolli.
Luca Pancalli: “Una squadra che punta ad ottenere risultati importanti in tutte le discipline”. Il presidente del Comitato italiano paralimpico ha manifestato fiducia ed entusiasmo per questa nuova avventura: “L’Italia si presenta alle Paralimpiadi di Pechino con una squadra ambiziosa e dalle grandi potenzialità. Si tratta di un gruppo guidato da atleti di grande esperienza ma con tanti esordienti e un’età media più bassa rispetto alle precedenti edizioni. Una squadra che nelle ultime sfide internazionali ha dimostrato di poter competere ad alto livello e di poter puntare a ottenere risultati importanti in tutte le discipline”.
Lo sport straordinario strumento di riabilitazione e ripresa psicofisica degli infortunati sul lavoro. L’Inail ha sempre visto nello sport uno straordinario strumento di riabilitazione e ripresa psicofisica delle persone con disabilità da lavoro, riconoscendo nell’attività motoria una preziosa ed efficace occasione di integrazione e reinserimento sociale degli infortunati. Si deve ad un medico e dirigente dell’Inail, Antonio Maglio, l’invenzione delle prime Paralimpiadi della storia a Roma, nel 1960. Grazie alla collaborazione plriennale con il Comitato italiano paralimpico molte assistite e assistiti Inail hanno cominciato a svolgere attività sportiva, tra cui anche le tre regine della velocità nei 100 metri T63, Ambra Sabatini, Martina Caironi e Monica Contrafatto, oro, argento e bronzo alle Paralimpiadi di Tokyo. L’impegno dell’Inail è stato sempre quello di affiancare le persone con disabilità da lavoro nel trovare, attraverso lo sport, la determinazione e la tenacia per rimettersi in gioco e guardare avanti.